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Interviste
Pubblicato il 25/02/2007 alle 15:55:55Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Un viaggio musicale a UlaanBataar - Intervista ad Amaury Cambuzat

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Un viaggio che dura da 14 anni, attraverso la musica degli Ulan Bator e le parole di Amaury Cambuzat, recentemente produttore dei cd dei Tv Lumiere e The Marigold.

Un viaggio che dura da 14 anni, attraverso la musica degli Ulan Bator e le parole di Amaury Cambuzat, recentemente produttore dei cd dei Tv Lumiere e The Marigold.

Il 2007 si preannuncia un anno intenso per gli Ulan Bator: Una raccolta di versioni live e inedite in prossima uscita, il progetto di un nuovo album ,e una serie di importanti collaborazioni. Ma parliamone meglio con il cantante della band, Amaury Cambuzat.

Amaury, il 2007 segna 14 anni dalla “nascita” degli ulan bator, 13 dall’uscita del vostro primo album. Te la senti di tirare le somme della tua carriera musicale fino a questo momento?
Non sono un carrierista, sono un operaio della musica :) quindi non riesco a tirare le somme oggi. Mi sembra di essere in piena evoluzione, la mia voglia di crescere è costante, se guardo alle mie spalle vedo un passato ricco di creatività, produttività, di viaggi e di incontri fortunati, ma anche sfortunati. Spero solo che abbiamo lasciato un segno di originalità e di integrità fino ad oggi.

Quanto ha influito sulla tua formazione artistica diventare membro dei Faust?
Credo che abbia influenzato entrambi le parti. Ho imparato ad improvvisare, a comunicare sul palco con gli altri musicisti, a capire che quando sei su un palco la musica non basta, ci vuole anche una dose di spettacolo. Oggi i Faust sono i due membri fondatori (Péron & Diermaier) con me che lega il tutto e che da, spero, un tocco più musicale ovvero meno sperimentale alla loro forma d'arte. Un po' come i Faust erano alle loro origini.

Nel ’98 avete iniziato a collaborare con il Consorzio Produttori Indipendenti, e da diversi anni vivi nel nostro paese: Quanto questo passaggio è stato determinante per te, sia da un punto di vista musicale che umano? Credi si possa parlare di un periodo “Francese “degli Ulan Bator e di uno “Italiano”?
Mi sono innamorato dell’ Italia ,è vero, dopo il nostro tour con i CSI. La cosa strana e che lo sapevo già prima di venire a suonare in Italia che mi sarei fatto sedurre dalla penisola...ero già un grande amante soprattutto del cinema Italiano degli anni 60. Mi sono accorto che era meno triste vivere qua che in Francia per esempio. C'è più ottimismo qui :) A dire la verità mi sento al 60% italiano oggi. Mi fa strano dirlo ma e così. Allo stesso tempo, artisticamente non mi sento ancora capace di scrivere in Italiano. Credo che la lingua madre rimanga sempre la più adatta per comunicare idee personali. Per quanto riguarda due periodi distinti nella storia del gruppo hai ragione, si può parlare di un periodo francese , finito quando uscì "Ego:Echo" e di uno italiano che inizia durante il tour (2000) di questo album.

La produzione di Robin Guthrie del vostro sesto album sicuramente ha segnato un profondo cambiamento nella vostra storia. Vuoi parlarcene meglio tu? È un caso che la collaborazione con il chitarrista dei Cocteau Twins abbia coinciso con l’uscita di un album di pezzi tutti cantati, quindi in qualche maniera più “commerciale”?
Ho scelto Robin all'epoca perché ero un grande fan di un disco dei Gun Club che lui aveva prodotto. Si tratta del album intitolato Mother Juno. Mi piaceva la musica dei Gun Club con questo tocco particolare di Robin, un certo sapore di miele aggiunto su una musica punk-blues, quasi "sporca"... In pratica ho voluto per gli Ulan Bator questa collaborazione per un risultato simile. Se tu ascolti la registrazione di Nouvel Air (prima del missaggio di Robin) ti accorgi che non era un disco "pop", affatto!

Recentemente hai prodotto alcuni gruppi emergenti nel panorama Indie, come Tv Lumiere e The Marigold. Cosa ha significato per te questa esperienza? In particolare vorremmo chiederti: in base a che cosa scegli i gruppi da produrre?
Ho prodotto parecchi gruppi questi ultimi 5 anni, è vero che sono particolarmente affezionato a quelli che menzioni nella tua domanda. In quel caso è stato un "feeling" umano ma anche il fatto che vedevo gruppi che hanno questo "qualcosa" di particolare ma indefinibile che abbiamo pure noi credo/spero. Una forma di originalità e di marginalità nel panorama della musica "pop-Rock" di oggi. Gruppi indispensabili, pronti ad affrontare una strada lunga e piena di ostacoli,in poche parole a vivere la loro avventura con tutte le difficoltà dovute a un mercato musicale poco aperto. Un altro disco sul quale mi è piaciuto lavorare è quello dei Circo Fantasma (omaggio a Jeffrey Lee Pierce sempre leader del Gun Club defunto 10 anni fa). La vita è piena di coincidenze sai, ed essendo un grande fan dei Gun Club non ho potuto rifiutare!
Poi ho avuto, grazie a questo progetto, la fortuna di collaborare e di lavorare con artisti come Nicky Sudden (Swell Maps & Jacobites), Steve Wynn (Dream Syndicate), Manuel Agnelli (Afterhours), Cesare Basile e altri. Un onore!

A che progetto stai lavorando attualmente?
Abbiamo appena finito di editare una raccolta del periodo Polaire/Végétale (93-98) di versioni live, demo o inedite mai uscite. Un cd quasi pieno (68 minuti) intitolato ULAANBAATAR che uscirà in Italia per la Jestrai a fine febbraio 2007. Una specie di documentario sonoro. Lavoro impegnativo se pensi che tutto il materiale in nostro possesso era stato registrato su sopporti diversi (nastro 8 piste, cassette ferro, adat, dat. Faremo delle date a breve per l'uscita di questo cd. Da marzo 07 in poi. Dopo di che registreremo il nuovo album degli Ulan Bator in studio, prima dell’ estate, sempre 2007. Nel frattempo lavoro con una cantante americana, Sabisha, a un disco che è stato registrato da Martin Bisi a New-York nel novembre scorso. Questo duo ha come nome SILVERSTATICMUSIC e stiamo trattando con diverse etichette inglesi... Poi farò alcune date acustiche da solo se il tempo me lo permette, contando che sono anche impegnato con i FAUST per dei concerti ma anche con l'uscita del prossimo album in studio che sarà prodotto da Steven Stapleton (Nurse with Wound).

C’è stato un momento preciso della tua carriera in cui hai sentito”di avercela fatta?” e in generale credi che sia un concetto possibile?
Per uno come me è difficile sentirsi arrivati. A volte stai bene economicamente, ma questo non mi ha mai reso felice. La cosa che m'importa è sempre la solita : suonare in giro il più possibile, viaggiare, registrare dischi, lavorare e creare nel mio studio "Analphabet City" che
ho in provincia di Milano, alzarmi a la mattina con la testa piena di voglia di fare :)

Parlaci della seconda raccolta degli ULAN BATOR che uscirà a fine Febbraio.
Posso aggiungere alcuni nomi di brani che saranno su questa raccolta: Ursula Minor, Transatlantic rdv, Lumière Blanche (dal vivo), Tengri (primo brano Ulan Bator in assoluto 1993), Hauptstadt (dal vivo), Fièvre Hectique (live apertura CSI a Cosenza), D-Press.T.V (sala prove), Katatonia (versione demo), Cephalopode (remix) e tante altre sorprese. La maggiore parte di questi brani sono stati suonati in due (Cambuzat/Manchion) o in tre
(Cambuzat/Manchion/Lantignac).

Quale immagini che possa essere il futuro artistico degli Ulan Bator? Quali ulteriori evoluzioni e forme potrebbe assumere la vostra musica?
Si va avanti, non ci voglio pensare troppo adesso. Tra pochissimo lavoreremo concretamente sui nuovi brani e vedremo. L'unica cosa che so è che non rifaremo quello che è già stato fatto.
Ricerchiamo sempre la massima originalità senza perdere lo stile che ci caratterizza. Ora che Olivier Manchion (membro fondatore insieme a me nel 1993) è tornato a suonare con me, posso solo garantire ancora più ricerca e personalità.

Ovviamente non si può parlare di “album preferito”, ma ci potresti dire se c’è un album al quale comunque ti senti particolarmente legato, che ti ha
segnato in maniera più intensa e profonda degli altri?

Mi hanno segnato tutti. Oggi sono più affezionato a certi pezzi che a dischi interi stranamente ma sinceramente. Te ne posso dare alcuni titoli: "Pensées Massacre", "Embarquement", "Terrorisme érotique", "Soeur Violence", "Lumière Blanche", "D-press T.V" o ancora "Torture".


Gli ULAN BATOR suoneranno il 1 Marzo presso la LOCANDA ATLANTIDE (Roma), apriranno il live i THE MARIGOLD band prodotta dallo stesso Cambuzat. The Marigold presenteranno il loro nuovo album "EROTOMANIA" che uscirà per le etichette I DISCHI DEL MINOLLO/DEAMBULA RECORDS/shuffle distr.
Bene,ovviamente speriamo di sentirli presto. Di certo ne risentiremo parlare.

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