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Pubblicato il 27/04/2008 alle 20:17:24Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Massimo Giangrande – Apnea (Fiorari), se vi piace il rock coraggioso dei Low e dei Radiohead

di: Silvio Mancinelli

Ascoltando l’ultimo lavoro di Massimo Giangrande, Apnea, si capisce subito come il nostro cantautore abbia assorbito benissimo la lezione di quel rock depressivo tanto in voga oltre i confini italiani.

Ascoltando l’ultimo lavoro di Massimo Giangrande, Apnea, si capisce subito come il nostro cantautore abbia assorbito benissimo la lezione di quel rock depressivo tanto in voga oltre i confini italiani.

Mi riferisco a un certo rock caro a Elliot Smith e ai Low......Le prime tre canzoni, “La teoria del volo”, “Oltre gli argini” e “Lieve come l’aria”, si possono immaginare come siano state scritte dai Radiohead dell’ultimo “In rainbow”, dopo una breve vacanza tra le terre italiane. E soprattutto quella chitarra acustica che ti trasporta verso una dimensione diversa. Sicuramente la musica di Giangrande non è adatta alla radio, ai grandi network. La musica di Giangrande va ascoltata in una stanza scura, con una candela accesa, e la mente viaggerà come vuole “Apnea”.

Già dai testi infatti si evince una voglia di leggerezza, non nella tematica dei testi ma nella voglia di volare, di spiccare il volo verso un qualcosa di etereo e di non quantificabile. Spesso il nostro cantautore parla di volo, di aver il cuore leggero”, parla di nuvole, di essere “lieve come l’aria”. Tra i tanti versi che Giangrande ha scritto c’è una strofa di “La neve” importante: si tratta di un pensiero che tutti i ragazzi dovrebbero dire alla propria donna. “ Ma ora siamo qui, nessuno se ne accorgerà, vorrei soltanto averti qui con me, nuotarti accanto e non pensare più di affogare, trattieni il fiato e salta giù con me, ci eclisseremo al sole noi due”. Se volete essere felici e non lo siete in questa terra, l’unica maniera è rimanere a guardare il cielo, “perdersi nel blu”.

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