Marco Mengoni e il suo affascinante progetto Solo dal disco al palco
di: Pippo Augliera
Il nuovo singolo di Marco Mengoni è atteso per il 2 settembre. Si chiama Solo e sara’ anche il titolo dell’album, che ha richiesto quasi un anno di lavoro, in uscita il 27 settembre, e del tour.
Il nuovo singolo di Marco Mengoni è atteso per il 2 settembre. Si chiama Solo e sara’ anche il titolo dell’album, che ha richiesto quasi un anno di lavoro, in uscita il 27 settembre, e del tour.
C'è anche un sottotitolo spagnolo 'Vuelta al ruedo' e ciò alimenta la curiosità su un progetto discografico lanciato da frasi sibilline usate dallo stesso artista sul suo profilo di Facebook… Sta arrivando… a settembre… non sarete più soli…
Il tour che lo aspetta si chiama proprio Solo tour e lo vedrà esibirsi il 26 novembre al Filaforum di Assago (Milano) e il 29 al Palalottomatica di Roma. Altre date verranno aggiunte successivamente, più distanziate.
Sull’album, ancora il massimo riserbo, a parte alcune indiscrezioni trapelate che rivelano giornate ed ore intere di registrazione ai Biplano Studio di Roma con un team affiatato, ci saranno brani in inglese, un’orchestra di archi diretta dal Maestro Fabio Gurian e un coro di bambini.E' prevista anche una ulteriore collaborazione importante.
Da un recente sondaggio effettuato sulla pagina di Facebook di Reality & Show, è risultato che un quarto dei votanti ha espresso il desiderio di un duetto dell’artista di Ronciglione con il talento esplosivo di Loredana Errore.
Nel booklet verrà inserito un fumetto surreale, dovuto all’estro e alla creatività di Mengoni, nel quale riveste il ruolo di Comic, un inquietante e trasgressivo personaggio che non mancherà di suscitare commenti.
Il produttore Piero Calabrese, fiducioso, commenta entusiasta: ‘Uscirà in avanscoperta un singolo, sconvolgente e inaspettato, inimmaginabile. Non si inventa nulla oramai nella musica, eppure… sarà un lavoro innovativo ed “iaspettato. Un disco di molti e, spero, per tanti, “Solo” è un concetto, uno stato, una autocritica, una lotta, una speranza, una guerra, un ritorno, una partenza, una ripartenza. ‘Solo” è vita, una vita, tante vite, e anche un po’ della mia vita. Ognuno fa quello che può e che deve. Io amo cucinare, amo amare, amo giocare, amo scrivere, amo viaggiare e amo da sempre la musica. Affido a lei qualche cosa ancora. C’ero anch’io’.
Sulla bacheca del profilo ufficiale sono apparse delle foto con frasi scritte sui muri di un orfanotrofio, diventato successivamente un manicomio, molto forti, dalle note dolenti: ‘Perché non ci fanno uscire? Perché Guglielmo piange? Perché fa così freddo? Perché mia sorella non c’è? Perché mi hanno picchiato? Ma io non piango….’
Fanno pensare e riflettere, forse rappresentano temi particolari che verranno toccati in questi nuovi inediti, molto distanti dai soliti schemi canzonettistici dove prevale il sentimento dell’amore.
Chissà perché, viene in mente un 33 giri di Claudio Baglioni di oltre 30 anni fa, dal titolo “Solo”, in cui il cantautore si distaccava dai piccoli grandi amori, mettendo in gioco la sua carriera, per tentare nuove strade più sperimentali, di vite e storie fatte di solitudini come in “Gagarin” o il “Pivot”, vissute nel sole, nel sale, nel sud.
Un’altra nota di merito che si aggiunge a questo stravagante talento che continua nella sua ‘mattità’ sostenuto da un gruppo che crede in lui, permettendogli naturalmente una crescita artistica, confermata recentemente anche dalla sua partecipazione al Festival dedicato a Giorgio Gaber e all’omaggio sentito, alla sua maniera, ad Amy Winehouse.
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