Seta di Porpora - Fulmini in testa per Giulio Power, rock'n'roll dalla provincia bergamasca
di: Giancarlo Passarella
E' gia' uscito un nuovo ep intitolato Sprechi di Fiato, ma e' cronologicamente giusto parlare del primo cd, dove l'amico immaginario diventa una incognita, perche' oppresso da un chilogrammo d'oblio. E' gia' uscito un nuovo ep intitolato Sprechi di Fiato, ma e' cronologicamente giusto parlare del primo cd, dove l'amico immaginario diventa una incognita, perche' oppresso da un chilogrammo d'oblio.
All'Heineken Jammin' Festival dell'anno scorso ad Imola ho avuto modo di parlare con la band per qualche minuto, analizzando con Brian Zaninoni i vari aspetti della promozione discografica: cosi' e' iniziata la nostra collaborazione, fatti di piccoli passi, ma con la pianta del piede ben ferma su un terreno cosi' informe come quello italiano.
I Seta di Porpora sono quattro ragazzi nati nella prima metà degli anni ottanta e provenienti dalla provincia bergamasca. Brian Zaninoni (chitarra/piano, voce) e Andrea Zambaiti (basso) iniziano a suonare insieme nell'estate 2003 con la voglia di sperimentare nuove idee musicali, ma il progetto prende forma nel gennaio 2004 quando i due conoscono Danilo Paganessi (batteria) e delineano i propri pezzi. Il trio di stampo tipicamente Rock'n'Roll, ma caratterizzato da stacchetti melodici di piano elettrico, trascorre l'estate ad esibirsi nei locali e nelle manifestazioni della zona riscuotendo un buon seguito; il gruppo viene anche selezionato per concorsi nazionali come il Music Village, tenuto a Simeri (Cz) in Agosto 2006. A coronare un anno così produttivo sotto il profilo musicale, l'incisione di Sprechi di Fiato, cd che e' la tappa numero due di una attivita' discografica che deve essere foriera di soddisfazione per i Seta di Porpora.
I Seta Di Porpora in questo cd sono emuli di sonorità rock seventies, molto rock'n'roll e figlio dei padri americani, in primis Neil Young e Lou Reed: mi piace molto la non banalita' dei loro testi, ammalianti sin dal titolo. Quello che la band ha bisogno non e' un contratto discografico fine a se stesso, ma cominciare a lavorare quotidianamente con chi sa come muoversi in ambito musicale: in questo preciso momento la ricerca di un produttore artistico e di un arrangiatore puo' solo far bene ad una band originale ed interessante come loro.
E' troppo grigia la realtà e la sento ancora,
conviene non guardarla mai,
è troppo grigia la realtà e la sento ancora,
per oggi non si cambia e non cercarmi..
Brian Zaninoni - Chitarra, tastiere, voce
Andrea Zambaiti - Basso
Danilo Paganessi - Batteria
Adriano Dalpane - Chitarra
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