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Pubblicato il 28/03/2007 alle 19:56:00Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Arè Rock Festival: quando gli anni ’70 incontrano l’elettronica e il sound morbido del pop

di: Ambrosia J.S. Imbornone

Un tuffo negli anni ’70, un salto nelle atmosfere dark di un rock elettronico, un balzo tra le melodie morbide del pop: questa è stata in sintesi la sesta serata dell’Arè Rock Festival,il 22 marzo.Doppio appuntamento questa settimana oggi e domani.

Un tuffo negli anni ’70, un salto nelle atmosfere dark di un rock intriso di elettronica, un balzo leggero tra le melodie morbide e l’introspezione del pop: questa è stata in sintesi la sesta serata dell’Arè Rock Festival, concorso nazionale per emergenti organizzato dall’associazione culturale Europa Giovane, il 22 marzo 2007 eccezionalmente presso l’american bar pizzeria “Exploit” di via Marina 5, a Barletta. Ad azionare la macchina del tempo per riportarci nei Seventies sono stati i Railway (rock, Gioia del Colle): Alessandro Sette mostra molta sicurezza, nonostante la giovane età, e un’energia nel cantato che nei falsetti curati ricorda e segue il modello di Robert Plant; gli assoli chitarristici di Daniele Pellicoro fondono invece i Led Zeppelin, tra cenni di blues e momenti elettroacustici rallentati, alla psichedelia alla Hendrix, con il risultato di un sound molto americaneggiante. La band esegue i quattro brani del suo primo demo ufficiale, “Road to Rotterdam”, tra cui spicca la maliziosa ed accattivante “Sex Finder”. Secondo gruppo in scaletta i siciliani Hyra (dark-rock, new wave – Gela), che partono con un’intro strumentale, “Sleeping Trace”, in cui la chitarra elettrica e la base ritmica costruiscono un brano ipnotico attorno ad un sample elettronico. Ciò che contraddistingue la loro musica è un sound dotato di un fascino cupo e magnetico, che sfrutta il potere evocativo di iterazioni vocali e riff ossessivi (v. la rabbiosa “Everything was not for me”) fino a sfociare in un rock “aggressivo” e conturbante (l’urlata, bruciante “Damaged”). A fare da controcanto alla voce di Valentina Cassarino, il tastierista Riccardo Cammalleri, che si fa notare per l’intensità “scenografica” delle sue interpretazioni. A concludere la sesta serata dell’Arè Rock Festival sono stati i foggiani The Pixel: il loro set si apre con la suggestiva, emozionante ballata “Solo”. Lo stile compositivo e vocale della band rammenta le canzoni di Francesco Renga e dei salentini Negramaro. Il pop-rock dei Pixel associa inoltre dei ritmi orecchiabili e di presa immediata con melodie romantiche e testi introspettivi; d’atmosfera si rivelano le tastiere di Leonardo Caputo e gli arpeggi di chitarra acustica che aprono la dolce “Luce”. La band ad aprile parteciperà alle finali del concorso nazionale Accademia inedita italiana; in palio, l’iscrizione alle eliminatorie di Sanremo 2008. Attualmente la band sta ultimando un demo da cinque tracce.


Questa settimana il concorso, che si propone come vetrina per le eccellenze presenti in Italia in ogni genere musicale, dal rock al folk, dall'indie al dark, dal pop al metal, prevede un doppio appuntamento. Sono state ben 126 le iscrizioni pervenute da tutt'Italia, che hanno permesso agli organizzatori di selezionare 37 band dotate di talento e di garantire al pubblico serate entusiasmanti di ottima musica live, con i tanti originali e notevoli gruppi della zona, ma anche con molte esclusive regionali di pregevole livello tecnico e artistico. Come annunciato, al festival sono state aggiunte due date supplementari, che avranno luogo di mercoledì. Una di queste sarà appunto oggi 28 marzo, presso il pub “I Bucanieri” di vico Gloria (ingresso libero, ore 21) e vedrà sul palco del festival Aquarata (Etnofolk, Corato), Wormhole (gothic rock, Matera) e Psychopathic Romantics (romantic psychedelic rock, Caserta). Gli Strani Giorni (rock d’autore, Roma), che avrebbero dovuto esibirsi in questa serata, sono stati colpiti dall’influenza e pertanto saranno la quarta band del 19 aprile, serata conclusiva di questa fase del concorso. Questo imprevisto porta le band della manifestazione appunto da 36 a 37.
Domani, 29 marzo, invece ci sarà il classico concerto del giovedì sera (ingresso libero, ore 21) con Hope Leaves (acoustic rock, Vittorio Veneto, TV), Leitmotiv (schizofrenico-chanson-underground, Manduria, TA) e Shoe's Killin' Worm (rock-elettro-noise, Foggia).
Le 12 band che supereranno questa prima fase del concorso avranno accesso ai quarti di finale (6 band per serata), mentre le migliori 6 parteciperanno alla semifinale del 12 maggio, che si avvarrà della presenza di una giuria tecnica giornalistica di calibro nazionale, per la quale hanno già dato la loro disponibilità Giancarlo Passarella (Musicalnews.com – Fanzine.net), Rosaria Renna (RDS), Paola Gallo (Radio In Blu – Radio Italia), Paola De Simone (Radio In Blu), Luca Trambusti (Radio Popolare – Kataweb), Francesco Pasquali (RDS), Antonio Ranalli (Jam – Musikbox – Vintage). L'esibizione dei gruppi sarà seguita dal concerto dei Giardini di Mirò, che in questi giorni hanno terminato la prima fase del tour organizzato dalla DNA concerti per l'acclamato "Dividing Opinions" (Homesleep), confermandosi i campioni italiani di un post-rock etereo e tagliente ad un tempo che probabilmente non ha niente da invidiare a quello dei "cugini" scozzesi Mogwai.
Le due band del concorso che supereranno anche quest'ultima gara si scontreranno in data da stabilirsi nella prestigiosa finalissima dell'Arè Rock Festival, in cui avranno l'onore di aprire il concerto di un ospite musicale di grande fama nazionale, ora in via di definizione, presso il Castello Svevo di Barletta. Alla band vincitrice andrà un premio del valore di 2000 euro. Inoltre, i 6 gruppi semifinalisti senza ulteriori selezioni saranno ammessi di diritto al Music Village; infine il demo di uno dei 36 gruppi sarà coprodotto da Beppe Massara presso il "Gel Studio" di Trani. Il concorso si avvale come media partner di Musicalnews.com, della free-press CultTime, di RadioIdea e del fotografo Sabino Balestrucci.

Nella foto:gli Hyra,nella photo-session per il cd "Killing Through You"

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