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Pubblicato il 29/02/2008 alle 13:09:57Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Al Dopofestival riemerge la ruggine tra Zampaglione e Frankie Hi-Nrg. I duetti aggiungono qualità. Stasera i superospiti

di: Massimo Giuliano

Riemerge la ruggine tra Federico Zampaglione dei Tiromancino e Frankie Hi-Nrg. Ad innescare la miccia è stato proprio quest’ultimo, che ieri sera, al Dopofestival, ha apertamente criticato la canzone del suo collega.

Riemerge la ruggine tra Federico Zampaglione dei Tiromancino e Frankie Hi-Nrg. Ad innescare la miccia è stato proprio quest’ultimo, che ieri sera, al Dopofestival, ha apertamente criticato la canzone del suo collega.

"Il rubacuori", come detto anche da Musicalnews, ha deluso le aspettative. Al rapper torinese era stato chiesto un parere proprio sul brano dei Tiromancino, e lui non si è fatto pregare due volte, sostenendo che il pezzo, di cui si è parlato molto prima del festival per via della rottura del gruppo con la propria etichetta, è stato “sopravvalutato” rispetto alla reale resa dell'esecuzione sanremese. L'idea di una denuncia sui licenziamenti di massa, secondo Frankie Hi-Nrg, è “pura promozione, che costa meno di una campagna scontata. Il problema che denuncia il testo è una cosa risaputa, che avviene da anni e di cui io mi sono occupato in più di una canzone. Mi sembra - ha aggiunto il rapper - una denuncia atipica perché è stata fatta uscire per Sanremo. E la proposta iniziale volta a sottolineare una situazione incresciosa nelle case discografiche, che è accaduta in passato anche nella mia, è stata poi ampliata a un discorso generale”. Frankie Hi-Nrg si riferisce al fatto che Zampaglione, al Dopofestival di martedì, aveva sostanzialmente fatto marcia indietro di fronte alle domande incalzanti dei giornalisti, sostenendo che “Sarebbe riduttivo ricondurre la questione solo all'ambiente della musica”. Poi l'affondo finale di Frankie: il brano di Federico Zampaglione è "molto più fiacco di altri pezzi fatti in passato".

Non si è fatta attendere la risposta del leader dei Tiromancino, che si trovava ad una festa e che si è subito recato al Casinò per replicare al collega, dopo essere stato avvertito delle affermazioni di Frankie Hi-Nrg. "Non si parla male di chi non è presente - ha detto Zampaglione – Io non mi sono mai permesso di dire che il tuo 'Rivoluzione' è un rappettino e che ti hanno ripescato al festival perché i tuoi dischi vendono sempre di meno". A Frankie Hi-Nrg, che cercava di interromperlo, il cantante romano ha poi detto: “Impara ad ascoltare le persone qualche volta, non parlare solo tu”. Frankie Hi-Nrg allora si è difeso, ma non ha affatto smorzato i toni: "Mi hanno chiesto un parere e l'ho dato e non è che lo edulcoro perché sei arrivato qui". A quel punto Zampaglione è sbottato: "Allora non mi fare i complimenti e gli inchini quando mi incontri". E' evidente che ieri sera sia riaffiorato del rancore esistente tra Zampaglione e Frankie Hi-Nrg dai tempi del divorzio dei Tiromancino con Riccardo Sinigallia, loro storico produttore e collaboratore. Non a caso, Frankie Hi Nrg ha più volte citato, come esempio di canzone "bella" dei Tiromancino, "Due destini", che appartiene appunto al periodo della collaborazione con Sinigallia. Il rapper, infatti, non ha mai accettato la maniera in cui Zampaglione si è separato dai suoi compagni, e si è sempre schierato al fianco di Sinigallia, ritenendo scorretto il comportamento avuto all’epoca dal leader dei Tiromancino.

Per quanto riguarda i dati Auditel, l'altissima qualità dei duetti musicali della terza serata non è purtroppo servita a far svettare il festival, ma almeno ha arrestato l'emorragia, stabilizzando la prima parte oltre gli 8,2 milioni. Gli ascolti di ieri sono stati infatti del 30,21% di share con 8.260.000 spettatori nella prima parte, e del 38,34% con 4.566.000 nella seconda. La media del festival è stata del 33,20% con 6.152.000 spettatori. Il prime time di Raiuno ha ottenuto il 27,83% di share medio. Tra i duetti visti sul palco dell’Ariston, i migliori sono stati quello di Sergio Cammariere con Gal Costa, che ha ulteriormente colorato “L’amore non si spiega” di un’atmosfera sudamericana, e quello di Max Gazzè con Paola Turci e Marina Rei: il trio, rispolverando i recenti ricordi del tour “Di comune accordo”, ha impreziosito “Il solito sesso” con una serie di armonizzazioni decisamente deliziose. Interessante anche il duetto tra Mietta e i Neri per Caso, che hanno riletto “Baciami adesso” a capella. Visibilmente forzato, ma di grande efficacia per via del timbro del vocalist, l’incontro tra Anna Tatangelo e Michael Bolton: “Il mio amico” sembrava a tratti davvero un’altra canzone. Intelligente, in tal senso, Pippo Baudo, che non si è fatto sfuggire l’occasione di avere un big come Bolton sul palco dell’Ariston, e, quando quest’ultimo stava guadagnando l’uscita, lo ha afferrato e ha pensato bene di rivolgergli qualche domanda per una breve intervista, tutta incentrata però sui complimenti alla Tatangelo e a “Gigi” (D’Alessio), autore del brano.

Eccelsi anche Giò Di Tonno e Lola Ponce, che ieri, coadiuvati da alcuni ballerini di flamenco, hanno conferito un supplementare tocco di musical alla loro “Colpo di fulmine”, sempre più lanciata verso il podio finale. Non male, soprattutto dal punto di vista coreografico, lo “scacchiere” tra Frankie Hi-Nrg e Simone Cristicchi, che ha visto così tornare sul palco dell’Ariston il vincitore uscente del Festival. È stato bello rivedere a Sanremo anche i Nomadi, che hanno duettato con Gianluca Grignani su "Cammina nel sole" senza però aggiungere nulla al mood del pezzo. L’Aura ha scelto il progetto Rezophonic per proporre nuovamente l’insipida “Basta!”: questo, se non altro, ha permesso di portare in scena contemporaneamente Andy, Marco Cocci, Garrincha (ex bassista delle Vibrazioni, anche se – chissà perché – nessuno lo dice) e, addirittura, la “metallara” Cristina Scabbia dei Lacuna Coil!!! Capitolo Bertè: alla fine, nessun ammutinamento da parte degli altri cantanti in gara, come era stato proposto ieri mattina. Loredana ha cantato per prima, insieme a Spagna, e ha ringraziato Baudo per aver creduto alle sue parole: la Bertè, infatti, si è sempre proclamata innocente, sostenendo di non sapere nulla del brano “Ultimo segreto”, di cui la sua “Musica e parole” costituisce quasi una cover.

Stasera tocca alla finale dei giovani e ai superospiti, tra i quali ci saranno anche i Pooh, che presenteranno “Beat ReGeneration”, il nuovo album uscito il 1° febbraio e attualmente al primo posto della classifica di vendita dei dischi Fimi-Nielsen per la terza settimana consecutiva. Per ricordare l'atmosfera dell’epoca, i Pooh hanno creato anche una versione in vinile di “Beat ReGeneration”, in tiratura limitata, che sarà in vendita da oggi. Sul palco dell’Ariston, la leggendaria band proporrà un medley dei propri successi e il singolo “La casa del sole”, in attesa di partire per il tour, il 29 marzo da Mantova. Una piccola considerazione: evidentemente Roby, Dodi, Stefano e Red ci hanno “ripensato”. A Musicalnews, infatti, lo scorso 3 agosto, dissero: «Non ci è mai piaciuta l’idea di andare a Sanremo come ospiti perché crediamo che non ci rimarrebbero bene quelli che sono in gara: loro lì, tesi, con tutta la pressione che deriva dalla competizione, e noi a farci gli splendidi... no, non sarebbe una cosa bella». Stasera, però, si rimangeranno tutto e saranno lì a “farsi gli splendidi”… Contenti loro…

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