Ivano Fossati - L'arcangelo (Sony-BMG)

di: Alessandro Michelucci

Un disco immediato, ancora una volta contro ogni conformismo sociale.

Dopo tre anni il cantautore genovese torna a proporci un album realizzato in studio: il precedente, "Lampo viaggiatore", risale infatti al 2003. Nella nuova opera Fossati recupera un'immediatezza che negli ultimi anni sembrava aver accantonato. Al tempo stesso punta per un impegno sociale più marcato e più diretto, schierandosi ancora una volta contro ogni conformismo sociale. Il brano più sintomatico è "Cara democrazia", già noto per i numerosi passaggi televisivi e radiofonici. Musicalmente non è certo una delle sue canzoni migliori, ma il testo si segnala per alcune intuizioni felici: "Cara democrazia, cara gemma imperfetta, equazione sbagliata non scritta e mai corretta".
"L'amore fa" è una delicata ballata melodica tipicamente fossatiana, mentre il brano che intitola il disco contiene un riff che ricorda vagamente "La mia banda suona il rock". L'impegno sociale al quale si accennava prima emerge anche in "Ho sognato una strada", una dura condanna della guerra irachena che ha portato "lacrime per il petrolio sopra tutta la terra". Valido come sempre il contributo fornito dai musicisti, fra i quali spicca il sassofonista Mirko Guerrini.
Fossati opta per testi socialmente impegnati, ma fortunatamente non appartiene alla schiera dei musicisti che si prendono troppo sul serio. Lui stesso lo ha ribadito in una recente intervista: "Lo sberleffo è la puntura di spillo che sgonfia irrimediabilmente il pallone aerostatico della nostra vanità".
Oggi, dopo una carriera ormai trentennale di cantante, musicista e autore, "L'arcangelo" conferma che Fossati rappresenta una delle espressioni più valide e innovative del panorama italiano. Chi ancora non lo conosce potrà colmare questa lacuna leggendo "Ivano Fossati, il volatore", la nuova biografia ufficiale curata da Andrea Scanzi, che uscirà per Giunti il 5 aprile.

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