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Pubblicato il 20/01/2007 alle 12:45:48Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Rolando Giambelli ed il suo Beatlesiani d'Italia Associati al party di Liverpool per il compleanno del Cavern

di: Sarah Viola

Martedì 16 Gennaio è stato celebrato a Liverpool il 50° anniversario dell’apertura del mitico” Cavern Club dove più di 40 anni fa ebbe inizio la favolosa storia dei Beatles, considerati la più grande band di tutti i tempi.

Martedì 16 Gennaio è stato celebrato a Liverpool il 50° anniversario dell’apertura del mitico” Cavern Club dove più di 40 anni fa ebbe inizio la favolosa storia dei Beatles, considerati la più grande band di tutti i tempi.

I Beatlesiani d’Italia Associati hanno partecipato con grande soddisfazione al Party esclusivo con ospiti incredibili e musica fantastica “non-stop” da mezzogiorno fino alle 3 del mattino successivo. L’evento è stato organizzato per la grande occasione dalla Cavern City Tours diretta da Dave Jones e Bill Heckle che attualmente gestisce il locale musicale “più famoso del mondo”.
Prima della grande kermesse, nel corso di una breve cerimonia, è stata scoperta una grande targa con foto dell’epoca, sul sito dell’antico ingresso del Cavern, dove i Beatles tennero quasi trecento concerti, all’inizio della loro favolosa carriera artistica.
Puntualissimi alle 13, ovvero all’1 p.m., THE MERSEYSIPPI JAZZ BAND; sì, proprio la stessa band che 50 anni fa tenne il primo concerto al Cavern, ha avuto l’onore di aprire ufficialmente il magico party! Poi, uno dopo l’altro, fra gruppi storici, ma anche incredibili bands, formate da giovani, bravissimi musicisti si sono avvicendate, fra la Room 1 dove di trova il palco sormontato dalla celebre volta in mattoni, alla Room 2, sul palco della quale il 14 dicembre 1999 Paul McCartney si esibì con David Gilmore & Friends in un indimenticabile concerto.
Vogliamo ricordare tutte le bands che hanno partecipato all’evento sotto la direzione tecnica di Ray Johnson.

Da qui in poi e' lo stesso Rolando Giambelli a scrivere le sue impressioni su tutto il party....

Avremmo voluto dedicare loro molto più spazio, ma eccole qui: TIM SHAW, ALEX McKECHNIE AND FRIENDS, GARY MURPHY BAND, KARL LORNIE, FLASHBACK, ZEBRA THREE, THE CAVERN JAM SESSION, RINGER AND TRIPPER (gruppo storico con il quale suonerà presto Danny Laine mitico chitarrista dei Moodie Blues che fondò con Paul McCartney i Wings e vi suonò per molti anni. Proseguiamo con: IDOL MINDS, THE GRACE, THE SHAKERS, THE MERSEYBEATLES gruppo incredibile che esegue tutta la musica del Merseyside “prima dei Beatles”. Poi: SOUNDS OF THE SIXTIES, LENNONS MAGIC ELBOW, THE BERYL MARSDEN (cantante bravissimo) BAND, NEVILLE SKELLY, THE PRELLIES, THE BLUE NEANIES, THE MAGS,
PHIL JONES AND THE BLUETONES, REASONS TO LIVE, THE KLUBBS, KAPPA BAND un batterista, un bassista e un Paul Kappa da urlo, che suona la chitarra in maniera indescrivibile! Bravo! Bravo! Bravo!....anche a cantare! E per finire THE BLACK VELVETS. Ma la grande sorpresa è stato il concerto di Richie Havens il “mitico” cantante e chitarrista folk afroamericano, noto soprattutto per la sua particolare pennata vigorosa e veloce, e per il suo incredibile senso del ritmo. Nel 1969, Havens fu il primo artista a salire sul palco dell’indimenticabile Festival di Woodstock in America. Fu accolto con applausi scroscianti e continuò a suonare bis fino a esaurire tutto il proprio repertorio. Alla fine, decise di improvvisare una versione del brano Motherless Child con l'aggiunta della parola "freedom" ("libertà") ripetuta ad infinitum. Questo brano diventò un successo internazionale. Nel 1993 suonò al concerto in onore del presidente Bill Clinton.
Havens scrisse relativamente poche canzoni, registrando soprattutto cover di brani di Dylan e dei Beatles. John Lennon disse di Richie Havens: "He plays a pretty funky guitar."
Ma torniamo al Cavern dove Bill Heckle e Dave Jones hanno fatto gli onori di casa con ogni genere di bevande per brindare a quel 50° compleanno in compagnia di personaggi come Julia Baird Lennon, sorella del grande John, con la quale il sottoscritto ha anche ballato un paio di scatenati Twist e Rock ‘n’ roll. Il giorno dopo Julia era a Londra a per il suo nuovo libro “Imagine This” che sarà pubblicato il 2 febbraio prossimo. C’erano Rod Davis, Colin Hanton e Len Garry dei Quarry Men che torneranno a Liverpool il 6 luglio per celebrare il loro memorabile concerto all’oratorio di St.Peter dove John Lennon che suonava con loro conobbe Paul mcCartney. C’era anche Farrod dei BIG THREE poi divenuti FLAMINGOS, c’era LEE CURTIS, Jeff degli UNDERTAKERS e poi ROAG BEST in rappresentanza di Pete suo fratello che suonò la batteria con i Beatles in tutti i concerti del Cavern. Pete era assente per “ovvie” ragioni. C’era il grande GEOFF BAKER, personal assistant di Paul McCartney in tutti I suoi tour mondiali. Ora Geoff è manager di una band inglese molto quotata. C’era anche Sam Leach il primissimo manager dei Beatles, prima ancora di Allan Williams. C’era anche COLIN l’attuale custode di Mendips; la casa natale di John Lennon; ora monumento nazionale del National Trust. C’era anche Bob Bartey, sosia ed interprete di Paul McCartney che venne lo scorso anno a Milano con I suoi Band On The Run invitato a Milano dai Beatlesiani d’Italia Associati per la Notte Bianca del 18 giugno. A proposito c’era anche la moglie di Mike McCartney fratello di Paul. C’era il manager dell’”Hard Day’s Night Hotel” che aprirà ad ottobre per la gioia dei fans e tanti, tanti altri graditi ospiti. Ma non voglio dimenticare che prima di scendere le tortuose scale del Cavern mi sono incontrato al bar con Eddie Clein, ex sindaco di Liverpool ed ora Consigliere Comunale per la ricostruzione e l’abbellimento della città, che ora è tutta un immenso cantiere, anche in previsione delle celebrazioni ad agosto, dell’800 anniversario della sua fondazione; ma soprattutto per il 2008 quando Liverpool sarà Capitale Europea della Cultura. Conobbi Eddie Clein a Palermo in occasione dell’intitolazione di una piazza a John Lennon e da allora siamo rimasti amici; ed anche con sua moglie Pam e suo figlio Richard. L’altra mattina a Liverpool, dopo tanti anni di collaborazione ai Beatles’ festivals, abbiamo, così, messo nuove basi per un coinvolgimento italiano anche in queste imminenti e appassionanti vicende.
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Siamo con te, mitico Rolando!

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