Psichedelia, dark, rock ed elettronica: LoudVision promuove In My Mind, il sexy cd dei Pivirama!
di: Giancarlo Passarella
Firmata da Daniele Cagnotto, la recensione raccoglie un brillante 7/10 come voto finale: a tratti il loro rock ricorda Nico e tutti i Velvet Underground. Gran belle parole che ci danno ulteriore carica come U.d.U. Records. Firmata da Daniele Cagnotto, la recensione raccoglie un brillante 7/10 come voto finale: a tratti il loro rock ricorda Nico e tutti i Velvet Underground. Gran belle parole che ci danno ulteriore carica come U.d.U. Records.
La battaglia per avere un posto al sole nell'underground italiano e' sempre molto dura: meno male che ogni tanto, il tuo lavoro viene premiato da recensioni come questa uscita su LoudVision.
Scrive Daniele Cagnotto .. Pivirama è un progetto nato alcuni anni fa in Sicilia per merito di Raffaella Daino, voce, chitarra, songwriter e sostanzialmente mastermind titolare dello stesso. In My Mind è la seconda uscita discografica (contando il CD autoprodotto di alcuni anni fa a titolo Cosa Sembra) e può contare, oltre che su U.d.U. in Italia, anche sulla distribuzione in terra americana grazie alla Renaissance Records... e le informazioni citate (anche quelle storiche) sono tutte esatte!
Quali gli aspetti prettamente musicali? Su LoudVision leggiamo che ..Psichedelia, dark, rock ed elettronica si fondono nel calderone creato dai palermitani, portandoci ora nel pieno della scena indie italiana per poi richiamare poco dopo all'appello memorie del grunge che fu o della psichedelia indipendente dei tardi anni '60.
La voce di Raffaella Daino è indisciplinata e suadente, dotata di una giusta versatilità espressiva, sempre in contrasto/sintonia con le chitarre acide suonate da lei stessa e Manfredi Tumminello. Una vocalità perfetta nell'infondere nell'ascoltatore sentimenti contrastanti come nell'inquietante incedere dell'opener I Love U o nella title track...
Daniele Cagnotto nella sua recensione poi passa ad analizzare ogni altra singola canzone .. All Grey ci porta invece in ambienti quasi hippies, facendo sembrare i nostri quasi come una versione moderna e più ritmata dei Velvet Underground del primo album con Nico alla voce. Gli arrangiamenti musicali di Bjm Mario Bajardi, poliedrico musicista che si cimenta al violino, al piano ed all'elettronica, impreziosiscono il tutto, donando un certo tocco esotico e molto personale al prodotto della band. Questo è evidente soprattutto in tracce con atmosfere più rarefatte come Love Affair e Lost. Buona anche la sezione ritmica formata da Danilo Impastato ed Angelo Bardonaro, bravi nel dare i giusti accenti ai brani senza strafare...
Come si conclude la recensione? Questo dischetto pur non essendo un capolavoro, o un album di grido, è sicuramente un buon biglietto da visita per i Pivirama, condito da una buona dose di originalità, il che tutto sommato non è poco... e siamo daccordo anche su questa chiosa!
Articolo letto 3573 volte
|