Belladonna - The Noir Album: che sbaglio…! Non e' il rock pesante del cantante degli Anthrax.

di: Emanuele Gentile

Un album che gioca sui contrasti. Undici nuovi brani definiamoli pyromantic, misterotique, visionoir registrati negli USA con Sylvia Massy (leggendaria producer di Tool, System Of A Down, Johnny Cash..).

Un album che gioca sui contrasti. Undici nuovi brani definiamoli pyromantic, misterotique, visionoir registrati negli USA con Sylvia Massy (leggendaria producer di Tool, System Of A Down, Johnny Cash..).

Anche i giornalisti rock prendono delle cantonate incredibili. Ricevo dalla Audioglobe un pacchetto contenente vari promozionali. Fra i quali spicca quello dei Belladonna. Penso che si tratta del nuovo album del leggendario cantante degli Anthrax Joey Belladonna. Incuriosito schiaffo il Cd nel mio lettore. Rimango basito. Per caso Joey si è rincitrullito? Che roba è questa? Rock un po’ mieloso, dolce…lineare ecco. Comincio a capire cosa sia potuto avvenire accorgendomi che per Belladonna non si deve intendere Joey Belladonna, ma un gruppo italiano. Oddio! Che sbaglio. Mi scuso con il gruppo per il mezzo disastro causato da un’errata interpretazione del monicker. Quindi… Al ché comincio a cercare notizie su questo gruppo. Vengo a sapere che sono in attività da qualche anno. “The Black Album” (che inflazione di album recanti tale titolo!) è il loro secondo album. L’album in questione è stato prodotto da Sylvia Massi (Tool, System of a Down). Il risultato? Un rock pieno di atmosfere sussurrate, armoniche, semplici, solari e molto raffinate. Un sound che all’apparenza non ha dinamiche.

Si tratta di un album con undici brani che necessita di un certo lasso di tempo per entrarti nella tua testa. “The Black Album” ha una produzione volutamente priva di spigoli. Sembra un album rilassante. Ma non è così. E’ un sound che a risentirlo scava nel tuo essere. Un sound che porta alla luce ciò che sta dentro. Senza urla. Senza trovate da grand guignole. Senza strepiti. Dateci un’ascoltata. Vi troverete tante sorprese.

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