Gnut: autentica passione partenopea
di: Laura Gorini
La Musica è bella proprio perché è spesso non catalogabile entro ristrette etichette. Questo potrebbe essere il motto dei napoletani Gnut, che sono giunti dopo anni di dura gavetta, alla pubblicazione di Divento, il loro primo cd ufficiale. La Musica è bella proprio perché è spesso non catalogabile entro ristrette etichette. Questo potrebbe essere il motto dei napoletani Gnut, che sono giunti dopo anni di dura gavetta, alla pubblicazione di Divento, il loro primo cd ufficiale.
La Musica è bella proprio perché è spesso non catalogabile entro ristrette etichette. Questo potrebbe essere il motto dei napoletani Gnut, che sono appena giunti, dopo anni di dura gavetta, alla pubblicazione di "Divento", il loro primo cd ufficiale.
Un lavoro che sembra essere nato sotto la luce di una bellissima e fortunata stella del firmamento musicale nostrano.Non per nulla la band, dopo aver ricevuto importanti riconoscimenti in concorsi di fama internazionale, ha avuto il piacere di poter contare sulla stima di Guido Andreani, collaboratore di Mauro Pagani alle Officine Meccaniche di Milano, che ha dato il via alla sublime registrazione di suddetto full lenght.
Un full lenght -dicevamo- che manderà certamente in confusione quei critici che amano catalogare lo stile di un gruppo o di un singolo artista attraverso la scelta di un genere musicale unico.Eh si perché questi talentuosi giovincelli sembrano non avere alcuna intenzione di voler proporre al grande pubblico musiche banali o comunque circoscrivibili in una blanda cerchia di definizioni che trovano il tempo che trovano.
Jazz? Folk? Pop ? Rock? Che cosa sono gli Gnut dunque? Sono tutto ciò e molto altro ancora.
Sono passione vera.Andrenalina pura.Sono gioia di vivere.Sono i demiurghi di una perfetta fusione di melodie ora rapide e fugaci, ora altre ben più morbide e lente.Di raffinati attimi che scorrono sotto il sole partenopeo, nei vicoli e nelle piazze della città, mostrandosi in tutto il loro luccicante splendore. O ancora di ritmi eleganti che conducono per mano ogni singolo ascoltatore in un mondo lontano lontano, ricco di fascino e di poesia. Una poesia resa manifesta dai bellissimi testi scritti da Claudio Domestico, il leader del gruppo.
Da sottolineare è infine il gusto squisitamente cosmopolita che si respira durante l’ascolto del cd. Un aspetto reso possibile grazie alle importanti collaborazioni sulle quali gli Gnut hanno potuto contare.Infatti alla session di registrazione di Divento hanno partecipato musicisti provenienti da paesi ed esperienze differenti, come la violinista ungherese Zita Petho al violino (già al lavoro con Morgan) e Piers Faccini, (chitarra elettrica in "delirio") giovane cantautore inglese che, dopo il sorprendente debutto di “Leave no Trace”, pubblicato in Francia dalla Label Blue, e il lavoro con la Everloving (Los Angeles) - che vedeva la produzione di JP Plunier (Ben Harper e Jack Johnson) - è in uscita con il suo terzo album in studio. Ottimo lavoro: a quando un degno successore?
Ecco qui di seguito riportata la tracklist di Divento:
1-Esistere
2- Solo con me
3-Senza scampo
4-Delirio
5- Sei diventata fredda
6-Viro verso il sole
7-La cura
8- Stimoli
9-Il cagnolino di Alessandra si chiama Godot
10-Potrebbe andar meglio
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