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Pubblicato il 03/10/2008 alle 15:36:47Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

I Queen a Roma: ecco l'incontro con i Killer Queen ed il reportage del backstage!

di: Giancarlo Passarella

Suoni bene la musica di una band eterna come i Queen? Chi meglio di loro puo' dirlo ed invitarti in camerino a parlare del concerto appena fatto? E' successo a Roma il 26 Settembre e questa e' la cronaca di quella giornata da raccontare ai nipoti..!

Suoni bene la musica di una band eterna come i Queen? Chi meglio di loro puo' dirlo ed invitarti in camerino a parlare del concerto appena fatto? E' successo a Roma il 26 Settembre e questa e' la cronaca di quella giornata da raccontare ai nipoti..!

La parola a quello che scrive nel suo diario Mario Assennato (chitarrista dei Killer Queen), giusto completamento alla foto qui proposta. Da sinistra si vede Fabrizio Checcacci (cantante dei Killer Queen), Roger Taylor (il batterista dei Queen), Giacinto Bargiacchi (bassista dei Killer Queen) ed un divertito Brian May.

May, Taylor & Rodgers….? Chissà, forse qualcuno avrebbe preferito un nome più sobrio per celebrare il nuovo corso dei Queen + Paul Rodgers (dove Queen è forse un’eredità molto pesante per essere trasportata solo da 2/4 della band, ma + Paul Rodgers non è un semplice dettaglio… il talentuoso rock-singer americano vanta una carriera piuttosto invidiabile da circa 40 anni e assolutamente da non sottovalutare). Effettivamente è impossibile, anche per i più incompetenti nel campo pop-rock, discostare il nome dei Queen dal personaggio inarrivabile e indimenticabile che era Freddie Mercury… ma c’è qualcuno che scommetterebbe i propri genitali asserendo che, al posto di Brian May e Roger Taylor, avrebbe senz’altro rinunciato al nome dei Queen per i soliti motivi retorici, etici e pseudo-passionali?!?!?.... mah… abbiamo molti dubbi.

Doverosa premessa, adesso commentiamo il presente..... Il nuovo album del trio The Cosmos Rocks esce dopo 17 anni dall’ultimo lavoro in studio (Innuendo), intervallati da Made In Heaven che ci ha lasciato perplessi più per l’insolita realizzazione (montato in gran parte con il computer “copy & paste”) che non per la qualità dei brani comunque buona. Nel nuovo disco Rodgers marca i brani in maniera indelebile, la chitarra di May si riconosce, ma il sound generale ha veramente poco di anglosassone; è rock genuino, ma molto americano, a tratti forse scontato… comunque spontaneo, senza secondi fini, senza voler stupire nessuno, senza voler tradire nessuno.

26 settembre 2008: Palalottomatica ­ Roma - Ecco i nostri eroi finalmente sul palco. Palazzetto con molta gente, ma non proprio gremito.
Il palco in fase di allestimento non appare particolarmente attrezzato, ma quando si spengono le luci… bè, la scena è suggestiva e molto ben studiata: un enorme video-wall dietro il palco trasmette, in alternanza, giochi di luci, effetti speciali (ovviamente immagini del cosmo in primis), immagini video registrate e, soprattutto, immagini in tempo reale. Queste ultime risultano interessanti, ottimi primi piani degli artisti sul palco che possono essere ammirati anche dalle file più lontane, molto buone anche tutte le altre luci dello stage.
Il primo brano è Surf’s Up…School’s Out! del nuovo album, bell’impatto e gran tiro, anche se i suoni stentano a trovare una buona definizione, almeno dalla nostra posizione (comunque non lontana dal mixer di sala).
Si prosegue con Tie Your Mother Down e via con altri cavalli di battaglia, Rodgers è veramente ottimo, May si conferma il grande axe-man che è sempre stato, anche Taylor appare più sciolto rispetto al tour del 2005, gli altri della band (forse un po’ troppo in sordina) completano dignitosamente il cerchio. Sfruttando la penisola del palco, Brian e Roger mandano Paul a riposare un po’ per i consueti set acustici dove si alternano alla voce solista: Love Of My Life, ’39 (simpatico siparietto con gli altri musicisti), assolo di batteria inedito e curioso: prima con le bacchette sulle corde del contrabbasso elettrico, poi su una seconda batteria che viene montata, in cima alla penisola (quindi proprio in mezzo alla gente), dal roadie un pezzo alla volta mentre Taylor la suona ininterrottamente… veramente divertente! Forse il momento migliore del concerto! Quando parte I’m In Love With My Car è un tripudio!!! Anche Paul Rodgers vive dopo il suo momento di gloria personale con il piano a coda in mezzo al palco e moltissime immagini sullo schermo dei suoi anni migliori con i Free e i Bad Company. Atteso e inevitabile l’assolo di Brian May, molto toccante la parentesi di Bijou con le immagini e la voce di Freddie che scaldano il cuore di tutti i presenti. Il finale è ovviamente un susseguirsi di grandi successi che confermano che le grandi canzoni, se sono ben suonate e ben interpretate, emozionano con forza… sempre e comunque.



Freddie Mercury non c’è più. Non è giusto cercarlo in qualcun altro e nessuno al mondo si dovrebbe sentire in dovere di celebrarlo più del dovuto oppure di non celebrarlo affatto. I Queen + Paul Rodgers sono molto diversi dai Queen, ma la musica creata dalla storica band inglese è un comune denominatore dal quale non avrebbe alcun senso sottrarsi, questo vale per loro e vale anche per tutti noi. Bentornati e lunga vita. kya Mario Assennato

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