Una sera all'Angelo Mai Occupato

di: Paolo Ansali

Una serata memorabile a sostegno dell'Angelo Mai Occupato di Roma con il meglio della scena romana e la sorpresa finale di Vinicio Capossela..

Quello all'Angelo Mai di Roma non è stato il solito concerto ma una serata particolare, a sostegno dell'occupazione del convitto a due passi dal Colosseo, abbandonato per anni, occupato da un comitato che ne ha fatto un centro abitativo e culturale ora a serio rischio di sgombero. Nella sala teatrale Pino Marino ha fatto da cerimoniere al concerto, gli artisti in programma si sono esibiti in versione rigorosamente acustica con due o tre brani in scaletta. In apertura Valeria Rossi in stile folk , poi Roberto Angelini e Filippo Gatti alla prese con "Pink Moon" di Nick Drake, i Tetes De Bois che rendono omaggio a Rino Gaetano ("I tuoi occhi sono pieni di sale") e Endrigo ("Adesso si"), Marco Conidi con "La Porta del Cielo", libera trasposizione di "Knockin' on heaven's door", e gli Acustimantico. Tra i nomi nuovi Francesco Forni da Napoli e Alice Pelle, giovane cantautrice alla Tori Amos. Non è mancato anche un finto vigile, il simpatico attore Stefano Vigilante, con tanto di multe e verbali per il pubblico "abusivo". Le sorprese sono arrivate prima con Niccolò Fabi che ha offerto due brani unplugged con una intensa interpretazione vocale. Poi l'arrivo inaspettato a fine serata di Vinicio Capossela. Completo scuro e barba incolta, si è seduto al piano e ha regalato tre classici ai numerosi ragazzi presenti, "Con una rosa", "All'una e 35 circa" e "Al veglione". Ha annunciato in modo ironico "Dopo cinque anni sta finalmente per arrivare un nuovo figlio" ovvero "Ovunque proteggi", il primo album dai tempi dell'acclamato "Canzoni a manovella". Ha eseguito la title-track, una vera chicca per i fans, accolta da applausi scroscianti e qualcuno gli ha dato un cartello con scritto "Mai" e l'ha messo al collo.

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