Patrizia Laquidara, una voce elegante nella notte: il suo recente show nell'entroterra pisano...
di: Alessandro Michelucci
Il concerto che Patrizia Laquidara ha tenuto sabato scorso a Buti (Pisa) nell'ambito di Musicastrada la conferma cantautrice elegante e originale Il concerto che Patrizia Laquidara ha tenuto Sabato scorso a Buti (Pisa) nell'ambito di Musicastrada la conferma cantautrice elegante e originale.
Siamo a Buti, un paese di seimila abitanti situato nell'entroterra pisano. Qui fa tappa Musicastrada, una rassegna che si snoda in varie località della provincia. Un'iniziativa interessante e gratuita che spazia dalla musica irlandese a quella africana, senza dimenticare i cantautori (Luca Faggella) e la musica antica (Musica Officinalis). Il festival supera i confini musicali includendo la fotografia, alla quale viene riservato un concorso e un corso teorico/pratico curato da Lucia Baldini, che nella sua esperienza quasi ventennale ha sempre intrecciato musica e fotografia. Ma veniamo a quello che ci interessa. Stasera Musicastrada propone Patrizia Laquidara, che in pochi anni è già riuscita a imporsi come una delle cantautrici italiane più personali e interessanti.
L’artista ha esordito con un CD che metteva in luce il suo interesse per la musica brasiliana (“Para você querido caé”, Velut Luna/Audio Records, 2001). I due lavori successivi (“Indirizzo portoghese”, Virgin, 2003; “Funambola”, Ponderosa, 2007), pur confermando l’amore per il mondo lusofono, hanno dato spazio anche a stimoli diversi, dalla musica leggera al jazz. Oggi, però, Patrizia non vuole restare prigioniera di un cliché: insomma, non vuole essere ...la cantante italiana che canta musica portoghese/brasiliana...
Se questo retaggio rimane importante, è altrettanto chiaro che Patrizia si sta muovendo in altre direzioni. Lo dimostrano i due CD che sta preparando. Il primo, "Il canto dell'anguana", è nato dall'incontro con il poeta vicentino Enio Sartori. Il disco, che dovrebbe uscire in ottobre, è ispirato alle poesie che Sartori ha tratto dalla tradizione popolare veneta. I brani sono stati composti da Patrizia e dal pianista Alfonso Santimonie, figura centrale del gruppo che accompagna la cantante. Lo stesso Santimone ha composto buona parte dei brani che verranno raccolti in un altro CD.
IL CONCERTO
La piazza è piccola ma stracolma di persone. Patrizia arriva sul palco: femminile, raffinata, indossa un abito elegante ma essenziale, è scalza. Si muove con grande disinvoltura, la sua presenza scenica è garbata ma decisa. Il gruppo che la accompagna dimostra subito di avere le idee chiare. Colpisce in particolare Alfonso Santimone, che si divide fra il piano a coda, la melodica e un insolito piano giocattolo rosso. Il concerto riflette fedelmente la varietà stilistica dell'artista. L'amore per la canzone lusofona è testimoniato da brani di Caetano Veloso ("Incompatibilidade dos genos") e Chico Buarque de Hollanda ("Teresina"), quest'ultima proposta in versione italiana. Da "Indirizzo portoghese" e "Funambola" vengono ripresi brani come "Mielato", "Per causa d'amore", "Le rose" e "Noite luar". Senza dimenticare "L'equilibrio è un miracolo", proposta come bis, accompagnata dalla chitarra di Daniele Santimone. Anche i classici della canzone italiana rimangono un bagaglio fondamentale per Patrizia, che propone un'intensa versione di "Grazie dei fiori". Non è quindi un caso se Nilla Pizzi - accanto a Gabriella Ferri e Carmen Consoli - è una delle sue cantanti preferite. Nordestereofonico, composta con Alfonso Santimone, è un assaggio del CD che uscirà dopo "Il canto dell'anguana" (probabilmente nei primi mesi del 2011).
UN’ARTISTA POLIEDRICA
Le canzoni di Patrizia Laquidara sono arrangiate in modo molto curato ed eseguite da strumentisti di notevole spessore. Come gli Hotel Rif, con i quali Patrizia ha collaborato spesso fino dal 2000. E' raro che un cantautore collabori regolarmente con un gruppo che vive di vita propria, cioè che non si esaurisce nel ruolo di accompagnatore. Anche il quartetto che ha suonato a Buti è composto da musicisti molto validi, come i fratelli Alfonso e Daniele Santimone. Il primo vanta un curriculum prestigioso in campo jazzistico e sperimentale. Fra l’altro è uno dei fondatori del collettivo/etichetta El Gallo Rojo, una delle realtà più stimolanti e meno convenzionali del panorama musicale nostrano. Daniele, che invece suona la chitarra, alterna l’attività concertistica a un intenso impegno didattico (insegna al Conservatorio Pollini di Padova). Valida anche la sezione ritmica, formata da Daniele Garattoni (basso) e da Federico Scettri (batteria).
UN FUTURO STIMOLANTE
I prossimi mesi si annunciano particolarmente impegnativi per Patrizia. In ottobre canterà in Brasile, Colombia e Guatemala. Nello stesso periodo, come abbiamo visto, uscirà "Il canto dell'anguana". Poi sarà la volta dell'altro CD (il titolo è ancora segreto). Insomma, ci sono tutte le premesse perché il 2011 sia un anno importante per l'autrice di "Noite luar". Il suo triangolo geografico-musicale - Sicilia, Veneto, Portogallo/Brasile - rimane aperto a sviluppi imprevedibili e stimolanti. Non rimane che aspettare: le sorprese non mancheranno.
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