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Pubblicato il 09/12/2011 alle 17:14:30Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Elio delle Storie Tese in Figaro il barbiere all'Auditorium di Roma il 10 dicembre

di: Alessandro Sgritta

Sabato 10 dicembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma va in scena Figaro il barbiere con Elio delle Storie Tese (voce), Roberto Fabbriciani (flauto, ideazione e racconto), Fabio Battistelli (clarinetto) e Massimiliano Damerini (pianoforte).

Sabato 10 dicembre all'Auditorium Parco della Musica di Roma va in scena "Figaro il barbiere" con Elio (nella foto a Sanremo nel 2008) delle Storie Tese (voce), Roberto Fabbriciani (flauto, ideazione e racconto), Fabio Battistelli (clarinetto) e Massimiliano Damerini (pianoforte), direzione di Mauro Diazzi.

"Figaro il barbiere" è una proposta in versione cameristica de "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini. Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell'epoca, si unisce un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi. L’obiettivo è rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile a un pubblico di giovani e meno giovani non appassionati del genere, in chiave narrativa e divertente. “Sono forte sulle note lunghe, un po’ meno su quelle alte”, ammicca al pubblico Elio, dopo aver prolungato all’inverosimile la seconda sillaba del nome più fischiettato della lirica italiana. “Figaro è una perfetta incarnazione della nuova borghesia in ascesa, estremamente pratica e sensibile alle ragioni del denaro. Lei invece non mi paga da quattro mesi” – spiega al suo cliente Elio nelle vesti del Barbiere, in uno dei tanti passaggi sospesi a metà, tra la pastosità del linguaggio accademico e la risata liberatoria.

Nella storia del melodramma esiste il bizzarro caso di una professione (non particolarmente affascinante) che ha avuto l'onore di ben tre grandi Opere dove compare come protagonista assoluta. La professione è quella del barbiere e le Opere ad essa dedicate sono i due famosi "Il Barbiere di Siviglia", rispettivamente di Paisiello e Rossini e "Le nozze di Figaro" di W.A. Mozart.
II frequentatore dei Teatri operistici non di rado si trova a dover assistere alle peregrine evoluzioni di personaggi improbabilissimi, i cui nomi hanno reso la vita infelice a molti figli di famiglie melomani che li hanno voluti chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido, Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor.
Ed è in questo ciarpame rivestito di cotonina stampata e bigiotteria dozzinale che irrompe l'ottimo Figaro con la sua carica di simpatia, la sua inventiva e, perchè no?, con la sua umanissima esperienza nell'arte di arrangiarsi. Figaro prosegue la grande tradizione degli Scapini e dei Leporelli ma non si presta volentieri a far da spalla a protagonisti di più illustre casata: egli emerge vivacemente come un demiurgo, un astuto diplomatico, un consumato stratega che manipola uomini e cose al fine di assecondare i suoi desideri e i suoi interessi. Eccolo quindi mettere in scacco l'avarizia e la dabbenaggine, soccorrere l'amore contrastato, incoraggiare le buone cause, affrontare gli usurpatori dell'altrui buona fede, farsi paladino della giustizia spicciola, intrigare ai danni degli intriganti. Il tutto con le semplici e innocue armi del pennello da barba, del rasoio e del pettine. E chi meglio di un barbiere, allora, potrà raccontare le gesta del suo illustre predecessore. II pazientissimo cliente siede sulla poltrona nichelata e assiste sgomento al periglioso mulinare dell'affilatissimo rasoio attorno alle sue indifese fattezze.
II barbiere s'infervora sempre di più nel narrare l'ormai passata grandezza dei suoi colleghi d'altri tempi. Gli altri clienti in attesa, abituati da anni alle sparate del loro Figaro, intermezzano la farraginosa narrazione con le arie più note dell'Opera rossiniana, eseguendo gli arrangiamenti che si stamparono in Germania nel 1820.

"Qualcuno forse si scandalizzerà ma da un barbiere, com'è ormai noto ai più, ci si può aspettare di tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un mestiere non suo, interrompendo, ahimè, un delicatissimo contropelo". (Roberto Fabbriciani)

La curiosa biografia di Elio:
Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un'altra zona di Milano, ma sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima. Milano, città che ha dato i natali ad Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari, medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni, università di ingegneria (politecnico) terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma anche al conservatorio G. Verdi di Milano, che però G. Verdi è nato a Busseto ma non c'è neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima, nel Corsico fino all'età di 18 anni, poi gioca a baseball nell'Ares, sport che gli piace tuttora. Obblighi militari assolti dall'86 all'88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di Elio e le Storie Tese.

Roberto Fabbriciani:
E’ nato ad Arezzo. Interprete originale ed artista versatile ha innovato la tecnica flautistica moltiplicando con la ricerca personale le possibilità sonore dello strumento. Roberto Fabbriciani ha collaborato con i maggiori compositori che gli hanno dedicato numerose ed importanti opere: S. Bussotti, J. Cage, E. Carter, N. Castiglioni, A. Clementi, L. De Pablo, F. Donatoni, J. Feld, B. Ferneyhough, J. Françaix, H. Genzmer, A. Guarnieri, T. Hosokawa, E. Krenek, G. Kurtág, G. Ligeti, L. Lombardi, O. Messiaen, E. Morricone, L. Nono, G. Petrassi, W. Rihm, J.C. Risset, J. Rodrigo, N. Rota, N. Sani, G. Scelsi, S. Sciarrino, D. Schnebel, M. Sotelo, K. Stockhausen, T. Takemitsu, I. Yun.

Fabio Battistelli:
Si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio di Perugia. Si propone al pubblico indifferentemente quale solista o come membro di gruppi cameristici ed ha svolto attività concertistica in alcune fra le più prestigiose sale da concerto del territorio nazionale ed europeo, oltre che in Sud America, Stati uniti, Canada e Nord Africa. Ha inciso per la Fonit-Cetra ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche della RAI. Profondo conoscitore della musica contemporanea, ha suscitato molto interesse da parte di alcuni tra i più autorevoli Autori del nostro tempo, che hanno voluto dedicare al musicista alcune opere. Ha debuttato nell’ottobre del ’98 alla Carnegie Hall di New York.

Massimiliano Damerini:
Genovese, ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti teatri e sale da concerto del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall di Londra, Teatro Alla Scala di Milano, Teatro Colòn di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco, Salle Gaveau di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional di Madrid, collaborando in qualità di solista con prestigiose orchestre, quali: London Philharmonic, BBC Symphony, Bayerischer Rundfunk, Sinfonica di Budapest, Radio Olandese, WDR di Colonia, NDR di Amburgo, SWF di Baden-Baden, Orchestre Philarmonique Suisse, Accademia di S. Cecilia in Roma, RAI, Orquesta Nacional Española, Orquesta Sinfonica Portoguesa.

Elio delle Storie Tese
in
“Figaro il barbiere”
ideazione e libero racconto di Roberto Fabbriciani
con musiche ridotte da Il barbiere di Siviglia
di Gioacchino Rossini

con la partecipazione di
Roberto Fabbriciani: flauto
Fabio Battistelli: clarinetto
Massimiliano Damerini: pianoforte

Mauro Diazzi: direzione

Produzione Just in Time srl

SABATO 10 DICEMBRE SALA SINOPOLI ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (ROMA)
Biglietti da 33 a 38 euro

Info 06-80241281
www.auditorium.com

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