Anansi: con Il sole dentro punto al Festival di Sanremo

di: Laura Gorini

E' un vero ribelle Stefano Banno' detto Anansi. Giovanissimo, essendo nato nel 1989, e' il talento sul quale punta quest'anno la Warner Music Italy al prossimo Festival di Sanremo...

E' un vero ribelle Stefano Banno' detto Anansi. Giovanissimo, essendo nato nel 1989, e' il talento sul quale punta quest'anno la Warner Music Italy al prossimo Festival di Sanremo.

Attualmente e' tra i nove finalisti che parteciperanno all' agguerrita seconda fase de la Sezione Sanremo Giovani 2011.

“ Il sole dentro”, il suo pezzo sanremese, scritto dallo stesso Anansi, si puo' attualmente votare ed ascoltare dal sito www.sanremorai.it. Inoltre lo si puo' ammirare la domenica pomeriggio all' interno di “Domenica In” su Rai Uno nello spazio intitolato “ Domenica in... onda”.

Tuttavia sara' solo il 30 gennaio che la sua etichetta e il grande pubblicano sapranno se il ragazzo potra' partecipare al Festival oppure no.

Ma come sta vivendo l'attesa il giovane artista trentino? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui...


Stefano a guardarti sembri un ribelle doc... Che ci azzecchi tu con il Festival di Sanremo?
Beh, il Festival e' sempre e comunque una grandissima vetrina: viene infatti costantemente visto e seguito da tantissime persone e dagli addetti ai lavori. Quindi perche' non tentare?

Si', hai ragione ma la tua musica e' un po' fuori dagli schemi...
Se intendi che e' fuori dai canoni sanremesi ti dico che non sono del tutto d'accordo: del resto chi l'ha detto che per andare a una kermesse del genere bisogna per forza portare un brano esclusivamente pop? E poi, per dirla tutta, il pop ci sta anche nel mio pezzo, mescolato sapientemente al reggae e al dub.

Mi sembra di intuire che la tua musica non e' facilmente etichettabile...
No, no lo e' e francamente non mi interessa che lo sia. Anzi, ti diro' di piu': secondo me e' un grave errore voler rinchiudere la musica- e qui sto parlando in generale- entro rigidi schemi. Ella e' infatti una forma d'arte e come tale non puo' essere rinchiusa! Deve rimanere libera per vivere bene.

E a te la musica ti fa stare molto bene da quanto vedo...
Beh, grazie mille! (ride di gusto) Comunque la musica ha sempre fatto parte della mia vita: pensa che a nove anni ho iniziato a studiare chitarra, basso e percussioni mentre a tredici anni ho composto “ No Racism”, la mia prima canzone che racchiude la mia propensione all'impegno sociale e politico. Poi ho incominciato a suonare con i Buffalo Soldiers con cui mi sono esibito non solo nei pub, ma anche in rassegne e festival .
Nel 2006 sono andato in Irlanda: ho suonato per strade nelle citta' inglesi, Londra e Dublino comprese, e nel 2007 mi sono unito alla band reggae Kikenny Ghost Town di Kilkenny (Irlanda).
Tornato in Italia nel 2008 ho pubblicato "Love me or leave me alone" mentre nel 2009 ho pubblicato il primo album da solista intitolato semplicemente "Anansi". Subito dopo mi sono esibito al Calabash Club di Berlino.
Nel 2009 ho poi incominciato la mia importantissima collaborazione con Roy Paci con il quale nel 2010 ho anche lavorato come co- interprete e co- autore in alcuni brani de “Il Latinista”. Con Paci sono inoltre salito sul palco del 1º Maggio a Roma e degli MTV Days di Torino”, oltre che a New York e a Los Angeles.

Beh, complimenti: non si puo' dire che ti sei certo annoiato, tu! Ma tutte queste esperienze quanto hanno influenzato la tua musica?
Indubbiamente tantissimo. Negli ultimi mesi sono cresciuto sia come uomo sia come artista e credo che questa mia crescita, dovuta anche a queste mie esperienze, si senta bene nei miei nuovi pezzi.

Se non sbaglio ora scrivi brani soltanto in italiano...
Diciamo che ora mi viene spontaneo scriverli nella mia lingua madre mentre in passato mi veniva assolutamente naturale scriverli soltanto in inglese.

Ma quando potremo ascoltare, oltre al pezzo sanremese, altri tuoi nuovi pezzi?
Dopo il Festival di Sanremo, sia che io partecipi o meno, uscira' un mio nuovo album. Poi partira' un tour promozionale.

Dal tono mi sembri emozionato...
Si, lo sono e mi auguro- sinceramente- di poterci andare al Festival. Se cosi' non fosse sarei comunque sereno perche' so di averci almeno provato. Comunque io ora incrocio le dita e penso positivo! Vista la mia indole non potrei fare altro, no? ( ride di gusto e ci saluta con uno dei suoi disarmanti sorrisi)

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