Tutti a Daytona con Gionata

di: Laura Gorini

Il poeta maledetto della musica indie nostrana Gionata è tornato a farsi apprezzare dal suo fidato pubblico e dagli addetti ai lavori con “Daytona”.Un album che trasuda indie da tutti i pori.

Il poeta maledetto della musica indie nostrana Gionata è tornato a farsi apprezzare dal suo fidato pubblico e dagli addetti ai lavori con “Daytona”.
Un album che trasuda indie da tutti i pori.
Insomma più indie non poteva farlo!
Il che non vuole essere visto come un’accusa ma come una reale constatazione: l’eclettico artista infatti con questo lavoro, fresco fresco di stampa, ha voluto esplorare infiniti universi musicali ( rock ed elettronica compresi), giocando con estrema abilità con le note, con le musiche e con le melodie.
Melodie che puntano dritto al cuore di un ascoltatore, stanco di ascoltare prodotti musicali scadenti e ripetitivi.
E “Daytona” certamente non si merita questi due negativi epiteti!
Il sound che ne scaturisce non può che risultare dunque che la perfetta quanto convincente ( e aggiungerei pure vincente) miscellanea delle numerose combinazioni artistico-espressive che questo formidabile musicista ha voluto sperimentare in anni di duro lavoro nel dorato mondo delle sette note.
Un full lenght dunque “Daytona” particolarmente vario per contenuti che non stanca mai, direttamente ispirato alle bellissime foto che il padre di Gionata, pilota di moto negli anni Settanta, ha realizzato personalmente alla celebre 200 miglia.
In conclusione: ottimo lavoro per un grande, grandissimo artista venuto da Lugano!
Riportiamo qui di seguito la tracklist completa di “Daytona”:
1. Che cosa ci fai a Daytona?
2. A-A-A-A-Aermacchi
3. Hamburger dai Pagliacci
4. Ognuno di noi ha il suo Elvis
5. Cosa pensano le ruote al box
6. Mi ami?
7. E’ poco pop
8. Non calpestate le Fate!
9. Punto e virgola
10. Il Mondo non lo sa
11. A poco da qui
12. Gonne e piume

 Articolo letto 4435 volte