Il nuovo singolo di Roberta Di Lorenzo: Antigone
di: Paolo Polidoro
Dopo aver ricevuto unanimi consensi, di critica e di pubblico, per il suo Album d'esordio L'occhio della luna (prodotto da Eugenio Finardi), Roberta Di Lorenzo entra nella rosa dei finalisti per la Targa Tenco come miglior disco d'esordio dell'anno Dopo aver ricevuto unanimi consensi, di critica e di pubblico, per il suo Album d'esordio L'occhio della luna (prodotto da Eugenio Finardi), Roberta Di Lorenzo entra nella rosa dei finalisti per la Targa Tenco come miglior disco d'esordio dell'anno.
Finalista per la Targa Tenco come miglior disco d'esordio dell'anno. Questo prestigioso risultato e’ un' ulteriore conferma dell'originalita’ di questa autentica cantautrice, che ha saputo toccare le corde più segrete dell'animo femminile, svelando un universo di sentimenti da cui restera’ meravigliato anche il mondo maschile.
Amtigone: La donna paladina di un valore inviolabile, intrinseco ad ogni essere umano, la dignita’. Dignita’ che in nome di nessuna legge , di nessuna ragione puo’ essere scalfita. Chiaro riferimento alla figura mitologica dell’Antigone di Sofocle.
Affronta l’eterno e antico conflitto tra autorita’ e potere, tra etica individuale e legge imposta.
Antigone non e’ un manifesto femminista, e’ un dipinto dell’ animo umano che chiama e chiede giustizia , rispetto e complicita’.
Anima dolce liquida (feat. Eugenio Finardi): Il tempo scorre e corre su tutte le cose, sugli eventi e sulle persone.
Anche un amore subisce i colpi del tempo, del cambiamento. Le parole si modificano come le aspettative, la dove la crescita dei due amanti non e’ piu’ all’unisono, e non s’impara l’ accettazione del cambiamento, si verifica il distacco, la fine del sentimento che porta al non riconoscersi, al desiderarsi come allora, ma al non riuscirci piu’. Ma l’anima nel profondo continua ad alimentarsi di speranza, vive di slanci futuri e invoca un ritorno alla passione, allo straripamento del cuore. E’ cosi’ che si conclude il brano , con l’ intreccio di due voci , maschile e femminile ispirate a sollevare un vortice di foglie e maree.
Ai tuoi occhi: E’ un tenero, docile chiaroscuro di una coppia in la con gli anni… La convivenza in sordina, ma fedele di due innamorati che si accompagnano e si fanno compagnia . Il sentimento che riposa, finalmente pacato e sereno, non piu’ consumato dagli struggimenti , ma che con dedizione perdura. Tra la rassegnazione e il sottile dubbio di non aver colto tutte le sfaccettature della vita dell altro, Ai tuoi occhi è un diario sincero sui limiti e gli sforzi di un amore. Mentre l inverno incalza, stanca, un po’ inganna e si placa subito dopo, nel posto in cui gli occhi dell’ uno si fermano negli occhi dell altro, a trovare riparo.
Vento di costiera: Siamo un’ isola a confronto del mondo intero e dell’universo, ma abbiamo dentro gli stessi elementi del cosmo e dell’infinito: questo è il paradosso umano che induce alla ricerca, che ci muove, che ci fa viaggiare, cercare il confronto, scoprire civilta’, ascoltare segnali nella notte e nel vento. Questa vaga certezza di non finire qui, di essere molto piu’ vasti della nostra piccolezza ci spaventa, non ci lascia dormire, ci porta a contemplare la luna ,scrutati a nostra volta dal suo occhio, che tutto illumina, che tutto rivela. Vento di costiera è la mano che ci sorregge, è la spinta dalla schiena che ci riporta su, quando cedono le forze, quando si fa buio. Il vento che arriva dal mare , da molto lontano è il motore per proseguire e il fiato leggero per meditare.
L'album, sebbene di produzione assolutamente indipendente, e’ stato realizzato con la massima cura artistica e tecnica, registrando nelle Officine Meccaniche di Mauro Pagani e avvalendosi di musicisti di grande caratura tra cui spicca Pierangelo Negri, primo violino del Teatro alla Scala e gli archi di cui si sono avvalsi i Muse nel loro ultimo cd. Finardi e’ rimasto affascinato dalla scrittura di Roberta, tanto da lasciarla intatta limitandosi alla cura degli arrangiamenti per sottolineare le qualità dei brani. Roberta compone i suoi brani alternando la chitarra al pianoforte, strumenti che utilizza dal vivo e in studio con grande padronanza, come dimostrato anche in tre brani di questo lavoro. Quello di Roberta Di Lorenzo è dunque un progetto destinato a lasciare un segno ed una promessa che certamente avrà un futuro sfruttando anche le sue doti autorali. Il presente, come si è accorta la giuria del Premio Tenco, e’ pero’ questo L’occhio della luna, un disco che ha gia’ raccolto consensi e riconoscimenti dalla critica specializzata ed anche in ambito live con uno spettacolo essenziale ma già maturo.
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