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Pubblicato il 09/02/2010 alle 10:03:12Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Biglietto per l'Inferno.Folk - Live il nuovo cd Tra l'Assurdo e la Ragione!

di: Giovanni Galimberti

Lo scioglimento del Biglietto per l'Inferno (icona del progressive rock italiano) e' di 30 anni fa: Ora tre membri storici tornano sulle scene con una nuova formazione: Il Biglietto.Folk. Sabato la premiere a Valmadrera a cui ho assistito!

Lo scioglimento del Biglietto per l'Inferno (icona del progressive rock italiano) e' di 30 anni fa: Ora tre membri storici tornano sulle scene con una nuova formazione: Il Biglietto.Folk. Sabato la premiere a Valmadrera a cui ho assistito!

A 30 anni dallo scioglimento del Biglietto per l'inferno band di Lecco che con soli due album diventò icona del progressive rock italiano, i membri storici Mauro Gnecchi e Giuseppe "Pilly" Cossa, con il supporto di Giuseppe "Baffo" Banfi e la "bendezione" del cantante e compositore, ora Frate, Claudio Canali, tornano sulle scene con una nuova formazione, Il Biglietto.Folk che ripropone i brani del Biglietto in chiave moderna con una sonorità folk nell'album Tra l'assurdo e la ragione.

Teatro Nuovo di Valmadrera, ore 21.00, la sala è gremita perlopiù da coppie over 50 che hanno vissuto la breve ma intensa storia del Biglietto, ma non mancano adolescenti e giovani, tutti pronti per...staccare il proprio biglietto per l'inferno. Mi accomodo in seconda fila, centrale, di fronte al palco, davanti a me due frati e un posto vuoto… Siamo tutti in trepidante attesa e si respira un clima gioioso e casalingo, ci sono persone che si ritrovano dopo tanti anni ricordando la gioventù e i concerti del biglietto… sensazioni mai provate prima ad un concerto...tutto d'un tratto il teatro esplode in un boato, da dietro le quinte esce rapido Fra Claudio Canali, nasconde l'emozione guardando per terra, non saluta il pubblico e prende posto davanti a me, insieme ai suoi confratelli a cui distribuisce i tappi per le orecchie...chi può sapere in che turbine di emozioni è stato catapultato in questa serata...

Il sipario si apre svelando la lineup del nenonato "Biglietto per l'inferno.folk", ovvero i membri storici Mauro Gnecchi dietro le pelli e Giuseppe "Pilly" Cossa alle tastiere, accompagnati da Mariolina Sala alla voce e da 5 nuovi musicisti di grande esperienza. La formazione apre il concerto con Il tempo della semina, brano tratto dall'omonimo album del 1975, il suono è pulito, potente e trascinante...Mariolina si muove bene sul palco e la sua interpretazione vocale è fresca e piacevole, divenendo coinvolgente quando gioca con un piccolo specchio illuminando il pubblico sulla frase "E come lo specchio mostra agli uomini le immagini slegate dell'apparenza le tue risa profumate i tuoi gesti che ci ritmano il passo ci mostreranno quanto sarebbe duro percorrere una strada senza fine, perché ti dovremmo ancora sopportare"; il brano finisce e tutto il teatro esplode in un fragoroso applauso...ottimo inizio, non c'è che dire; le luci illuminano il palco e Mariolina saluta e ringrazia il pubblico lasciando poi la parola a Giuseppe "Baffo" Banfi, l'altro tastierista storico del Biglietto che partecipa allo show come direttore di produzione...questa sera Baffo è il narratore della storia del Biglietto e ci accompagna passo dopo passo dentro al concerto regalandoci, fra un brano e l'altro, delle vere e proprie chicche sulla band e sulle canzoni.

Il secondo pezzo è "Il nevare", il mio preferito del Biglietto...per me è il dipinto di un paesaggio innevato dove la neve sussurra una morbida poesia, turbata da un grido di sconforto... un brano eccezionale, che il Biglietto.Folk riprone in lounge, accarezzando il pubblico con melodie avvolgenti e con un impeccabile Enrico Fagnoni al contrabbasso.

"Tra l'assurdo e la ragione" è un inedito molto interessante che rispecchia a pieno lo stile del Biglietto in cui la voce di Mariolina è protagonista indiscussa, il primo impatto è molto buono, attendo l'ascolto su cd per un'analisi più approfondita.
"L'amico suicida" è un brano toccante, perfetto per lo stile di Mariolina, arrangiato molto bene da Ranieri Fumagalli alla piva e alle ocarine e Pilly Cossa alla fisarmonica...davvero commovente.

Finalmente, non aspettavo altro..."Ansia" è un capolavoro, non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo brano e il Biglietto.Folk lo fa suo, dimostrando grandissimo affiatamento fra tutti gli strumenti...una delizia per le orecchie. "Confessione" è il "marchio" del Biglietto, il brano più famoso, praticamente un inno del progressive rock italiano, suonato alla perfezione, con alcune variazioni interessanti...da incorniciare la parte conclusiva della canzone dove Franco Giaffreda alla chitarra, Carlo Redi al violino e al mandolino, "Ragno" Fumagalli e Renata Tomasella ai fiati danno prova di saperci davvero fare: bravissimi...il brano si conclude ed è come se il teatro diventasse uno stadio...tripudio.

La temperatura sale quando Fra Claudio Canali, compositore e anima del Biglietto, viene invitato sul palco per ricevere l'applauso del pubblico, applauso che probabilmente non sentiva da diversi decenni...l'emozione di tornare sul palco impugnando un microfono è tantissima, anche se solo per parlare, si nota una grande tensione in Fra Claudio, chissà che pensieri...che sensazioni...che sforzo spegnere il fuoco dell'artista sfrenato con l'acqua santa della vita in monastero.
Fra Claudio ci parla della sua conversione, della musica che ancora ha un ruolo importante nella sua vita, completamente dedicata a lodare Dio...mentre parla, lo immagino sul palco con la band negli anni 70...e il solo pensiero è un turbine di emozioni che mi impedisce di seguire tutta la sua intervista.
Viene invitato sul palco anche Fausto Branchini, bassista storico del Biglietto, che dedica a Fra Claudio una poesia che scopriamo poi essere una strofa del brano "Confessione seconda" a cui sta lavorando lo stesso bassista.

La musica riprende e il Biglietto.Folk propone in rapida successione i brani "L'arte sublime di un giusto regnare" e "Mente solamente" in cui alternano l'aggressività tipica del progressive rock moderno alle melodie leggere ma trascinanti del folk. Il concerto sembra chiudersi sulle note di "Una strana regina", rivistata in chiave acustica...il fiore all'occhiello per lo show del Biglietto.Folk in cui emergono nuovamente le capacità di tutti i musicisti, in particolare di Gnecchi alla batteria, che accarezza i tamburi con grandissima classe.


Il pubblico è insaziabile e a grande richiesta la band ripropone l'inedito "Fra l'assurdo e la ragione" e l'inno "Confessione" con cui si chiude il concerto.
Torno a casa canticchiando "Il nevare", immaginando gli anni in cui i "Biglietto per l'inferno" calcavano i palchi...prendo l'LP del loro debut-album e lo metto sù...un po' nostalgico...ma nella testa risuona ancora Fra l'assurdo e la ragione c'è una bolla di sapone. Ognuno di noi ha un biglietto per l'inferno...il mio biglietto ora profuma di folk.

Scaletta del concerto
1.il tempo della semina
2.il nevare
3.fra l'assurdo e la ragione
4.l'amico suicida
5.ansia
6.confessione
...intervista a Fra Claudio Canali
7.l'arte sublime di un giusto regnare
8.mente solamente
9.una strana regina
...bis
10.fra l'assurdo e la ragione
11.confessione

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