Franco Battiato al concerto di Capodanno 2012 a Rimini

di: Pippo Augliera

Il Maestro salira’ sul palco del Piazzale Fellini a Rimini per dare l’addio al vecchio anno e salutare l’ingresso di quello nuovo con il suo concerto portato in tour nell’estate trascorsa.

Il Maestro salira’ sul palco del Piazzale Fellini a Rimini per dare l’addio al vecchio anno e salutare l’ingresso di quello nuovo con il suo concerto portato in tour nell’estate trascorsa.

Franco Battiato regalerà gratuitamente il suo viaggio di note e la sua musica, all’interno di uno spettacolo “Up patriots to arms” che lo ha visto applauditissimo protagonista in molti luoghi della nostra penisola.

Sarà accompagnato sul palco da una band e da un quartetto d’archi. Al pianoforte ci sarà Carlo Guaitoli, alle tastiere Angelo Privitera, alla chitarra Davide Ferrario, al basso Lorenzo Poli e alla batteria Giordano Colombo. Il Nuovo Quartetto Italiano è invece composto da Alessandro Simoncini e Luigi Mazza al violini, Demetrio Comuzzi alla viola e Luca Simoncini al violoncello.

I brani, una trentina circa, appartenenti ad una carriera ultratrentennale, vengono proposti in una nuova versione: “Autodafè”, “Un’altra Vita”, “Il Ballo Del Potere”, “Shock In My Town”, “Summer on a solitary beach”, “Gli uccelli”, “L’era del cinghiale bianco”, “No times no space”. Immancabile la splendida “La cura”, alla quale si aggiungeranno alcune cover riprese dal cantautore nel passato, come l’intensa “La canzone dei vecchi amanti” di Jacques Brel.

Artista controcorrente, di recente ha assistito come ospite d’eccezione ad un concerto tenuto nella Casa di Reclusione di Augusta dalla corale "The Swing Brucoli's Brothers”, composta da 16 detenuti, diretta da Silvana Laudicina, con una selezione del suo vasto repertorio: da"I treni di Tozeur", a "Centro di gravità permanente”.

‘In questo Paese non va bene niente – ha dichiarato Battiato in un appassionante confronto -, credo che non necessariamente per scontare una pena si debba vivere nella “fitinzia”. Tutti quei palazzi sfitti che abbiamo a disposizione potrebbero essere utilizzati per concepire un nuovo genere di galera dove espiare le pene in maniera civile. Bisognerebbe ridurre le pene e non allargarle’. E al termine, ha voluto eseguire “La cura”.

Si ritiene soddisfatto della sua nuova opera “Telesio”, dedicata alla vita del filosofo del Cinquecento, pubblicata anche su Dvd/CD e, pungente, commenta: ‘ascolto solo musica classica, la leggera è tutta uguale, mi sembra di averla già sentita. Non è obbligatorio scrivere cose semplici, la mia mente continua ad esplorare in ogni direzione senza preconcetti. L’unica mia paura è quella di ripetere cose già dette’.

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