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Pubblicato il 05/12/2015 alle 18:42:00Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Cara Milly con Rossella Seno a Palestrina il 6 dicembre

di: Alessandro Sgritta

Domenica 6 dicembre alle 18 all'Auditorium di Palestrina (Roma) torna lo spettacolo di teatro-canzone Cara Milly, parole d'amore e di guerra già cantate da Carla Mignone, con Rossella Seno (voce) e Primiano Di Biase (pianoforte, fisarmonica, cori).

Domenica 6 dicembre alle ore 18 all'Auditorium G. Pierluigi di Palestrina (Roma) torna lo spettacolo di teatro-canzone "Cara Milly" - parole d'amore e di guerra già cantate da Carla Mignone, compitate in bell'ordine da Giuseppe De Grassi, scenicamente organizzate da Fabio Crisafi, recitate e cantate da Rossella Seno (nella foto di Giancarlo Fiori) e suonate da Primiano Di Biase (pianoforte, fisarmonica, cori).

Una donna, una voce, tante storie. Si potrebbe riassumere così, perché tante parole non servono, l'avventura umana ed artistica di Carla Mignone, in arte Milly (Alessandria, 26 febbraio 1905 – Nepi, 22 settembre 1980). Piemontese doc, è definibile straordinariamente eclettica nel suo attraversare tutte le forme di spettacolo e canzone, dall'operetta al cinema e al teatro, dalla "canzonetta" ai grandi cantautori (da ricordare le sue collaborazioni con Piero Ciampi ed Enzo Jannacci). Dagli anni venti a quel 1980, in cui lasciò un vuoto incolmabile nel panorama artistico, Milly è stata foriera di passioni e a sua volta passionale, tanto che perfino Umberto II, ascoltandola al Teatro Michelotti di Torino, s'invaghì di lei. Ma se non fu la regina d'Italia per matrimonio, lo fu certamente - grazie alla sua arte- per gli italiani, tanto da far dire a Giorgio Bocca che "la civiltà di Milly, piccola com'è, spiega la grande civiltà meglio di tanti discorsi complicati".
Oggi, a 35 anni dalla sua scomparsa, "la rossa di Venezia" Rossella Seno si accosta a Milly, ricercando qualcosa di se stessa nelle canzoni della grande artista. Su un palcoscenico spoglio e disegnato quasi solo dalle luci, compie un viaggio alla ricerca della sua e della nostra memoria. Lo fa in maniera determinata, decisa più che a rivelare, a svelare, in un monologo-canzone in cui celebrando un’artista, emerge una donna che si interroga sul senso della vita, sull’amore, sulla morte e sulla guerra – soprattutto se sporca come quella provocata dall’odio e da motivi economici, politici o religiosi (riflessione quanto mai attuale di questi tempi) – su se stessa e su cosa significhi, arte immutata nei secoli, calcare le tavole di un palcoscenico, darsi a un pubblico che non si vede e lasciar parlare solo quel muscolo indispensabile e prezioso che si chiama cuore.

"E' cattolico o indù, è ateo o ebreo, buddista, musulmano o protestante
sa che non lo deve fare ma continua ad ammazzare...
e forse un giorno ammazza o te o me
è il soldato universale e bisogna dirne male...
i suoi ordini non vengon da lontano
vengon da noi da voi da te e da me
che ci chiamiam fratelli...
Ma da quando siamo in terra
non è questo il modo giusto per dire no alla guerra..."


("Soldato Universale" (Universal Soldier), di Buffy Sainte-Marie (1964)
da "Cara Milly")


Domenica 6 dicembre ore 18
CARA MILLY - parole d'amore e di guerra già cantate da Carla Mignone
compitate in bell'ordine da Giuseppe De Grassi
scenicamente organizzate da Fabio Crisafi
suonate al pianoforte e alla fisarmonica da Primiano Di Biase
cantate e recitate da Rossella Seno

Teatro Auditorium "G. Pierluigi"
Via delle Monache 2, Palestrina (Roma)

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