Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
Interviste
Pubblicato il 03/03/2009 alle 08:58:26Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Serena Abrami: da X-Factor a Musicultura in due mosse.

di: Riccardo Carestia

Nelle Marche c'è vita, e a Serena interprete e cantautrice di Civitanova Marche, classe 1985, va la fiaccola della speranza: adora i primi Afterhours, ma anche Teatro degli Orrori, Suzanne Vega, Marta sui Tubi e le grandi voci del jazz.

Nelle Marche c'è vita, e a Serena interprete e cantautrice di Civitanova Marche, classe 1985, va la fiaccola della speranza: adora i primi Afterhours, ma anche Teatro degli Orrori, Suzanne Vega, Marta sui Tubi e le grandi voci del jazz.

Vive proiettata in dissonanze, melodie e canzoni anche quando si trova davanti alla tesi in Architettura, Urbanistica e Pianificazione territoriale ancora incompleta. Questo dice di se stessa e quindi logico intervistarla, anche per soddisfare la nostra personale curiosita'...

Innanzi tutto complimenti per X-Factor e Musicultura, che annata!
Come ti senti?

Sotto il profilo musicale l'anno è iniziato bene, ma voglio guardare avanti facendo finta di niente, così che, se mai venisse fuori qualcosa di importante, tutti i passaggi saranno vissuti con coscienza e gradualità.

Che brano hai presentato a Musicultura?
Il brano presentato è stato “Senza Peso”, scritto a quattro mani con il pianista Mauro Rosati e presentato assieme a lui ed altri quattro musicisti in una formazione acustica (voce, piano, contrabbasso, viola, violino e chitarra acustica). La canzone è una sorta di invocazione ad un interlocutore immaginario, una richiesta di “luce” in una notte di inquietudine.

Ho letto che lì, vedremo la vera Serena, perché, cosa ti ha impedito di esprimere te stessa in TV e prima d’ora?
Poiché sono cresciuta in un contesto live dove la musica è un “movimento d'insieme”, di comunicazione e scambio tra chi condivide con te il palco, la grossa differenza è stata proprio la mancanza di musicisti. Naturalmente in televisione non hai poi il controllo completo della tua immagine, ma dopo tutto anche questo fa parte del gioco, è stato divertente e soprattutto motivo di grossa crescita personale.

Parlaci un po’ Serena; chi sei?
Una persona passionale, che apprezza l'arte in tutte le sue forme, che trova nella musica la sua più completa forma di espressione ed interazione, una che ama le piccole cose, viaggiare, leggere. Mi protendo verso gli altri con solarità, anche se non mancano le volte in cui sono introspettiva e mi piace essere da sola.

Suoni qualche strumento?
Ho studiato pianoforte da piccola per due anni e strimpello la chitarra. Vorrei mettermi a studiarne seriamente uno, ma poiché non ho molto tempo libero, preferisco dedicarmi totalmente al canto e alla scrittura dei pezzi.

Stai formando una band, ce l’hai già, aspetti di essere famosa per circondarti dei così detti “professionisti”?
Come accennavo prima, è stato sempre fondamentale circondarmi di musicisti, condividere progetti musicali ed organizzare eventi dove i gruppi possono confrontarsi e suonare insieme (a proposito, vorrei citare l'iniziativa Sonagli che da un paio di anni organizziamo nel territorio maceratese). Le persone con cui amo collaborare sono già per me dei professionisti per la serietà con cui si dedicano al proprio strumento e, comunque, qualcuno lo è già veramente. Certo che l'idea di potersi affiancare a dei noti professionisti resta un sogno sia per me che per loro.

C’è un album in vista?
Con il gruppo Elfrida abbiamo prodotto un album nel corso del 2008. Da poco ho iniziato a lavorare seriamente al progetto “personale”.. e speriamo bene!

Chi ti scrive le canzoni?
Per ora io e Mauro Rosati, il pianista con cui è nato il progetto Serena. e che ha diviso con me i riconoscimenti presi nel corso del 2008 nei festival in cui abbiamo partecipato, ma il nostro modo di intendere la musica include sempre la possibilità di collaborazioni esterne.

Che musica ascolti, e soprattutto ti ispiri a qualcuno in particolare?
Ascolto e apprezzo musica di ogni genere. Mi affeziono più agli artisti che ai generi musicali. In particolare della scena italiana mi piacciono i Perturbazione, i Marta sui Tubi, Cristina Donà, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Battiato, Elisa, Moltheni, gli Scisma, il Teatro degli Orrori, i primi Afterhours, i grandi cantautori, ma non disprezzo neanche il pop ben fatto che su cui spesso i critici storcono il naso perchè considerato troppo commerciale. All'estero considero una grande fonte di ispirazione artisti come Feist, i Coldplay, gli Smiths, Bjork, Beth Gibbons, Suzanne Vega, gli u2, Erika Badu e le grandi voci del jazz.

Quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni?
Il sogno più grande è quello di poter vivere di musica, non solo emotivamente...

Ti piace il panorama musicale attuale?
Si. Nel “sottobosco” c'è molto movimento; per esempio MySpace, grazie anche alla facilità con cui si possono effettuare discrete registrazioni domestiche, è una vetrina per tantissimi gruppi e cantautori di qualità. Il problema è che attualmente nel panorama italiano c'è poca “domanda” ed attenzione rispetto a tutta questa “offerta”.

Hai esperienza dal vivo, fai concerti, ne hai fatti?
Di cosa vivi?

All'età di tredici anni ho cominciato ad esibirmi con una corale polifonica, per poi cantare nelle piazze in spettacoli di intrattenimento. Nel 2003 arrivo alla “finale discografici” tra cui il Festival di San Marino 2003 e in quell'anno nasce il mio primo gruppo (34gradi), che arriva al secondo posto alla tappa di Arezzo dell'I-tim Tour e suona, quella sera, prima di Lucio Dalla ed Alexia. In quel momento penso che tutto per me ha senso solo se gira attorno alla musica. In quegli anni, da interprete, attengo diversi riconoscimenti in concorsi di canto, finchè nel 2005 vengo chiamata come corista nello spettacolo itinerante Una serata al porto 2005 per Riccardo Fogli, Ivana Spana ed Annalisa Minetti. Nel frattempo inizio a scrivere brani inediti in un nuovo gruppo, gli Elfrida, che nei due anni successivi si classifica finalista in diversi concorsi, tra cui “Fanote”, dove nel 2007 vince il premio “Miglior brano”, partecipa al MEI di Faenza ed ottiene il passaggio a Demo su RadioRaiUno. Per pagare gli studi universitari e non solo, avvio in quell'anno un'intensa attività live, in situazioni di duo, trio e nella band 3punto1 (oltre 80 concerti nel 2008), come corista nel gruppo Pink Floyd Tribute Sound e come vocalist in due corpi bandistici. Con il il progetto Serena., nato dall'incontro delle mie parole e melodie e le musiche del pianista Mauro Rosati, nel 2008 ottengo il primo posto al concorso per brani inediti “Premio Metauro”, aprendo così il concerto dei Mercanti di Liquore e il secondo posto al “Biella Festival, autori e cantautori”. Inoltre, con questa formazione, mi esibisco per la prima volta in terra sarda, partecipando al “Sottosuoni” di Cagliari in qualità di ospite. Nell'estate partecipo al Music Village 2008, con positivi riscontri. Poi è arrivato X-Factor e la notizia che eravamo nei 50 finalisti del festival d'autore “Musicultura 2009” (ex Premio città di Recanati), tra oltre 1.200 partecipanti.
Ecco, vivo di questo! :-)

Credi che sia la tua occasione questa?
La vita è fatta di occasioni continue e spesso le cose accadono quando non te lo aspetti. Quindi non voglio farmi eccessive illusioni, ma lavorare con la stessa onestà, dignità e devozione per quello che faccio come facevo prima del programma.

Sei felice?
Si, in tutto questo posso contare sull'appoggio emotivo della mia famiglia e degli amici... e questo non può che farmi sentire fortunata.

 Articolo letto 7142 volte

Riferimenti Web

Copyright 1999-2002 MusicalNews.com