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Pubblicato il 18/02/2010 alle 12:28:43Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Sanremo 2010, seconda serata: gli ascolti reggono, Malika Ayane straordinaria. Eliminati Scanu e Sonohra

di: Massimo Giuliano

Il Festival di Antonella Clerici scongiura il calo fisiologico di ascolti che di solito avviene nella seconda serata e vola oltre i 10 milioni. La media ponderata ieri è stata di 10 milioni e 163mila spettatori con il 43,88% di share.

Il Festival di Antonella Clerici scongiura il calo fisiologico di ascolti che di solito avviene nella seconda serata e vola oltre i 10 milioni. La media ponderata ieri è stata di 10 milioni e 163mila spettatori con il 43,88% di share.

Un dato, quindi, addirittura superiore alla media ponderata di share della seconda serata del Festival 2009, che aveva registrato il 42,63%, e con oltre 11 punti di share in piu' rispetto alla seconda serata del Festival di Baudo del 2008 (media ponderata 32-33%). Picco di telespettatori alle 21,46 con 14 milioni 366 mila, mentre alle 23,24 si è registrato un picco di share del 57,21%. Tutto ciò, per le ragioni già spiegate ieri, ci lascia un po' perplessi, se si considera che quest'anno si è scelto di non fornire gli ascolti della prima e della seconda parte, ma solo la loro media. Certo è che finora i numeri stanno dando ragione ad Antonella Clerici, nonostante una conduzione che continua a non essere scoppiettante (il balletto del can can è stato penoso). Per quanto riguarda gli artisti in gara, il verdetto che esce fuori dalla seconda serata del Festival è impietoso: Valerio Scanu e i Sonohra vengono fatti fuori dalla giuria demoscopica e vanno ad aggiungersi a Cutugno, D'Angelo e il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici. I cinque eliminati tenteranno stasera il ripescaggio ad opera del televoto. Migliora Irene Grandi nell'interpretazione de "La cometa di Halley", consentendo così al pezzo di sortire ben altro effetto rispetto alla serata di debutto. Malika Ayane ha offerto anche ieri sera un'ottima performance, confermandosi la regina di questa edizione.

I giovani di Sanremo Nuova Generazione, come al solito, non hanno regalato particolari brividi: Nina Zilli, ammessa alla finale di domani sera, è l'unica cantante accettabile, mentre Luca Marino (anch'egli graziato dalla giuria) con “Non mi dai pace” ha proposto una ballata in MI tutto sommato insipida e già sentita. Mattia De Luca, quello degli "occhioni da acchiappo", non ce l'ha fatta (la sua "Non parlare più" è stata scritta in coppia con Tricarico), così come Jacopo Ratini (uno dei due vincitori di SanremoLab) e i Broken Heart College. A proposito di questi ultimi, provate a cantare "Ti appartengo" di Ambra sul ritornello della loro "Mesi": vedrete che i due incisi sono interscambiabili. Tra gli ospiti, hanno strappato più di un applauso i tenori in erba de Il Trio: l'ensemble ha proposto alcune celeberrime arie italiane come "Un amore così grande", "Granada" e - al cospetto di Rania di Giordania - "O' sole mio". Proprio la Clerici può vantare il loro battesimo artistico, avvenuto con il programma “Ti lascio una canzone” da lei condotto. Nonostante la giovane età (la media anagrafica è di 15 anni), i bravissimi Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone hanno raccolto in questi mesi un incredibile successo all’estero e in particolare negli Usa: cosa mai accaduta per nessun altro artista italiano, hanno recentemente firmato un contratto discografico con Jimmy Iovine, presidente della Geffen, mentre Miami è stata la cornice del loro primo concerto ufficiale. Ma, soprattutto, è proprio dagli States che Quincy Jones li ha chiamati a rappresentare l’Italia nella nuova versione di “We are the world”, il cui ricavato sarà devoluto all’emergenza terremoto ad Haiti.

Intanto Roberto Vecchioni, intervenendo a Otto e Mezzo su La7, ha commentato la prevista partecipazione del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a Sanremo: "Fa benissimo ad andarci - ha detto - Sanremo, come le Olimpiadi, è una manifestazione seguita da moltissime persone ed è giusto che un personaggio come lui si faccia notare in queste occasioni". Ma questo servirà al Pd per guadagnare voti? Vecchioni risponde: "Non lo so, ma lo spero".

Sul fronte Casa Sanremo, buone le esibizioni di Viola Valentino e La Differenza ieri sul palco del Palafiori: l’evento, dedicato agli addetti ai lavori, offre ad artisti, giornalisti e istituzioni la possibilità di organizzare incontri e interviste. La Valentino ha presentato l'Ep “I Tacchi di Giada”, uscito a fine 2009, che a breve sarà anche un cofanetto con 10 brani inediti più una cover e un dvd-libro: un romanzo che completa e accompagna il racconto del brano “I Tacchi di Giada”, che dà il titolo all’intero album e affronta il tema della violenza sulle donne. Fabio Falcone e soci sono tornati nella città dei fiori a 5 anni dalla loro prima - e finora unica - volta: nel 2005, infatti, la band gareggiò tra i Giovani presentando il brano "Che farò" e giungendo al secondo posto nella classifica finale, dietro Laura Bono. Proprio Falcone, ricordando quell'esperienza, racconta: «La nostra "Che farò" è una di quelle canzoni che ti restano appiccicate per sempre addosso e che non puoi non proporre durante i concerti, perchè altrimenti la gente non ti farebbe tornare a casa. Il nostro fonico non ne può più, perchè la suoniamo davvero sempre». Su Sanremo, Fabio Falcone aggiunge: «Credo che il Festival sia necessario in un'Italia filoinglese e senza personalità... poi sarebbero tante le cose da cambiare in meglio, ma non è questa la sede per elencarle tutte».

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