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Pubblicato il 23/12/2005 alle 13:59:00Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Umbria Jazz Winter #13 a Orvieto (28 dicembre - 1°gennaio)

di: Alessandro Sgritta

La 13°edizione di UJW si svolgerà in vari luoghi della città di Orvieto dal 28 dicembre al 1°gennaio, tra gli ospiti Bireli Lagrene, John Scofield, Joe Locke e Francesco Cafiso con omaggi a Django Reinhardt, Ray Charles, Milt Jackson e Charlie Parker

UMBRIA JAZZ WINTER ha fatto tredici. Tante sono le edizioni di questo festival che si è ritagliato un posto molto particolare nel panorama dello spettacolo italiano, non solo del jazz. Merito della formula, che, come del resto accade per la sorella "maggiore" (nel senso dell’anzianità) che si svolge in estate a Perugia, coniuga turismo, cultura e musica. Aggiungete l’ospitalità degli orvietani, i monumenti, le testimonianze di una storia millenaria. Per non parlare della buona cucina e del vino locale. E merito ovviamente del cartellone, che ogni volta propone soluzioni per tutti i gusti.
Ancora una volta, come ogni anno dal 1993, vanno in scena ad Orvieto cinque giorni di buona musica (dal 28 dicembre al 1°gennaio) nello scenario di una delle più belle, antiche e nobili città dell' Umbria, dove la vivibilità non è un optional ma un irrinunciabile tratto distintivo.

Orvieto in questi cinque giorni offre suoni intriganti ad ogni ora del giorno fino a tarda notte, con due appuntamenti centrali: i due cenoni di fine anno per salutare l’addio al 2005 e l’arrivo del 2006, ed il concerto della pace con i cantanti di gospel nel magnifico Duomo il pomeriggio di Capodanno. Il resto è da cercare nei concerti serali sul palcoscenico del bel teatro Mancinelli ed in quelli notturni "round midnight", nei jazz lunch e nei jazz dinner al ristorante San Francesco (parte di un antico complesso francescano), negli appuntamenti pomeridiani nelle magnifiche sale di Palazzo del popolo, o tra le opere del museo dedicato a Emilio Greco. Molti i concerti assolutamente gratuiti, tutti collocati nello spazio di Palazzo dei Sette che ospita anche il meeting point del festival. Qui si suona non stop dalla tarda mattinata fino alle ore piccole (e anche oltre). E naturalmente, non manca la marching band di New Orleans che percorre in parata due volte al giorno le vie dell’ acropoli.

L' edizione invernale di Umbria Jazz, come ormai è noto, si caratterizza per proposte artistiche che, pur respingendo la tentazione dell'elitarismo per vocazione strizzano comunque l' occhio ad un pubblico più esigente. Senza dimenticare però che il particolare periodo dell' anno in cui si svolge il festival - ovvero le feste di Natale e Capodanno - hanno diritti da far valere. Accanto a concerti per amanti della buona musica e conoscitori del jazz, quindi, sono in cartellone appuntamenti più “leggeri” e di più facile fruizione, dedicati anche a spettatori non particolarmente versati nel linguaggio della musica afro-americana.

UMBRIA JAZZ WINTER # 13 non fa eccezione, ed il programma allestito dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, presenta un variegato scenario di generi ed espressioni musicali, con il solo comune denominatore della qualità.

Nel cartellone di UMBRIA JAZZ WINTER # 13 spiccano quattro omaggi ad altrettanti importantissimi pezzi della storia del jazz: Django Reinhardt, Ray Charles, Milt Jackson e Charlie Parker.

"THE MUSIC OF A GYPSY LEGEND" è il titolo della celebrazione di Django Reinhardt, il geniale chitarrista zingaro che resta, a mezzo secolo di distanza (morì nel 1953) il più grande jazzman nato in Europa. Una via assolutamente francese, la sua, che si svincolava dai modelli americani per definire, con lo stupendo Quintetto dell’Hot Club de France con Stephane Grappelli, una identità originale legata alla tradizione gitana. Il progetto di Umbria Jazz si articola in due serate teatrali, che vedranno protagonisti due chitarristi che da Reinhardt hanno tratto genuina e costante ispirazione, BIRELI LAGRENE e CHRISTAN ESCOUDÉ. Fra gli ospiti, anche Stochelo Rosenberg, Didier Lockwood, Marcel Azzola e Martin Taylor.

Il secondo omaggio è quello che JOHN SCOFIELD con il suo quintetto rende a Ray Charles, “the genius” del soul, icona per mezzo secolo della musica Nera e continuo punto di riferimento per generazioni di cantanti. Scofield alcuni mesi fa ha pubblicato con la Verve un disco dedicato a Ray Charles, atto d’amore, ancor più che di rispetto, per un personaggio leggendario. Anche in concerto, in scaletta alcuni dei temi più famosi scritti da Ray o comunque portati da lui al successo.
La mattina del 30 dicembre alle ore 11 John Scofield terrà un "guitar workshop" di chitarra presso il Palazzo dei Congressi (Sala Etrusca).

JOE LOCKE è un vibrafonista che il pubblico di Orvieto conosce bene per averlo ascoltato, alcune edizioni fa (era Umbria Jazz Winter #7), in un inedito – e sorprendente - duo con Cecil Taylor. In questa circostanza si presenta con un trio eccezionale, con George Mraz al contrabbasso e Lewis Nash alla batteria, per ricordare Milt Jackson, il più grande vibrafonista della storia del jazz, che legò il suo nome alla straordinaria vicenda artistica del Modern Jazz Quartet.

Il 2005 è stato l’anno del cinquantenario della morte di Charlie Parker. Fra tutte le iniziative del mondo del jazz per commemorare Bird, quella che Umbria Jazz ha presentato a Perugia in luglio è stata una delle più originali. FRANCESCO CAFISO e i SOLISTI DI PERUGIA hanno riletto le partiture originali del celebre progetto per sax alto e archi che Parker registrò a cavallo fra gli anni ’40 e ’50 per la Verve di Norman Granz. Ma il ragazzo siciliano, ormai una star del jazz italiano, suonerà anche in quartetto assieme al trio di Joe Locke.

Come in ogni edizione, il festival dedica uno spazio alle novità che agitano il mondo del jazz alla ricerca di musicisti emergenti, all’inizio della carriera o poco frequenti sui palcoscenici italiani. Quest’anno esordiscono a Umbria Jazz (entrambi in trio) il pianista ROBERT GLASPER (è appena uscito “Canvas”, il suo primo disco per la Blue Note), e l’arpista EDMAR CASTANEDA, personaggio geniale che ha praticamente inventato una dimensione jazz e latina per uno strumento di rarissimo utilizzo al di fuori del contesto accademico. Glasper viene dal Texas, Castaneda dalla Colombia: entrambi rappresentano un soffio di freschezza nel music business contemporaneo.

Ogni pomeriggio la bella Sala del Carmine ospita "LET IT BE…ATLES", concerto multimediale a cura del Laboratorio Teatro Orvieto con il batterista-percussionista Giampaolo Ascolese ed il gruppo ISORITMO. I testi e la voce sono del popolare critico ed esperto musicale Ernesto De Pascale, mentre il progetto visivo è curato da Massimo Achilli ed il montaggio video è di Roberto Marini. E’ uno spettacolo costruito sulle suggestioni dei Fab Four, fondendo musica e immagini, da un team che ha già prodotto progetti originali come Couleur Musique e But Beautiful.

Non poteva mancare uno spazio latino. A rappresentare il genere, GIOVANNI HIDALGO, il conguero portoricano “toccato dalla mano di Dio”, che molti considerano l’erede diretto dei grandi percussionisti come Tito Puente, e l’Orchestra MERCADONEGRO, che ha partecipato al Pavarotti and friends e collaborato con Celia Cruz e Carlos Santana. Sia Hidalgo che Mercadonegro sono stati ospiti della Great Salsa All Stars Night che ha chiuso l’ ultima edizione estiva di Umbria Jazz.

Sono due generazioni diverse del jazz italiano, quelle che si dividono la scena di Umbria Jazz Winter. Oltre che da Cafiso, il jazz tricolore è rappresentato dall’anziano RENATO SELLANI, pianista dalla carriera straordinaria che sta vivendo un felice momento (uno dei tanti, del suo mezzo secolo abbondante di musica) di creatività, e dal duo costituito dai giovani CLAUDIO FILIPPINI (pianista vincitore del premio Urbani 2003) e DANIELE MENCARELLI, contrabbassista emergente della scena perugina, ascoltato spesso con Gabriele Mirabassi e Banditaliana.

Esordio a Umbria Jazz per due giovani leoni del jazz inglese. Il SOWETO KINCH QUINTET, a Orvieto con special guest ABRAM WILSON, è uno dei gruppi di punta della scena britannica. La musica di Kinch è un mix di jazz e hip-hop, come può essere naturale per un venticinquenne che si è ispirato sia a Charlie Parker che a Q-Tip, che sa suonare jazz ortodosso ma anche funky, che fra i suoi modelli cita Sonny Rollins e Benny Carter e ha una vena di poeta/rapper. Soweto ha 27 anni, è nato a Londra e vive a Birmingham. Nel suo dna, radici multietniche: britanniche e caraibiche.

Oltre al cartellone squisitamente jazz, a Orvieto sono solitamente ospitate espressioni diverse della musica Nera o comunque strettamente intrecciate con le radici del jazz: gospel, soul, blues, swing, r&b. E’ la parte del programma rivolta ai non specialisti, eterogenea e di più facile approccio, ma sempre di alta qualità. Due nomi innanzi tutto, la tradizionale street parade della ALGIERS BRASS BAND di New Orleans, e il canto religioso del gospel, che quest’anno viene rappresentato da DONNY HARPER & NEW JERSEY MASS CHOIR. Gli altri artisti, quasi tutti provenienti dalla sfortunata capitale della Louisiana, sono CHUCKY C. NEW ORLEANS BAND, GARY BROWN & FEELINGS, KIM PREVOST & BILL SOLLEY, LES GETREX & CREOLE COOKING. A questi occorre aggiungere gli italianissimi GOOD FELLAS – GANGSTERS OF SWING – e HIGH FIVE con il trombettista Fabrizio Bosso ed il sassofonista Daniele Scannapieco.

"UMBRIA JAZZ LOVES NEW ORLEANS" è la scritta su duemila speciali ed esclusive felpe che verranno messe in vendita a Orvieto durante Umbria Jazz Winter. Il prezzo sarà di 40 Euro l’una, ed il costo della produzione è stato sostenuto dal Comune di Orvieto. Non ci saranno omaggi, a parte le 48 che saranno regalate agli altrettanti artisti della Città del Delta ospiti di questa edizione.
Il ricavato della vendita verrà destinato alla ricostruzione o a sostegno di persone particolarmente in difficoltà dopo il passaggio di Katrina. Si spera di raccogliere, se saranno tutte vendute, 80000 Euro netti. L’Associazione Umbria Jazz gestirà quest’intervento di concerto con il Lincoln Center di New York.
Un’altra iniziativa di sostegno a New Orleans, ancora allo studio, sarà realizzata nella prossima trasferta newyorkese di UJ, il “Top italian jazz” che verrà presentato dal 27 marzo al 2 aprile 2006 al Birdland. In quella circostanza il festival sarà affiancato da un programma di promozione integrata della Regione Umbria per valorizzare prodotti locali e turismo, oltre naturalmente al marchio del festival e al jazz italiano (saranno di scena nel famoso locale di New York Dado Moroni, Giovanni Tommaso con Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Stefano Bollani e Francesco Cafiso).


Per il programma dettagliato della manifestazione consultare il sito: WWW.UMBRIAJAZZ.COM


PREVENDITE E PRENOTAZIONI:

TEATRO MANCINELLI
Corso Cavour 122 - 05018 Orvieto
Tel. 0763-340493/ 340422
Fax 0763-340418
info@teatromancinelli.it

SALA DEL CARMINE
Informazioni: 0763-341265
macros2000@libero.it

RISTORANTE AL SAN FRANCESCO
Via B.Cerretti 10 - Orvieto
Tel. 0763-343302 Fax 0763-340283
cramst@cramst.it

CONSORZIO ORVIETO PROMOTION
Piazza dell'Erba 1/A - Orvieto
Tel. 0763-393453 Fax 0763-394595
info@orvietoturismo.it

UFFICIO STAMPA E UFFICIO DEL FESTIVAL
Palazzo del Popolo
Tel. 0763-344644 Fax 0763-344611
(attivi dal 28 dicembre)

INFORMAZIONI
Servizio Territoriale dell'Orvietano
Piazza Duomo 24, 05018 Orvieto
Tel. 0763-341772 Fax 0763-344433

ORVIETO CENTRO MUSICA
John Scofield Guitar Workshop
(Palazzo dei Congressi - Sala Etrusca)
Tel. 0763-393127 / 368-3511583
info@orvietocentromusica.it

ASSOCIAZIONE UMBRIA JAZZ
Piazza Danti 28, 06122 Perugia
Tel. 075-5732432 Fax 075-5722656
info@umbriajazz.com
(fino al 23 dicembre)

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