Mia Martini: la gloria postuma di un mito
di: Pippo Augliera
Mia Martini a 13 anni dalla scomparsa (avvenuta a Cardano al Campo il 12 Maggio 1995), continua a far parlare di sé, forse più di quanto le accadesse da viva. Non è un caso che sia la critica che il pubblico la considerano la piu' grande! Mia Martini a 13 anni dalla scomparsa (avvenuta a Cardano al Campo il 12 Maggio 1995), continua a far parlare di sé, forse più di quanto le accadesse da viva. Non è un caso che sia la critica che il pubblico la considerano la piu' grande!
L’artista, prematuramente scomparsa il 12 maggio del 1995, infatti, vive ancora nel ricordo dei suoi numerosissimi fans. Lo dimostrano gli omaggi e la compilazione di raccolte con la presenza di inediti a lei dedicati...Quando non ci sarò più, ‘Vostra Signora’ farà i miliardi, i dischi postumi sono gettonatissimi...Così dichiarava Mia Martini, in una delle ultime interviste rilasciate, rivelandosi profetica.
Paradossalmente, da oltre 10 anni, la sua produzione discografica è più prolifica e costante, rispetto agli altalenanti periodi della sua carriera contrassegnata da battute d’arresto e ritorni clamorosi dovuti alla subdola nomea di portare jella e a vicende personali e professionali non tranquille. Ultimamente, i suoi dischi, nonostante la sua assenza fisica non possa garantire una adeguata promozione, riescono ad entrare regolarmente in classifica, segno di una popolarità in crescendo. I giovani la scoprono, grazie a chi continua ancora ad amarla o attraverso sue performances canore in qualche programma televisivo, e se ne innamorano, imprigionati da uno stile interpretativo caldo e avvolgente, difficilmente riscontrabile presso le numerose ‘stelline’ del firmamento musicale odierno.
Il rimpianto e il rammarico provati di fronte alla sua repentina scomparsa hanno determinato una forte spinta ad una sua rivalutazione immediata, ricevendo anche una meritata attenzione culturale, a tal punto da convincere le case editrici a pubblicare dei libri ben accolti dai lettori come “La regina senza trono” e “Il caso Mia Martini”. Inevitabile l’amarezza provata di fronte a un così grande talento tanto bistrattato in Italia e che fuori dai nostri confini avrebbe avuto una ben altra carriera, sarebbe stata osannata. Il suo essere artista vera le ha dato molto e contemporaneamente le ha tolto molto, a parte l’affetto di un pubblico che non l’ha mai dimenticata. Nell’ultimo periodo aveva ritrovato il successo e le sue non erano solo canzonette, perché, come ha detto Ivano Fossati, con la sua voce ormai dipingeva quadri, trasformandoli in piccoli capolavori. Basti ascoltare il suo album di congedo La musica che mi gira intorno del ’94, realizzato con cover d’autore e con il quale è riuscita persino a far commuovere il magno Fabrizio De Andrè nell’ascoltare l’ intensa interpretazione della sua Hotel Supramonte. Ultimo tassello di un immenso patrimonio artistico appartenente a un mito entrato di diritto e definitivamente nell’Olimpo dei grandi.
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