Il jazz italiano in lutto per la scomparsa di Renato Sellani
di: Paolo Ansali
E' morto a Milano il 31 ottobre Renato Sellani, pianista e compositore, figura di spicco del jazz italiano. Aveva 88 anni. E' morto a Milano il 31 ottobre Renato Sellani, pianista e compositore, figura di spicco del jazz italiano. Aveva 88 anni.
Nato nel 1926 a Senigallia, ha suonato con alcuni dei più grandi artisti del mondo, da Billie Holiday a Chet Baker fino a Lee Konitz. E' stato tra i protagonisti più assidui di Umbria Jazz.
Nel 1958 arriva per la prima volta a Milano, invitato dal suo amico Franco Cerri. Qui, Sellani conobbe per la prima volta Billie Holiday. In questo periodo è nel quintetto di Basso e Valdambrini. Il 1959 segna l'incontro con Chet Baker, che lo scelse come pianista per l'incisione dell'album Chet Baker in Milan, al quale seguì una tournée.
Scrisse inoltre moltissime musiche per il teatro, fra le quali si segnalano "Aspettando Godot" di Samuel Beckett per il Piccolo Teatro di Milano e "Puntila e il suo servo Matti" di Bertolt Brecht per lo Stabile di Torino; Tino Buazzelli lo volle per parecchi suoi spettacoli.
Sellani ha suonato con alcuni fra i più grandi musicisti e cantanti jazz di fama mondiale, come Lee Konitz, Sarah Vaughan, Jula De Palma, Enrico Rava, Dizzy Gillespie, Irio De Paula, Phil Woods, Shirley Bunnie Foy, Bill Coleman.
Grande legame professionale è quello con Tiziana Ghiglioni, con la quale ha inciso molti dischi, tra i quali i tributi a Mina (artista che ha accompagnato in più occasioni), Luigi Tenco, Lucio Battisti, Gino Paoli, e l'ultimo, "La Finestra Su Napoli". Negli ultimi anni si esibiva spesso con il suo trio, formato da Massimo Moriconi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.
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