Sanremo 2015-Interviste ai giovani, cominciamo con i Kutso
di: Antonella Gucci
Intervistiamo i Kutso, band irriverente, ironica e divertente che partecipa a Sanremo giovani con il brano Elisa e che ascolta sia Rino Gaetano che i Nirvana, i Beatles e Mia Martini, gli Audioslave e Giorgio Gaber passando per Lucio Battisti... I Kutso arrivano dell’ambiente “indie”, ossia quel mondo i cui artisti, pur non stando sotto i riflettori di network e tv, vivono di musica, spesso percorrendo l’Italia (e non solo) per proporre la propria musica live. La band romana, in questa edizione del Festival di Sanremo, sarà portavoce di quel mondo, fatto di tanti sacrifici e live, gavetta e chilometri e per questo vogliamo partire da loro con le interviste sanremesi.
I Kutso sono formati da Matteo Gabbianelli (voce), Donatello Giorgi (chitarre, cori), Luca Amendola (basso, cori) e Simone Bravi (batteria). Impegnati da oltre un anno in un tour senza sosta, denominato appunto "Perpetuo Tour", hanno collezionato – solo nel 2014 - più di 120 date in tutta Italia. Tra gli eventi più importanti dei KUTSO ritroviamo tra tutti il Concerto del Primo Maggio a Roma, ad esso fanno seguito i concerti di apertura a CAPAREZZA in occasione dell’Hitweek Festival negli USA, il Postepay ROCK IN ROMA 2014 e l’HARD ROCK LIVE ROMA insieme ai Negramaro.
Il 12 febbraio esce l’album il loro secondo album “MUSICA PER PERSONE SENSIBILI” che contiene “Elisa” il brano in gara alla Sezione Giovani del Festival di Sanremo.
-Ciao ragazzi, tra le bio lette fin'ora sui giovani di Sanremo la vostra è la più intensa, diciamo così. Quando e come sono nati esattamente i Kutso? Avete iniziato facendo cover o vi siete buttati subito sugli inediti?
La band ha tenuto il suo primo concerto di fronte a venti persone nel lontano 2006. Abbiamo creato i kuTso scrivendo canzoni inedite per dare vita ad un progetto di musica originale, quindi le cover, che in minima parte sono comunque presenti nel nostro set, vengono da noi stravolte nell'arrangiamento e utilizzate come pretesto per improvvisare e dialogare col pubblico.
-Avete vinto numerosi concorsi, suonato su palchi prestigiosi, con artisti riconosciuti e amati e ora Sanremo...ve l'aspettavate? Qual'è stato il primo pensiero all'annuncio di Carlo Conti?
Non ce l'aspettavamo nel senso che non potevamo naturalmente essere sicuri di passare, ma da quando siamo entrati nei sessanta, l'abbiamo voluto fortemente e abbiamo preparato la nostra audizione nei minimi particolari affinché dessimo il meglio di noi stessi cercando di stupire la commissione. Quando ci è arrivato l'annuncio di Carlo Conti, il nostro pensiero comune è stato "SI'!!!!!"
-Elisa è un brano nato pensando a Sanremo, o avete scelto tra le 12 canzoni del Vostro album di prossima uscita "Musica per persone sensibili"?
Il brano "Elisa" non è stato pensato per Sanremo; l'abbiamo scritto qualche anno e stavamo per inserirlo nel nostro primo disco "Decadendo (Su Un Materasso Sporco)", ma l'abbiamo tenuto fuori all'ultimo per "non sprecarlo"...Il fato ci ha dato fortunatamente ragione. Lo special del brano è stato composto in collaborazione con Alex Britti che è anche il co-produttore del nostro disco.
-Cremonini diceva che "Uomini e donne sono uguali" voi invece ne cantate le diversità. Quali sono punti in comune e quali proprio agli antipodi per la vostra esperienza?
Ciò che accomuna gli uomini e le donne è la ricerca della gratificazione personale e della "corrispondenza d'amorosi sensi"; ciò che ci allontana sono le modalità con cui ricerchiamo tutto ciò: l'uomo è lineare, semplificatore, la donna invece vede e memorizza tutte le sfumature che a noi poveri maschi primitivi rimangono ignote. A volte utilizza queste sfumature per andare a fondo nelle cose, altre volte viene da esse confusa e distratta perdendo inesorabilmente il filo del discorso.
-Quali sono stati i vostri primi amori musicali e quali tutt'ora avete nell'ipod (o sul giradischi)?
I nostri ascolti sono eterogenei e vanno dai Beatles a Rino Gaetano, da Mia Martini ai Guns N Roses, passando per Giorgio Gaber, gli Audioslave, i Nirvana e Lucio Battisti.
-Cosa sperate di portare sul palco di Sanremo oltre al vostro divertentissimo rock?
Speriamo di esprimere a pieno la nostra disperata gioia di vivere.
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