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Pubblicato il 23/01/2003 alle 09:16:13Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Callas e Bellini: analisi di un'eredità

di: Antonio Ranalli

In un libro la musicologa Floriana Sicari si sofferma su un importante momento della vita artistica di Maria Callas: il melodramma di Vincenzo Bellini. Un'opera imperdibile.

Indubbiamente negli ultimi anni è stato dato alle stampe un numero a dir troppo eccesivo di libri dedicati a Maria Callas. Si tratta per lo più di opere che, anzichè approndire l'aspetto artistico della carriera della celebre cantante greco-statunitense, si soffermano in maniera a dir poco fastidiosa sulla vita privata (a dire il vero un po' tormentata) della Callas. Però c'è anche chi ha deciso di dedicare all'artista un analisi ben diversa, soffermandosi su aspetto ben preciso, e anche un po' trascurata dalla su citata letteratura. La musicologa e cantante Floriana Sicari in "Callas e Bellini: analisi di una eredità" (Sinfonica / Carisch) ci offre uno spaccato della carriera della Callas, visto attraverso il rapporto con le opere di Vincenzo Bellini. Nella sua lunga attività concertistica, infatti, la Callas ha avuto sin dall'inizio una predilezione particolare per le opere del compositore siciliano: inutile ricordare, in questa sede, l'importanza che ancora oggi assume l'interpretazione della celebre "Casta Diva", tratta dalla "Norma": un brano che sembra essere stato cucito appositvamente per Maria Callas, nonostante i tanti anni che separano la scrittura della composizione dall'avvento del mito della cantante. Non ha caso il sottotitolo del libro è proprio "analisi di un'eredità": Maria Callas ha saputo incarnare appieno il modello di cantante che il compositore Vincenzo Bellini aveva a mente. L'artista ha saputo regalare intense emozioni non solo nell'interpretazione di opere come "Norma", ma anche nelle celebri "La sonnambula", "I puritani" e "Il pirata". Floriana Sicari, nata a Caltanissetta, dove attualmente insegna arte scenica nell'Istituto musicale "Vincenzo Bellini", riesce in un lavoro sicuramente non facile, attraverso una scrittura di effetto, che lascia trasparire la passione dell'autrice per l'opera di Bellini e per la voce di Maria Callas. Come sostiene Gina Guandalini nell'introduzione "Floriana Sicari ci fornisce, con questo volumetto, uno di quei manuali di consultazione musicale che non passano di moda: ci ricorda ciò che la grande Artista greco-americana ha creato in un preciso ambito, i miracoli che ha compiuto, le registrazioni che ci ha lasciato, passando in rassegna tutto questo materiale con scrupolo e grande amore. L'ambito è il melodramma di Vincenzo Bellini e, non a caso, la Sicari è sicialiana e nutre per la sua terra un affetto commovente". L'opera è arricchita da alcune foto storiche, che ritraggono Maria Callas in alcune rappresentazioni.

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