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Pubblicato il 16/01/2007 alle 13:17:49Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Compie 40 anni Bocca di rosa di Fabrizio De Andrè

di: Antonio Ranalli

Anticonformista. Esuberante. Libera. Trasgressiva. Quaranta anni dopo “Bocca di Rosa” mantiene intatte tutte le caratteristiche che ne hanno fatto una delle canzoni piu' famose di Fabrizio De Andrè.

Anticonformista. Esuberante. Libera. Trasgressiva. Quaranta anni dopo “Bocca di Rosa” mantiene intatte tutte le caratteristiche che ne hanno fatto una delle canzoni piu' famose di Fabrizio De Andrè. Non a caso e' la canzone “che mi somiglia di piu'”, come ha modo di riconoscere lo stesso Faber poco tempo prima di quell'11 gennaio 1999, quando la morte lo coglie lontano da Genova, a 59 anni. E' il 1967 quando De Andrè, fallita la Karim che aveva curato tutti i suoi primi 45 giri, si siede ad un tavolo con il patron della Bluebell, Tony Casetta, e da' il benestare ad un progetto ambizioso: un album tutto di sue canzoni. “In Italia il mercato dei 33 giri e' praticamente inesistente”, dice Casetta all'atto della firma del contratto, “chissà se riusciremo a crearlo noi”. Scommessa vinta: il lavoro, dopo aver ottenuto il premio della critica, scala rapidamente le posizioni della hit parade. “Volume 1”, questo il titolo dell'Lp, comprende composizioni già uscite in 45 giri, una cover di Brassens (“Marcia nuziale”) e alcuni brani nuovi, tra cui spiccano “Preghiera in gennaio”, scritta la notte prima del funerale di Luigi Tenco, “Via del Campo” e, appunto, “Bocca di Rosa”, storia di una ragazza che fa l'amore “per passione”, e non “per noia” o “professione”, che va a scontrarsi inevitabilmente con le convenzioni e i moralismi di un'Italia ancora in bianco e nero, sospesa tra boom e contestazione giovanile. Pochi lo sanno, ma fu Faber stesso a censurarla “e non per le prestazioni sessuali della protagonista”, raccontava, “bensì su cortesi pressioni dell'Arma, per un verso che riguardava i carabinieri”. Il testo originario, contenuto nell'Lp diceva “Spesso gli sbirri e i carabinieri al proprio dovere vengono meno, ma non quando sono in alta uniforme, e l'accompagnarono al primo treno” sarebbe poi diventato (nel 45 giri pubblicato tre anni dopo) “Il cuore tenero non e' una dote di cui sian colmi i carabinieri, ma quella volta a prendere il treno l'accompagnarono malvolentieri”. E sempre tra la versione del '67 e quella del '70 cambia anche il nome della “stazione del paesino” dove sbarca Bocca di Rosa: era Sant'Ilario, diventa San Vicario.

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