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Pubblicato il 07/06/2010 alle 17:37:35Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Simone Cristicchi vince il premio Mogol

di: Martina Neri

Simone Cristicchi vince il Premio Mogol per il miglior testo con la canzone L'Ultimo Valzer ex aequo con E' lei di Edoardo Bennato. La foto qui proposta e' ovviamente di Luciana Morbelli che ringraziamo.

Simone Cristicchi vince il Premio Mogol per il miglior testo con la canzone L'Ultimo Valzer ex aequo con E' lei di Edoardo Bennato. La foto qui proposta e' ovviamente di Luciana Morbelli che ringraziamo.

Una gran bella notizia che fa bene al nostro amato artista!

In una nota Simone Cristicchi dichiara...Il riconoscimento ricevuto da Mogol e dalla giuria del Premio Mogol è motivo di grande orgoglio per me, soprattutto perché il premio è andato ancora una volta ad un testo dove i protagonisti sono i miei “Santi silenziosi”. Mi piace dare la parola a chi viene "gentilmente" parcheggiato nell'ombra, a chi viene scansato, evitato, emarginato. Il premio a "L’Ultimo Valzer" è quindi una loro vittoria verso un mondo velocemente immobile, che dimentica troppo spesso gli indifesi: i bambini e gli anziani. E proprio quell'ultimo valzer della signora Lucia e il suo compagno, ha il sapore di una rivincita, un amore inaspettato, quello che può nascere nella terza età, in cui si riaccende un magico lampo di vita....

Il Premio Mogol “Le Parole più Belle”, ideato dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Valle D’Aosta in collaborazione con il maestro Mogol, quest’anno ha avuto in giuria Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus e i giornalisti e critici musicali Gino Castaldo e Dario Salvatori. La motivazione espressa dal Presidente di Giuria sul brano di Cristicchi racconta che l’artista con forma garbata evidenzia le condizioni ghettizzanti che devono subire molte persone anziane che a causa del decadimento fisico naturale vengono erroneamente ritenute poco lucide o inaffidabili. Una vera forma di razzismo tranquillamente accettata da una società confusa.

Simone Cristicchi è attualmente impegnato in due tour, Il “Grand Hotel Cristicchi Tour” con la band e “Canti di miniera, d’amore, vino e anarchia” con il Coro dei Minatori di Santa Fiora e nella presentazione dello spettacolo teatrale Li Romani in Russia

L’ULTIMO VALZER di Simone Cristicchi

Sulla strada provinciale, superato il grande Centro Commerciale
poco fuori dal quartiere popolare, mi hanno parcheggiato qui.
Io se la memoria è ancora a posto, arrivai di pomeriggio il 7 agosto,
non ricordo, ma probabilmente era un venerdì...

Le pasticche per il cuore, per la tosse e il raffreddore,
niente dolci col diabete, le pantofole imbottite
Senza tante discussioni ora vivo qui in Via dai Coglioni!
Dentro la mia stanza, sopra il comodino, accanto al lavandino
immerso in un bicchiere d’acqua galleggia il mio sorriso
l’aria che respiro sa di mele cotte, di disinfettante,

di scuregge abbandonate di notte dal mio vicino, e poi
Scala, Briscola e Scopone, partite a bocce se c’è sole
se piove passi le giornate incollato alla televisione
Per fortuna una bellissima signora è proprio qui, accanto a me
Le dispiace se solo stasera ci diamo del “tu”...

se balliamo abbracciati fin quando non ce la fa più,
su questa musica di tanto tempo fa, il cuore batte più forte nel petto
saranno i by-pass...ogni nota accarezza le rughe della nostra età.
E’ la notte di Natale, in questo posto non si sta poi così male
dopo cena ci hanno dato pure un pezzettino di panettone,

Mario ha la padella piena, Ferdinando tocca il culo all’infermiera
Aldo era un vecchio partigiano e se n’è andato ieri sera
e tu prendimi per scemo, ma io sono vivo e tremo,
alza l’apparecchio per sentirmi, sto per dirti che ti amo!
A quest’ora tutti dormono, solo io e Lei ci siamo svegliati.

Le dispiace se solo stasera la chiamo Lucia...
se la prendo per mano e proviamo ad andarcene via
e già mi immagino quando la sposerò, e faremo la lista di nozze in una farmacia mi conceda quest’ultimo valzer, signora Lucia.
Su questa musica di troppo tempo fa, il cuore batte più forte, tutt’altro che un’anomalia ricomincia stanotte in un valzer la vita mia.

Ufficio stampa: Pocheparole

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