Samuele Bersani chiude Estatica e il pubblico lo acclama
di: Massimo Giuliano
La rassegna ''Estatica'' al porto turistico di Pescara si è chiusa ieri sera con il concerto di Samuele Bersani, molto apprezzato dal pubblico presente. Apertura alla grande con “Cattiva” seguita da “Spaccacuore”, tanto per entrare subito nel vivo. La rassegna ''Estatica'' al porto turistico di Pescara si è chiusa ieri sera con il concerto di Samuele Bersani, molto apprezzato dal pubblico presente. Apertura alla grande con “Cattiva” seguita da “Spaccacuore”, tanto per entrare subito nel vivo.
Samuele è, come sempre, voglioso di parlare e di raccontarsi: spiega che a 4 anni vide per la prima volta un live di Fabrizio De Andrè, rimanendo colpito dal fatto che Faber cantasse con un leggio davanti. Da allora, Bersani ha inteso il leggio come una sorta di compagno inseparabile, adatto per narrare sul palco le numerose storie da lui scritte. L'ultimo album "Manifesto abusivo" ha pochissimo spazio in scaletta: vengono privilegiati soprattutto i pezzi del passato. E così scorrono in rassegna “Che vita!”, "Il pescatore di asterischi", "Le mie parole" in una versione leggermente jazzata, "Freak", "Coccodrilli", "Giudizi universali" e “Senza titoli”. Dopo aver eseguito quest'ultima canzone, Bersani racconta un divertente aneddoto che lo ha visto protagonista diverso tempo fa: una videoteca gli ha richiesto indietro tre film hard (tra cui "La mia fava nel tuo orto") che il cantautore non riconsegnava da 3 anni.
Sono molti i siparietti tra Samuele e la platea, che contribuiscono a distendere l'atmosfera e a dimostrare che, per offrire un buono spettacolo, non c'è bisogno di fare le star. Quando l'artista romagnolo resta solo davanti al pianoforte, si capisce che è arrivato il momento de "Il mostro", ancora oggi uno dei brani più intensi del suo repertorio. "Lo scrutatore non votante", più latineggiante dell'originale, acquisisce maggior impatto e colpisce nel segno. I singoli più recenti, come "Pesce d'aprile" e "Ferragosto", si fanno apprezzare. C'è spazio anche per una chicca: "Una delirante poesia", poco conosciuta ma decisamente da scoprire. Il bis finale comprende una "Replay" piano e voce, forse un po' incerta nel canto ma ugualmente intensa, "Chicco e Spillo" e "Cosa vuoi da me". Non c'è alcun dubbio: Samuele Bersani è uno dei cantautori più interessanti tra quelli emersi in Italia nell'ultimo ventennio.
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