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Pubblicato il 03/01/2013 alle 21:38:53Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

La scomparsa di Valerio Negrini, il fondatore e paroliere dei Pooh

di: Aurelia Mancini Messi

E' morto il 3 gennaio 2013, all'eta' di 66 anni, nell'ospedale Santa Chiara di Trento, a causa di un infarto. La notizia e' stata data dall'ufficio stampa dei Pooh: lascera' la formazione nel 1971, ma rimarra' come autore.

E' morto il 3 gennaio 2013, all'eta' di 66 anni, nell'ospedale Santa Chiara di Trento, a causa di un infarto. La notizia e' stata data dall'ufficio stampa dei Pooh: lascera' la formazione nel 1971, ma rimarra' come autore.

Valerio Negrini è stato tra i fondatori del gruppo, nel lontano 1962 conosce Mauro Bertoli e formano I Jaguars, successivamente prendono il nome I Pooh nel febbraio del 1966, in occasione dell’album di esordio “Memorie”.

Nel 1971, lascia la formazione e il posto a Stefano D’Orazio, ma continuerà a collaborare con loro, scrivendo molti testi, in coppia con Roby Facchinetti, come quelli che daranno il grande successo: Tanta voglia di lei e Pensiero, inclusi in “Opera prima”. Dal 1976, si orienta in “Poohlover” a trattare altri temi con maggiore senso di libertà, sua è anche l’idea di dare questo titolo al disco dove il brano di punta è “Linda”.

Nel 1977 incide insieme a Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio un 45 giri comprendente “Ci pensi?” e “Mezzanotte a maggio” con lo pseudonimo di Mediterraneo System. E la sua firma risulta nei dischi solisti di Roby Facchinetti e Dodi Battaglia. Compone anche per altri artisti: "Un sogno tutto mio" con il quale Caterina Caselli partecipa al Festivalbar nel 1973, "Uomini addosso" di Milva, presentata a Sanremo 1993, "Ce la fai" di Miguel Bosé, Trappole di Eugenio Finardi.

In occasione del venticinquesimo anniversario del gruppo, pubblica il libro Le guerre poohnike nel quale espone la biografia del gruppo secondo la sua prospettiva, inclusi alcuni conflitti e ultimamente, in seguito alla defezione di Stefano D’Orazio, aveva ripreso in maniera più costante la collaborazione.

'È troppo difficile, in un momento come questo, riuscire a racchiudere in poche parole la nostra sofferenza, possiamo soltanto dire che la nostra strada è stata sempre tracciata dalla sua poesia'. Così Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian commentano questa prematura scomparsa. E a loro si aggiunge anche la profonda commozione di Stefano D'Orazio: ‘Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande ed improvviso, è una parte della mia vita che se ne va e già sento un vuoto incolmabile, buon viaggio amico mio’. Il nostro saluto con un suo aforisma ... Non cerchiamo per terre e mari quel che potremmo trovare nascosto in una lacrima...

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