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Pubblicato il 05/05/2009 alle 07:43:02Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Delirium – Il Nome del Vento (Black Widow), zattere prog rock e vele dorate, spiegate con convinzione

di: Giancarlo Passarella

Si affidano al loro paroliere storico, ma oltre a Mauro La Luce, ci sono ospiti di prestigio come Sophya Baccini e Stefano “Lupo” Galifi già Museo Rosenbach, oggi ne Il Tempio delle Clessidre.

Si affidano al loro paroliere storico, ma oltre a Mauro La Luce, ci sono ospiti di prestigio come Sophya Baccini e Stefano “Lupo” Galifi già Museo Rosenbach, oggi ne Il Tempio delle Clessidre.

Continuita' con il loro passato storico: questo il tentativo del nuovo cd dei Delirium. Lo si capisce da tante cose, partendo proprio dalla prima traccia: la reprise di Dio del silenzio (brano che nel 1974 chiudeva Viaggio negli arcipelaghi del tempo, denominato anche Delirium III) e' solo un biglietto da visita per una produzione pensata, cogitata e durata oltre un anno. Data la querelle sul possesso del nome, piu' che dei Delirium e' meglio parlare di Delirium International PROGressive Group, come ben recita la copertina: in questo disco troviamo i membri storici (Di Santo, Grice e Vigo con l’appoggio esterno di Mimmo Di Martino) più gli innesti del 2003 (Chighini e Solinas).

Se dobbiamo trovare un pamphlet che ben rappresenta tutta la filosofia di vita dei Delirium (ed il loro modus vivendi), direi che questo forse puoi essere il quarto brano: Luci lontane e' al contempo prog e musica classica, pop e lirica compositiva di alto lignaggio. Non ci scordiamo poi di un testo che racconta i loro sogni, le recenti discussioni (a vario livello, anche nelle aule dei tribunali) e la voglia di rimettersi in gioco, magari convinti di esser stati troppo tempo ad oziare: e' bello stare sulla battigia a rimembrare i bei tempi andati ed a snocciolare una lunga sequenza di episodi e particolari curiosi, ma il fuoco sacro brucia ancora nelle vene e ti costringe a comporre un nuovo progetto concept come Il Nome del Vento.
La band mantiene inalterata la sua originalita', anche se questo nuovo cd offre a tratti piccoli tributi ad esperienze importanti come quella dei Van Der Graaf Generator e Jethro Tull, ma anche a Procol Harum e Moody Blues... ovviamente nei loro momenti meno commerciali e da classifica! Detto che Il Nome del Vento e' disponibile nella versione cd ed in quella in vinile, non resta che fare i complimenti al lavoro della Black Widow che cocciutamente credo nel progressive italiano ed invitare ognuno di voi ad assistere ad un concerto di questi terribili vecchietti che sono i Delirium. Se il flauto di Ian Anderson dei Jethro Tull vi ha piu' volte avvinto, provate ad ascoltare Cuore sacro........

Se proprio devo trovare un difetto a Il Nome del Vento in versione cd, direi che la serigrafia del disco poteva essere un po' piu' curata all'altezza dell'intero package. Se voltate il disco, il cerchio bianco centrale e' molto brutto: fa sembrare il disco quasi un masterizzato.

Delirium – Il Nome del Vento
Intro
Il Nome del Vento
Verso il Naufragio
L'Acquario delle Stelle
Luci Lontane
Profeta senza Profezie
Ogni Storia
Note di Tempesta
Dopo il Vento
Cuore Sacro
Bonus Track: L'Aurora Boreale
Bonus Video: L'Acquario delle Stelle

Line-up:
Ettore Vigo: keyboards
Martin Grice: Sax, Flute, Keyboards
Pino Di Santo: Drums, Vocals
Roberto Solinas: Guitars, Vocals
Fabio Chighini: Bass
Mimmo Di Martino: Vocals on Il Nome del Vento

String quartet:
Chiara Giacobbe Chiarilla: Violin
Diana Tizzani: violin
Simona Merlano: Viola
Daniela Caschetto Helmy: Cello

guests:
Stefano Lupo Galifi: Vocals
Sophya Baccini: Piano / Choirs
Releases information
Registrato e mixato da Verdiano Vera
Studio Maia, Genova, Aprile / Novembre 2008

2009: LP/ CD by Black Widow / RAI Trade

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