Radio Capital vuole sopprimere Area Protetta e Groove Master
di: Andrea Del Castello
Linus, nuovo direttore artistico del network romano, impone un nuovo format, meno originale e più omologato agli standard radiofonici contemporanei. La gabbia d’acciaio della razionalità. Così un secolo fa lo studioso Max Weber definiva quel processo che avrebbe trasformato la società in un tessuto omogeneo senza via d’uscita. Secondo il teorico tedesco, la gabbia d’acciaio nega agli individui le più elementari caratteristiche umane, rendendo in tal modo la società un’entità proiettata verso l’omologazione: esempi antonomastici di questo processo sono la standardizzazione estrema imposta dal marchio MacDonald, oppure l’Olocausto, inteso come metodo di sterminio fortemente razionalizzato; o ancora i metodi scolastici detestati da Roger Waters. Cosa dire? Non abbiamo bisogno del controllo delle menti. We don’t need no thought control!!!
Questo discorso può essere applicato a numerosi ambiti della vita quotidiana, ma in questo momento urge più che mai farlo nei confronti del mondo della radio. In un’analisi diacronica dell’evoluzione storica di questo media è fin troppo evidente come esso sia convogliato, attraverso un imbuto di matrice commerciale, in un’omologazione dei format e dei palinsesti. Oggi come oggi la figura del programmatore non ha più valenza artistica, bensì commerciale. Ed è sparito anche lo speaker inteso come mediatore artistico tra la musica e il pubblico e che dunque decideva i brani in scaletta. E mentre in passato i due ruoli coincidevano nella stessa persona, ora nei network nazionali vi è lo speaker (un intrattenitore con il solo fine di risultare divertente) e il programmatore (una sorta di impiegato che seleziona le canzoni in base fini meramente commerciali, spesso non badando neanche al grado di compatibilità tra due canzoni successive).
Tra i network nazionali le ultime trasmissioni che resistono a questa tendenza omologante sono quelle di Radio Capital, come Area Protetta di Sergio Mancinelli e Capital Groove Master di Gegè Telesforo. Resistono? Sì, ma ancora per poco. Con mano tremante chi scrive si trova a constatare che la nuova linea editoriale scelta dal nuovo direttore artistico, Linus, per il network romano impone un adeguamento al format degli altri network nazionali, tagliando le trasmissioni citate.
Ora, per chi si occupa di musica, questa decisione non rappresenta una semplice scelta dirigenziale, ma costituisce l’atto conclusivo di un processo dalla smisurata portata storica: se infatti dalla sede di Via Cristoforo Colombo dovessero confermare questa notizia, in Italia non esisterebbe più alcuno scoglio per coloro che non vogliono essere sballottati dalle onde di un mare di mediocrità radiofonica standardizzata. Non sarebbe soltanto un capitolo chiuso e un voltar pagina: sarebbe una svolta davvero epocale.
Ma c’è una fetta di pubblico che pretende ancora rispetto per i propri gusti musicali. C’è ancora chi ha voglia di urlare: We don’t need no thought control!!!
Per sostenere le iniziative a favore di Area Protetta:
- musicaprotetta.splinder.com
- www.petitiononline.com/areap/petition.html
- scrivi a chris.scorsone@gmail.com per essere costantemente informato sulle iniziative di Area Protetta Community
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