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Pubblicato il 25/06/2007 alle 01:08:59Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Michele Bovi – Da Carosone a Cosa Nostra. Gli antenati del videoclip (Coniglio Editore)

di: Andrea Del Castello

L’autore di Anche Mozart copiava colpisce ancora! Il libro, frutto di meticolosa ricerca e acume critico, rappresenta un rilevante tassello della storiografia musicale mondiale. Ma il testo abbonda anche di straordinarie immagini e curiosi aneddoti.

“Michele Bovi ne ha fatta ancora una delle sue” esordisce nella prefazione il Presidente della SIAE Giorgio Assumma. Una considerazione lapidaria, ma soprattutto significativa della particolarità del libro, caratteristica costante nelle opere di questo autore.
Infatti con parossistiche ricerche e illuminanti intuizioni, in parte già divulgate attraverso i suoi dossier al TG2, Michele Bovi ha ricostruito la genesi dei primi filmati a colori, antenati dei moderni videoclip, avvenuta in Italia alla fine degli anni ’50. L’autore ripercorre le tappe di un fenomeno che ha visto i francesi emulare gli italiani nella corsa all’espansione del mercato videomusicale verso gli Stati Uniti, dove però alcune vicende legate alla mafia, insieme ad altre ragioni concomitanti e strutturali, causarono il declino del Cinebox italiano e dello Scopitone francese.
Il testo, redatto in doppia lingua italiano/inglese, è altresì costellato di notizie su interessanti rarità, filmati inediti e succulente chicche che riguardano i maggiori big dell’epoca: Adriano Celentano, Gianni Morandi, Neil Sedaka, Paul Anka. Ed è questa l’occasione per osservare Mina tra una scenografia di pesci rossi, Loredana Bertè in un filmato per un brano di Edoardo Vianello, oppure uno streap-tease che fece scalpore: quello di una modella nel filmato girato per una canzone di Lilli Bonato. O ancora, scoprire anche dei lungometraggi inediti, come “Gira che ti rigira amore bello” del ’73 (nell’immagine un fotogramma con un imberbe Claudio Baglioni) e che illustrava il primo album del cantautore romano, ma che allora non fu trasmesso perché – udite, udite – smarrito la sera prima della messa in onda.
Questa e molte altre storie, dunque, in un avvincente libro integrato dai ricordi di Pasquale Panella e dalle testimonianze di registi, cantanti, tecnici, inventori, industriali e di tutti coloro che furono protagonisti di quell’intenso decennio di musica e palpiti.


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