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Pubblicato il 07/12/2010 alle 17:23:53Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Franco Simone racconta in musica poesie nate tra due mari

di: Pippo Augliera

Ad un primo ascolto Nato tra due mari il nuovo cd/dvd di Franco Simone cattura e ai successivi conquista definitivamente, accade quando traspare una espressione sincera e cristallina dell’essere artista.

Ad un primo ascolto Nato tra due mari il nuovo cd/dvd di Franco Simone cattura e ai successivi conquista definitivamente, accade quando traspare una espressione sincera e cristallina dell’essere artista.

Dopo un lungo silenzio discografico, torna il sensibile cantautore salentino, a festeggiare i suoi 40 anni di carriera, un poeta che merita più di quanto ha avuto in Italia, che continua ad avere il coraggio di mettere il suo talento al servizio di una qualità che brilla maggiormente se confrontate con la mediocrità che spesso dilaga.

Eh sì, perché i discografici, come afferma lo stesso Simone, seguono logiche commerciali e, quindi, in linea di massima, non tendono ad assecondare proposte che magari sono ritenute poco idonee a portare il pubblico ad acquistare.

Fortunatamente ci sono le eccezioni, così, grazie ad un intelligente discografico come Vittorio Lombardoni, è possibile far godere gli orecchi e gli occhi con l’ascolto e la visione di questo cofanetto con un cd e dvd dove il protagonista assoluto è il mare con i suoi richiami, sussurri, le parole non dette. ‘Eccola, ascolta, è lei…è una musica, ma ne contiene tante, le contiene tutte.
Contiene anche le voci delle persone che amiamo e di quelle che abbiamo amato…’
Sono versi recitati nel primo brano d’apertura “La musica del mare” e che introducono all’intero lavoro, con una musica nata sul momento sull’onda dall’emotività scaturita leggendo il testo.

Un omaggio, come cita, sentito e sincero ai grandi della musica (Modugno, Mia Martini, Ray Charles, Mozart, Puccini), cioè coloro che hanno cantato, suonato la loro verità, il loro essere profondi e autentici da diventare patrimonio a portata di moltissimi estimatori.
L’album si ascolta tutto d’un fiato, corposo e senza cedimento, con il rumore vero del mare e musicisti appassionati che hanno seguito in pieno i suggerimenti di Franco Simone che ha voluto realizzare anche gli arrangiamenti, oltre a comporre le musiche ed i testi.

E’ un autoritratto generale, con temi importanti e punte particolarmente intense come in “Carezze”, sulla perdita drammatica di una persona cara, soprattutto quando si tratta di un figlio, una preghiera a Dio affinché possa accoglierlo e dare forza nell’accettare la dolorosa assenza. Diventa importante per un autore riuscire a immedesimarsi in una situazione che, pur reale, non gli appartiene, appropriarsene e raccontarla in un momento successivo quando la sofferenza può essere filtrata.

Un’altra perla è “Mani d’amore” che tratta il tema dell’emigrazione e dell’immigrazione cioè andare via dai propri luoghi e vedere l’arrivo di altra gente, in uno scambio di ruoli in cui ci si alterna nel ruolo di chi sia la vittima o il carnefice.

Spazio a due remakes appartenenti al canzoniere degli anni ’40, brani ascoltati nell’infanzia e rimasti impressi, qui riproposti con sonorità moderne da rendere attuali “Tango del mare” e “In cerca di te”, nella modalità di affrontare la solitudine in una spiaggia o in una anonima città.

Ci sono due traduzioni in spagnolo di “Un amore così grande” in duetto con il soprano Rita Cammarano e di “Io amo”, una dedica al collega/amico Fausto Leali. Non bisogna dimenticare che Franco Simone è molto popolare in America latina e che i suoi dischi in quei luoghi sono venduti e i suoi concerti sono sold out.

La parte spirituale viene fuori con “Magnificat” nell’elaborazione di Marco Frisina e l’amore come unione in “Due come noi”, particolarmente applaudito nelle esibizioni dal vivo.

A concludere il disco, “Se in una notte”, su un rapporto delicato e difficile tra genitore/figlio, e “Il tuo sorriso”, composto sull’onda della qualità del suono emessa dai musicisti, attraverso le particolari suggestioni di alcuni strumenti come la fisarmonica e il violoncello.

Il video diviso in due parti offre lo spunto a Franco Simone di raccontarsi vicino al mare, una specie di seduta psicoanalitica dove si lascia andare a delle associazioni libere, ricordi, riflessioni con una carrellata di brani live rigorosamente in chiave acustica pianoforte e voce.
In definitiva, un disco di grandi emozioni, forse il suo più bello, proiettato per quello che il sensibile artista vorrà fare in futuro.

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