Festival di Sanremo, la serata delle cover
di: Manuela Ippolito Giardi
Sarà un medley dei successi dello Zecchino d'Oro che festeggia i 60 anni, interpretati dal Piccolo coro dell'Antoniano, ad aprire la terza serata del festival di Sanremo, dedicata alle cover. Sarà un medley dei successi dello Zecchino d'Oro che festeggia i 60 anni, interpretati dal Piccolo coro dell'Antoniano, ad aprire la terza serata del festival di Sanremo, dedicata alle cover.
Ospiti di questa sera, 9 febbraio (inizio alle ore 20.40 su Rai 1), Mika, Alessandro Gassmann e Marco Giallini (reduci dai successi de "I Bastardi di Pizzofalcone" e di "Rocco Schiavone", presenteranno il film "Beata ignoranza"), l'orchestra dei Reciclados de Cateura, testimonial Unicef, che suonano con strumenti musicali realizzati in discarica. E ancora Annabelle Belmondo e Anouchka Delon, la prima nipote di Jean Paul, la seconda figlia di Alain. Oltre alla satira della video copertina di Maurizio Crozza, spazio agli interventi comici di Luca e Paolo.
I 16 Campioni rimasti in gara proporranno una rilettura delle hit della musica italiana, pescando da un repertorio che spazia da Battisti a Celentano, da Cocciante a Modugno, da De Gregori a Patty Pravo. Ci sarà anche il ripescaggio di 4 Big fra quelli eliminati: Ron, Raige e Giulia Luzi, Bianca Atzei, Clementino, Giusy Ferreri, Nesli e Alice Paba. Due di loro dovranno abbandonare la manifestazione.
Sul palco anche gli altri quattro Giovani: Maldestro, Tommaso Pini, Valeria Farinacci e Lele. Due passeranno alla finale.
Intanto, emergono i dettagli sugli ascolti della seconda serata. Il picco è stato raggiunto alle ore 21.42, mentre Francesco Totti presentava l'esibizione di Nesli e Alice Paba, con 14 milioni 340 mila spettatori. Alle 24.15 lo share ha raggiunto il punto più alto, il 54.3%, sul finire dell'esibizione del trio Insinna-Cirilli-Brignano.
Tra gli altri dettagli della serata, la copertina di Maurizio Crozza è passata dal 44.3% al 48.9%, da 12,8 a 14,1 milioni di spettatori. Quando Robbie Williams ha baciato Maria De Filippi, davanti a Rai 1 c'erano 12,2 milioni di ascoltatori. Mentre le pallonate di Totti, parate in prima fila da Massimo Giletti, sono state viste da 12,8 milioni di persone.
"Ieri Uomini e donne ha fatto il 22% e l'esterna con Robbie ha raggiunto il picco di 12 milioni", ha detto in conferenza stampa Maria De Filippi, riferendosi allo scambio di effusioni con Robbie Williams, "Spero che il bacio diventi virale. Piano piano ogni sera Carlo Conti dovrà baciare qualcuno. Non me l'aspettavo. Dalle foto è sembrato che volessi di più ma stavo dicendo "no" a Carlo e mi è rimasta la bocca un po' aperta, come un coccodrillo... E' stato molto divertente". La conduttrice ha anche precisato un aspetto dell'intervento di Francesco Totti: "Ci tiene a far sapere che quando ha indicato Il piccione di Povia come brano preferito, è perché in quell'edizione c'era Ilary. Non era una presa in giro dei tifosi laziali".
"Siamo felici per gli ascolti di ieri ma pedaliamo sempre..." ha aggiunto Carlo Conti, che rispetto alla leggera flessione ha spiegato che "è normale che ci siano cali nella seconda serata. Se si deve fare una gara nella vita è soprattutto con se stessi. Se ognuno di noi desse il massimo delle proprie possibilità, tutto andrebbe meglio". Conti ha parlato anche di quello che è rimasto un sogno nel cassetto: "Avere David Gilmour all'Ariston. Ci ho provato in tutti i modi in tutte queste tre edizioni ma non c'è stato niente da fare".
Quanto al suo successore il conduttore toscano ha spiegato che "chiunque verrà lo farà benissimo. Comunque andrà, il Festival sarà in buone mani: ci sono tanti nomi. Soprattutto se fosse Bonolis o Fazio, non hanno da dimostrare niente perché lo hanno già fatto e benissimo". Ma a ogni modo "non è una cosa che mi riguarda, lo sceglierà il direttore di rete ma sono sicuro che si sceglierà per il bene del Festival".
Carlo Conti non si pronuncia su chi sarà a succedergli il prossimo anno nella conduzione del Festival di Sanremo, e anzi mentre abbozza un elenco di conduttori più o meno vicini alla sua età (Amadeus, Frizzi, Tiberio Timperi, Gerry Scotti...) che in linea teorica potrebbero anche essere al timone del futuro Festival ci tiene a precisare che non vuole innescare polemiche su questo o quell'altro nome. Fiorello? "Beh, sappiamo di chi parliamo...".
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