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Pubblicato il 05/06/2003 alle 15:07:59Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Audioslave - Cornetto Free Music Festival Roma Live 04/06/2003

di: Antonio Ranalli

Gli Audioslave di Tom Morello e Chris Cornell hanno infiammato gli animi degli oltre 7000 presenti al Centrale del Tennis di Roma. Una serata memorabile, con una band massiccia, e con un Cornell in grado di trasmettere emozioni sempre nuove.

Chi aveva pronosticato lo scorso anno che gli Audioslave avrebbero dominato il 2003 può sicuramente ritenersi soddisfatto. E si, perchè di concerti come quello di Roma se ne vedono (e soprattutto sentono) davvero pochi. Sarà stata per l'eccezionalistà dell'evento (la seconda serata del Cornetto Free Music Festival, inaugurato dai mitici Deep Purple), oppure per l'attesa che c'era (a Roma in particolare) per gli ex Rage Against The Machine, insieme all'ex vocalist dei Soundgarden, Chris Cornell. Ma una cosa è certa: i nostri hanno fatto capire che gli Audioslave non sono un progetto di ex, di reduci o di chiamateli come vi pare. Questo non sarebbe del resto corretto. L’identità di questa straordinaria band non si discute, anche se i 3/4 sono stati membri dei Rage. Il sound è sempre vigoroso e possente, e la voce di Chris Cornell non fa rimpiagere ai nostalgici (che nel parterre sono tanti) quella della mente dissidente di Zack De La Rocha. I R.A.T.M. erano sicuramente un progetto che metteva la musica al servizio dell'impegno politico (molti li avevano accusati di fare pura propaganda). Gli Audioslave, invece, suonano per suonare, con il loro genere a metà strada tra l'hard rock e il grunge, senza però tralasciare quella giusta rabbia politica e sociale. Sul palco, al centro, dietro la batteria di Brad Wilk c'è una grande fiamma, che gli Audioslave hanno scelto come logo. Infatti, è una fiamma ardente quella che esce dall'unione di quattro grandi musicisti, in grado di trascinare un fedele pubblico. Le attese non vengono deluse. In un'ora e mezza di concerto (aperto dagli italiani "Mistonocivo") non mancano tutti i brani del CD omonimo: "Cochise", "Show me how to live" e la ballata "I am the highway", sicuramente tra gli episodi migliori, mentre si distinguono per potenza espressiva "Exploder", "Gasoline"
"What you are e "Hypnotize". Non dispiace il momento acustico che vede esibirsi il solo Chris Cornell (chitarra e voce), e rispolverare alcuni brani del suo unico album solista. E proprio la performance di Cornell ha sorpreso più di tutti. Le sue doti vocali sono alte come un tempo, in grado di far volare e sognare come non mai. Il bassista Tim Commerford è una macchina da guerra. Verso il finale, d'accordo con gli altri membri del gruppo, fa salire sul palco un fan, che dalla prime file sfoggia un tatuaggio uguale a quello del bassista. Per lui c'è stato l'onore di potersi mettere addosso, seppur per un minuto, il basso del suo musicista preferito. E poi c'è lui, Tom Morello che inventa con la chitarra nuovi percorsi sonori. Morello come novello Eddie Van Halen? Paragone possibile, vista la fantasia con cui il chitarrista degli Audioslave inventa percorso sonori nuovi, arrivando anche a scratcharre sulla sei corde come un dj farebbe con una piastra. Il rock è vivo e vegeto, anche grazie agli Audioslave.

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