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Enrico Capuano: Fuori Dalla Stanza (Blond Records/Fermenti Vivi)di: Paolo Ansali Arrivato al quinto album Enrico Capuano traccia un riassunto di questi anni on the road, sempre in giro a proporre quello che definisce rock popolare. Arrivato al quinto album Enrico Capuano traccia un riassunto di questi anni on the road, sempre in giro a proporre quello che definisce “rock popolare”, Con “Fuori dalla stanza” offre quattro inediti ed altri sette brani scelti dalla passata produzione. La title-track è scritta insieme al chitarrista Fabiano Lelli, che cura gli arrangiamenti, e Tommaso Zanello alias Piotta, una canzone proposta anche a Sanremo l’anno scorso, tra le tante ingiustamente scartate, e poi portata al Primo Maggio a San Giovanni. Il testo sembra un invito a quel senso d’aggregazione tipico degli anni ’70 “La storia che avanza, la piazza che cambia, ora tutti quanti fuori dalla stanza!”. Più inconsueto “Trip” che si apre con un riff quasi metal ed è giocata su ritmiche serrate. Le altre due tracce inedite, “Il gioco dell’amore” e “Chesta è la vita”, vedono il sound della solida band Tammuriatarock in evidenza. Le influenze di Capuano hanno radici nei Dischi del Sole, storica etichetta di folk militante che vedeva nomi come Giovanna Marini e Ivan Della Mea, autore di “Saluteremo il signor padrone” ripresa da Finardi, e l’amatissima PFM. Non a caso il violino prezioso di Lucio Fabbri spicca su “Mane”. Dal vivo la collaborazione con Franz Di Cioccio ha portato ad alcuni live davvero notevoli. Il disco è co-prodotto proprio dalla Blond Records insieme a Fermenti Vivi, label di Di Cioccio. Tra i progetti di Capuano c'è anche l’idea di creare una Casa del Rock a Roma e smuovere la scena musicale con la forza delle idee e della grande musica. Articolo letto 5247 volte Riferimenti Web
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