Giovanni Caccamo, dopo la vittoria a Sanremo il tour di Qui per te
di: Martina Neri
Giovanni Caccamo, vincitore della 65esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte e’ la nuova scommessa della Sugar di Caterina Caselli. (Foto di Giovanni Buonomo) Giovanni Caccamo, vincitore della 65esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte e vincitore anche del premio della critica ‘Mia Martini’ e del premio della sala stampa ‘Lucio Dalla’ e’ la nuova scommessa della Sugar di Caterina Caselli. In tour per promuovere il disco d’esordio ‘Qui per te’, uscito a ridosso della kermesse sanremese che lo ha visto anche tra gli autori di ‘Adesso e qui (Nostalgico presente)’per
Malika Ayane, arriva a Roma per il suo primo concerto all’Auditorium Parco della Musica, in duo con Placido Salamone. Polistrumentista, compositore e autore, Caccamo a soli 24 anni ha alle spalle gia’ collaborazioni importanti come quella con Franco Battiato, presente in duetto nel brano ‘Satelliti nell'aria’ all'interno di ‘Qui per te’. Prodotto a Los Angeles da Daniele Luppi, è un disco pop che strizza l’occhio a sonorita’ elettroniche, ben rappresentato dal nuovo singolo ‘Distante dal tempo’ in rotazione radiofonica dal 29 maggio.
Ti ho visto per la prima volta dal vivo in uno showcase acustico, piano solo. Il disco è quanto di più lontano ci sia dalla nudita’ di quella performance. Alcuni arrangiamenti vocali mi hanno ricordato le atmosfere di Anthony & the Johnsons , soprattutto ‘Piove’ : quali sono state le tue influenze per la composizione di ‘Qui per te’?
Questo album e’ come un imbuto: tutto cio’ che vivi e introduci dentro di te (libri, cinema, musica) influenza la tua creativita’. ‘Qui per te’ e’ il frutto di un mix di varie influenze di cui Anthony fa parte, avendo avuto anche la fortuna di aprire uno dei suoi concerti. Sicuramente Battiato, Fossati, Dalla, Hymogen Heap, Philip Selway, Bon Iver, Sigur Ros, Coldplay mi hanno influenzato. Per i testi guardo piu’ al cantautorato italiano, per i suoni piu’ a quello estero.
Come riassumeresti la tua esperienza con Battiato?
Lo definisco ‘mentore silente’. E’ un artista e una persona che ha un forte equilibrio nella sua vita. Non sta lì a dirmi cose , darmi consigli; parla una volta ogni tanto, pero’ quando lo fa e’ per dire qualcosa di realmente importante. Dovremmo imparare tutti da lui.
Dopo tutte le esperienze che hai fatto, la lunga gavetta anche piena di esperienze che poco avevano a che fare con la musica, vincere Sanremo Giovani e tutti gli altri premi cosa ha significato per te?
E’sicuramente un grande riconoscimento che puo’ aiutarmi a fare capolino in questo mondo. Ovviamente il lavoro inizia adesso. Se vivi pensando sempre a dove devi arrivare ci sara’ sempre qualcosa che ti manca o qualcosa da fare in piu’; io cerco di mantenere un contatto con la realta’ che mi permetta di continuare a scrivere, senza adagiarmi troppo sugli allori e mi godo quello che faccio, che e’ quello che ho sempre sognato, quindi sono felice.
Hai cominciato a fare House concerts in giro per il mondo quando eri ancora completamente sconosciuto, come è stato possibile?
Ho aperto i concerti di Battiato e dopo queste aperture cresceva in me il bisogno di fare un tour da solo, ma non avevo ne’ i soldi per finanziarlo né un pubblico che venisse ad ascoltarmi, ho quindi lanciato un contest on line per cui chiunque avesse un pianoforte in casa poteva candidare il proprio salotto come palcoscenico del tour, cosi’ sono riuscito a fare 54 date in tutta Europa prima di Sanremo. Sicuramente il fatto di aver aperto i concerti di Battiato e la sua presenza hanno aiutato le persone a fidarsi, per me è stato uno dei viaggi più belli che abbia mai fatto.
L’esperienza che hai avuto in tv come presentatore che cosa ti ha dato di pratico da usare come cantante?
Ho capito tanti meccanismi che fanno parte della televisione e della musica che è meglio conoscere per riuscire a gestirli, poi mi ha dato la possibilita’ di fare tante interviste mantenendo un sorriso, gestire le telecamere etc. Ci sono tanti aspetti positivi che e’ meglio non ignorare di questo mestiere, poi e’ stata la prima esperienza lavorativa con una grossa azienda come la Rai , ed e’ stata per me una formazione tosta.
Ora sei in tour, cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo concerto?
Sto portando in giro uno spettacolo del ‘Qui per te tour’ tradizionale, legato all’album quindi troverete suoni pop elettronici con delle parti più acustiche, in cui mi cimento piano e voce per creare atmosfere piu’ intime.
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