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Pubblicato il 17/05/2009 alle 11:41:55Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Per La Fame di Camilla singolo in radio per la Universal e sito ufficiale!

di: Ambrosia J.S. Imbornone

La Fame di Camilla è da ieri in radio con il singolo Storia di una favola. Sul sito ufficiale è stato presentato il disco,che mescola magnetico alternative rock, delicato lirismo, accelerazioni pop e incantesimi di piano e pause acustiche.

La Fame di Camilla è da ieri in radio con il singolo di debutto, Storia di una favola (Universal). Sul sito ufficiale è stato presentato traccia per traccia il disco, che mescola travolgente e magnetico alternative rock, delicato lirismo, accelerazioni pop, raffinato synth-pop, incantesimi di piano e brevi pause acustiche.

Noi li conosciamo da un po’ e avevamo subito creduto in loro, fin dalla esibizione e dalla vittoria all’Arè Rock Festival 2008 di cui Musicalnews è media-partner e dalla scoperta della loro musica da parte di quei due geniacci di Pergolani e Marengo di “Demo l’Acchiappatalenti” (Radio 1 Rai). Il nostro diretùr Giancarlo Passarella aveva coniato per loro la calzante etichetta di “alternative poetic rock”. Ora il quartetto barese della Fame di Camilla, che ha firmato nei mesi scorsi per la Emi Music Publishing e per la Universal Music, è approdato da ieri, 15 maggio, in radio con la coinvolgente e delicata “Storia di una favola”: come recita la presentazione ufficiale del disco, si tratta di una canzone che “tra i chiaroscuri del basso e la solarità scintillante della chitarra acustica conduce lungo un percorso di rinascita sofferto e luminoso, intrapreso confidando in un miraggio di felicità”. Il singolo anticipa l’uscita per la Universal del primo disco omonimo ufficiale della band, prodotto artisticamente dalla stessa band, registrato presso gli Stone Room Studios e gli Itaca Recording Studios di Bari, missato presso gli Itaca Recording Studios da Mirko Patella e Roberto Matarrese e infine masterizzato a Londra da John Davis (R.E.M., U2, New Order, Damon Albarn, Snow Patrol, Bloc Party, ecc.). In attesa del video della canzone e dell’apertura dello store della band su I-Tunes per la vendita in download legale del singolo, è stato lanciato in questi giorni il magnifico sito ufficiale, con Camilla trasformata da Tommaso Bianchi in un cartoon etereo e grazioso, che si specchia alla ricerca di se stessa tra i versi dei testi del disco.

Nella foto Ermal e Dino de La Fame di Camilla con il nostro diretur Giancarlo Passarella.

Nel loro sito ufficiale è presente anche la presentazione traccia per traccia dell’album... La fame come insaziabile inquietudine, come inesausta ricerca di sé stessi, cammino sulle tracce di brevi barlumi e bagliori di felicità, eterno punto di partenza per diventare migliori: questo e molto altro ancora è la Fame di Camilla. Il disco d’esordio omonimo, che si avvale della produzione artistica del gruppo stesso, è composto da 12 tracce. È la batteria della brillante Globuli ad aprire il cd e a scandire la leggera vertigine dell’entusiasmo del cuore, nella magia surreale dei tocchi del theremin. Segue Pensieri e forme, ballata ad alto tasso di romanticismo che parte come un brano acustico per colmarsi dell’incanto languido della passione più salda e inappagabile. La terza traccia è il primo singolo estratto dal lavoro, Storia di una favola: essa tra i chiaroscuri del basso e la solarità scintillante della chitarra acustica conduce lungo un percorso di rinascita sofferto e luminoso, intrapreso confidando in un miraggio di felicità. Come il sole a mezzanotte è invece liquida esplorazione introspettiva, che sfocia tra le distorsioni rock del ritornello nel bisogno di credere in (e scrivere per) sé stessi. Si arriva così al lirismo bruciante dell’intensa Non amarmi così, sospesa tra raffinato synth-pop e travolgente alternative-rock. Una chitarra acustica quasi percussiva e arpeggi di chitarra elettrica solcano invece 28-03-97, che affonda tra riff vischiosi in una ritmica elettronica e acustica straniante e delinea le linee nervose di una sofferenza che pietrifica, eppure va attraversata in modo spietato, perché “ignorare il dolore non è il modo migliore per diventare felice”. Ecco poi una pausa di respiro, quasi ad inaugurare il lato B di un ideale LP, con la delicata Sperare, che parte voce e chitarra per distendersi nell’ariosità “cinematografica” degli archi. Si riparte allora con l’onirica Nuvole di miele, imperniata su un piano classico puntellato da un beat meccanico, per poi sprofondare nel magma del rock scuro e fascinoso della magnetica Quello di cui non parli mai: è il preludio perfetto per precipitare nella vertigine del nulla della tesa e frenetica 39, e poi risalire tra i tremiti di luce del pianoforte di Piccole cose (che sai ignorare), che illumina le voragini trasparenti dischiuse dai colpi dell’indifferenza, incendiandosi di un pathos limpido e sontuoso. Chiude il disco la struggente Ne doren tende (Nel palmo della tua mano), in lingua albanese, che tra chitarre ipnotiche si immerge nel turbinio dei frammenti di memorie del caleidoscopio dell’animo, per riattingere il sapore dolceamaro delle origini. Bonus-tracks dell’edizione digitale dell’album sono infine l’acoustic ballad Il mostro, sussurrato canto della fragilità e delle sue maschere, pronte a sciogliersi nel peso del pianto, e l’accattivante accelerazione pop-rock di Diversi=diversi, che avvita attorno ad un basso suadente un messaggio che interroga una distanza incolmabile. Registrato presso gli Stone Room Studios e gli Itaca Recording Studios di Bari, missato presso Itaca Recording Studios da Mirko Patella e Roberto Matarrese e poi masterizzato a Londra da John Davis (R.E.M., U2, New Order, Damon Albarn, Snow Patrol, Bloc Party, ecc.), l’album scorre come una linea retta infinita tra qualità, stile e tocchi sapienti, immediato e diretto come un pugno nello stomaco. L’attenzione per i dettagli del tessuto musicale, che parte dalla costruzione “artigianale” del disco, è combinata con una voce di estensione notevole, che si sublima in falsetti lucidi di commozione e discende sensuale negli abissi senza luce dei pensieri fondi.
TRACKLIST:
1. Globuli
2. Pensieri e forme
3. Storia di una favola
4. Come il sole a mezzanotte
5. Non amarmi così
6. 28-03-97
7. Sperare
8. Nuvole di miele
9. Quello di cui non parli mai
10. 39
11. Piccole cose (che sai ignorare)
12. Ne doren tende
Bonus-tracks:
13. Il mostro
14. Diversi=diversi

La Fame di Camilla è composta da:
Ermal Meta - voce, chitarra, piano, campionamenti
Giovanni Colatorti - chitarre
Dino Rubini - basso
Lele Diana – batteria

Non possiamo che fare i nostri migliori auguri al gruppo per il meritato luminoso cammino nella storia della musica italiana!

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