I baresi PUNTInESPANSIONE, trentenni sofisticati che superano alla grande la prova di maturita'!
di: GianClaudio Pinto
Saranno pure sofisticati i trentenni PUNTInESPANSIONE, ma si capisce sin dall' inizio dello show case di presentazione del nuovo album (al Review Piper Club di Putignano) che i 5 ragazzi sono cresciuti. La maturita' si vede e si sente. Saranno pure sofisticati i trentenni PUNTInESPANSIONE, ma si capisce sin dall' inizio dello show case di presentazione del nuovo album (al Review Piper Club di Putignano) che i 5 ragazzi sono cresciuti. La maturita' si vede e si sente.
Il disco si intitola Trentenni Sofisticati e lo show case e' stato entusiasmante!
Ciccio Mastrangelo (voce e chitarra acustica), Pepe Laterza (voce e mandolino), Fabio D’Agrosa (basso), Francesco Bianco (batteria e computer programming) e Gianni Pinto (chitarra elettrica): grande il loro show, merito anche dell’ottimo lavoro del tecnico del suono Paolo Ignatti. Un autentico evento ricco di ospiti e gag, Domenica 30 Gennaio ha entusiasmato il pubblico del Review Piper Club di Putignano (Bari). Il locale (che in poco tempo è diventato il punto di riferimento per la musica dal vivo in provincia di Bari) ha fatto davvero fatica a contenere l’entusiasmo della folla di curiosi e affezionati fan della band putignanese, ma il calore del pubblico è stato ben ripagato da una performance di altissimo livello.
La band ha presentato i pezzi del nuovo album Trentenni Sofisticati, targato U.d.U Records/New Model Label, senza lasciare nulla al caso. Ciascun pezzo ha una sua storia, tutti originali, tutti diversi, in un meltin’ pop di rock, folk, sonorità brasiliane, canzone d’autore, con geniali tocchi di elettronica. Riuscire a mettere insieme il basso tuba e il campionatore non è impresa facile, ma in un contesto in cui tutti tendono ad essere troppo uguali agli amici di Maria o alla brutta copia di qualcos’altro, i ragazzi di Putignano provano, riuscendoci, ad essere originali, semplicemente essendo se stessi.
Il pronti via lo da il primo ospite Marcello Cappellano con una intro elettronica che scalda il pubblico e lo prepara al primo pezzo La mia rivoluzione giusto per chiarire la filosofia del disco e della serata... Ci vuole ottimismo e uno spiccato senso d’ironia e quella giusta dose del non prendersi sul serio seriamente. Si prosegue con Abramo e dopo l’omaggio in salsa rock a Fabrizio De Andrè in Bocca di Rosa, un piccolo salto nel recente passato, grazie a Un’estate di duro lavoro… , una delle canzoni più amate del primo album della band “Una dialettica particolare”.
L’irriverente inno al precariato In mezzo al mare ci riporta al nuovo album, un pezzo magistrale che descrive in modo ironico, impietoso ed esilarante la condizione dei giovani italiani che galleggiano nel mare della precarietà come ...uno stronzo in mezzo al mare
Ma i Punti non sono bravi solo a farci saltellare, sanno far sognare ad occhi aperti e ci riescono senza troppe inutili fatiche, solo musica e versi in “Portami via”, prima di condurci in un intrigante pezzo dal sound brasiliano, “Ricomincia a sognare”, condito dalla chitarra jazz affidata a Michele Paddeu, uno degli ospiti d’eccezione della serata e del disco. Un pezzo che racconta l’amara realtà di “poeti, uomini dai mille segreti, trentenni sofisticati, pieni di donne da esporre…No, non c’è più tempo per amare, no, non c’è più tempo per sposare.” Ma l’ironia, lo abbiamo già detto, è una vera e propria filosofia di vita per Ciccio Mastrangelo & Co. e il pezzo Il gallo ha fatto l’uovo ne è il manifesto. Come il gallo forza la propria natura e fa l’uovo, così l’autore deve forzare la propria energia creativa per accontentare la fame di banalità delle case discografiche. La band, con la partecipazione di Domenico “Tolotto” D’Addabbo (co-autore del brano) lo esegue in modo strepitoso, fra tutti il mandolino di Pepe Laterza capace di evocare le fatiche e i dolori del povero pollastro. “La poltrona”, con la sua icona “Italo”, racconta l’Italia di chi aggrappato alla poltrona la difende anche dalle piaghe che “non sono nulla, se curate con le creme…carezze del potere”. E’ il momento del primo singolo del nuovo album, un altro lapidario, mordace e brillante manifesto della nostra generazione Il mutuo, che diventa vero e proprio inno di propiziazione collettiva. Questo pezzo è geniale, il basso tuba di Antonio Labalestra proietta l’immagine del festante corteo di trentenni sofisticati o no, precari di certo, che gridano il proprio inno ...Aiuto aiuto! Ho fatto il mutuo!
Squilla ancora il telefono, c’è un ospite, e che ospite! Se nella musica folk-rock ci fossero le bandiere, come nel calcio, Lorenzo Mannarini, lo sarebbe di sicuro per il pubblico e gli appassionati di musica non solo pugliesi. Il cantante dei Folkabbestia si esibisce con disinvoltura in un morbido pezzo ska, un omaggio alla Puglia, alla terra, ma anche un inno alla pace e all’economia sostenibile “Se il petrolio fosse olio”, “l’olio come unico potere, illumina dà luce ad ogni avere…Sdraiato sui sogni che mi dai, promettimi che non li brucerai…” Un’altra cover, un vero omaggio, quello a Ivan Graziani e la sua Pigro, che lancia l’escalation finale della serata. Salgono sul palco Antonio Latela della Conturband alla tammorra e Domenico D’Addabbo per regalare al pubblico uno dei successi dei Folkabbestia “Tammurriata a mare nero” e poi preseguire con l’immancabile Rino Gaetano e la sua “Nuntereggae più”che 33 anni fa si faceva profeta dell’Italia che abbiamo vissuto e di cui non ci siamo ancora liberati! Ma il finale è proprio per l’Italia, per la sua Costituzione, un’aspirazione ambiziosa quella dei PUNTInESPANSIONE, ma che parte da Putignano, come loro, da una donna, Margherita Pusterla e dalla sua lotta per i diritti e per la libertà, in Margherita, 1902. Ma il pubblico, come si sa, è ingordo e invoca il bis e si riparte con il mantra di questo nuovo album “Aiuto aiuto! Ho fatto il mutuo!” per un finale ricco di applausi e di emozioni.
I ragazzi sono cresciuti, tutti, nella musica, nella presenza sul palco, nelle gag esilaranti piene di gadget strampalati e maldestri fuori programma, tutti pensati per divertire il pubblico senza fargli perdere il senso profondo, sincero, satirico e amaro dei testi, tutti scritti con bravura e sensibilità da Ciccio Mastrangelo. Senza sofisticazioni e ammiccamenti, ma con tanta originalità, ironia, eleganti citazioni, tanta passione e tanto amore.
Articolo letto 3883 volte
|