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Pubblicato il 07/10/2008 alle 10:43:48Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Cesare Cremonini entra ai primi posti delle classifiche dei dischi più venduti in Italia

di: Laura Gorini

Il nuovo album di Cesare Cremonini Il Primo Bacio sulla Luna (Warner Bros), ad una settimana dalla sua uscita in tutti i negozi tradizionali e digitali è entrato di prepotenza al 6° posto della classifica degli album più venduti.

Il nuovo album di Cesare Cremonini Il Primo Bacio sulla Luna (Warner Bros), ad una settimana dalla sua uscita in tutti i negozi tradizionali e digitali è entrato di prepotenza al 6° posto della classifica degli album più venduti. Il nuovo disco staziona inoltre costantemente fra i primi tre album più scaricati su I-tunes.


Dal 26 settembre inoltre è in airplay radiofonico secondo singolo “Le Sei e Ventisei”, e nonostante sia ancora programmatissimo il brano “Dicono di Me”, (uscito alla fine maggio e sempre presente nella Top Ten radiofonica, senza che per questo sia stato percepito come un “tormentone”), il brano è diventato già nella prima settimana quello con l’ingresso in classifica più alto.

Anche il video, realizzato “tutto-in-una-notte” a Parigi sta riscontrando un ottimo successo risultando uno dei più programmati dalle televisioni musicali.
Dal 26 settembre è on line anche il nuovo sito (www.cesarecremonini.it) completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti: un taglio molto più essenziale, ma sempre molto ricercato che man mano verrà ottimizzato.

Ricordiamo che nel Giugno del 2009 ricorrerà il decennale dalla pubblicazione di quel "50 special", il primo clamoroso exploit di quei Lùnapop, band di cui Cesare è stato fondatore, leader e mente, per tanto tempo definiti dagli scettici come una meteora, ma che attualmente viene rivalutato dai più come un disco di svolta sia per la discografia italiana che rappresentativo di una generazione di ragazzi ormai adulti, vogliosi di rivendicare la propria identità, compresa quella formatasi con canzoni che ne hanno accompagnato la crescita.
Cesare, dalla sua non ha mai abusato del successo ottenuto con i Lunapop, e i suoi album successivi sono stati una continua e costante ricerca di strade espressive molto più ampie e complete, e in ogni caso sempre corrispondenti alla sua crescita personale e artistica.
"Confesso di aver scritto sempre per me stesso, e mai pensando a chi mi avrebbe... comprato.." ha più volte ribadito, e in effetti il suo percorso musicale è andato sempre oltre quello che probabilmente il pubblico, il suo pubblico, avrebbe voluto da lui. Il pubblico anch'esso è cambiato, ma insieme a lui. Il fanatismo dei primi tempi ha lasciato spazio ad una maggioranza oggi matura e consapevole, recettiva, vicina e sempre più fedele.


Leggendo o sentendo le sue interviste, molti stentano ancora a credere ai suoi 28 anni: Cesare è uno dei pochi artisti che ancora riesce a stupire e sorprendere; e quando pensi sia il re della melodia del “corteggiamento”, ti inonda della stessa carica esplosiva dei suoi esordi, per poi lasciarsi cullare più tardi dal mondo musicale che lo ha allevato: Beatles in primis, Queen, Bob Dylan, John Lennon, ma anche Francesco De Gregori, Oasis e Radiohead, passando per Artic Monkeys e il quello che lui stesso ha definito "il vero maestro", Giorgio Gaber.
La musica quindi come strumento espressivo di parole nate per comunicare col linguaggio dei giorni nostri, nate per capire, nate per curare. Non a caso Cesare ogni giorno scrive, compone, arrangia e registra musica. E questo quarto album nasce in quella Bologna a lui tanto cara, dove nel frattempo si è costruito una propria "factory" con tanto di studio di registrazione e sale prove, affidando la cura del suono alla professionalità di Steve Orchard, l'ormai fedele ingegnere del suono inglese, anch'esso innamorato del progetto, assieme a Ballo, il suo bassista (ormai non più rasta), e al produttore di sempre, Walter Mameli.

Si ringrazia per la collaborazione l'Ufficio Stampa di Parole E Dintorni.

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