Têtes de Bois – Extra (Parco della Musica Records / Ala Bianca / Warner Music)
di: Antonio Ranalli
I Têtes de Bois e il poeta e cantautore francese Léo Ferré. Un connubio nato 12 anni fa, quando la band presentò il fortunato album “Ferré, l'amore e la rivolta”. I Têtes de Bois e il poeta e cantautore francese Léo Ferré. Un connubio nato 12 anni fa, quando la band presentò il fortunato album “Ferré, l'amore e la rivolta”.
Il cantante e poeta Léo Ferré, scomparso all'età di 77 anni nel luglio del 1993 nella sua casa di Castellina in Chianti, viene omaggiato da una delle band più significative della musica d’autore italiana. Andrea Satta (voce), Carlo Amato (basso, campionamenti e computer), Angelo Pelini (pianoforte e tastiere), Luca De Carlo (tromba), Lorenzo Gentile (batteria) e Stefano Ciuffi (chitarre) rendono omaggio ad uno dei grandi della canzone d'autore, che al pari di Jacques Brel e George Brassens, si era formato ed affermato proprio nella tradizione della canzone francese, emergendo anche per il suo carattere “contro”: anarchico, irascibile, al tempo stesso amaro e dolce nelle sue canzoni, tra cui “La chambre”, “C'est extra”, “Pepee”, “Paris canaille”, “Avec le temps” e “Les anarchistes”.
La figura di Férré è ancora oggi viva, tanto che i Têtes de Bois sono tornati a lavorare sui testi dell’autore francese. Dieci tracce in cui si rincorrono testi di Baudelaire, Verlaine, Rimbaud musicati da Férré, in cui Férré è musicato da Ferré e Férré musicato e riarrangiato dai Têtes de Bois, che proprio con questo lavoro festeggiano i vent'anni dal loro esordio. Come ha spiegato il cantante Andrea Satta l’amore per questo artista “nasce dalla rivoluzione che è nelle sue parole, dall'attualità, dall'intimità, dalla rabbia, dalla passione, dall'amore e dall'anarchia che comunica. I suoi sono testi che sono dentro l'anima di oggi, strepitosamente contemporanei. E il suo repertorio ci appartiene, anche se non siamo, e non lo siamo stati, una cover band”.
Nella scelta dei dieci brani il gruppo si è misurato con l’immenso repertorio di Férré, ascoltando oltre 400 canzoni negli ultimi due anni. Alla fine la band ha preferito concentrarsi su un lato dell’artista, quello vicino all'inquietudine interiore, segno del tempo che viviamo, e che rappresenta l’aspetto più contemporaneo in cui si possono riconoscere gli ascoltatori più attenti e sensibili.
L’album si apre con “Tango”, un testo di Férré che l’autore non è riuscito a musicare. Ci hanno pensato i Têtes de Bois, su richiesta del figlio dell’autore. Un testo molto politico, rivendicativo, pieno di rabbia e di giustizia, esaltato dalla splendida musica del gruppo. Emoziona “Il mare e la memoria”, un concentrato di ottima musica su una bellissima poesia. Ascoltando tracce come “La maliziosa”, “Extra” e “Se te ne vai” si ritrova tutto il mondo del grande artista monegasco, che nelle sue canzoni metteva alla berlina il perbenismo e la cultura del capitalismo. Anche dal punto di vista musicale i Têtes de Bois sono riusciuti a mantenere ed attualizzare le fonti di ispirazioni di Férré, che fanno riferimento al tango, al cha cha cha, persino al valzer, a Puccini, a Debussy e alla musica orientale. E’ possibile scorgere dalla voce di Satta quelle “parole d’ordine” della protesta dei movimenti giovanili, nei quali il fascino anarcoide e creativo di Férré è rimasto inalterato per decenni.
Nel disco c’è anche Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica), che canta insieme a Satta in “Tu non dici mai niente”. In coda al disco, come bonus track, c’è una meravigliosa versione de “Il tuo stile” cantata da Francesco Di Giacomo, indimenticabile voce del Banco del Muto Soccorso, registrata dal vivo nel giugno 2013 all’Auditorium Parco della Musica di Roma con Angelo Pelini al pianoforte. Come ha spiegato Satta “Di Giacomo per noi è stato quasi un papà. E' stato con noi in tutte le imprese piuù rocambolesche: non poteva non esserci e questo è il nostro omaggio a lui”.
I Têtes de Bois hanno annunciato i prossimi concerti, dove presenteranno anche le tracce di "Extra":
Sabato 15 novembre - Cremona (Teatro Monteverdi)
Domenica 16 novembre - Milano (Macao - Carta Bianca Extra)
Sabato 20 e domenica 21 dicembre - Roma (Circo contemporaneo "El Grito"
Auditorium Parco della Musica - Carta Bianca Extra)
Sabato 3 gennaio 2015 - Trento (Teatro della Filarmonica)
Domenica 4 gennaio 2015 - Verona (Sala Maffeiana)
Sabato 17 gennaio 2015 - Torino (Folkclub - Carta Bianca Extra)
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