Aspirante fusto, cantore di una Calabria ancora viva, Cataldo Perri sta pero' pensando di farsi un vestito dallo stesso sarto di Lady Gaga ...
di: Francesca Odette Croxignatti
Medico ed anche Vice Sindaco del suo paese, ha nel suo animo il pathos giusto per raccontare anche perche' siamo diventati un paese ignorante, visto quello che passa in televisione. 3 i dischi prodotti: Rotte saracene, Bastimenti e Guellare'! Medico ed anche Vice Sindaco del suo paese, ha nel suo animo il pathos giusto per raccontare anche perche' siamo diventati un paese ignorante, visto quello che passa in televisione. 3 i dischi prodotti: Rotte saracene, Bastimenti e Guellare'!
Cataldo Perri vince il Demo Etno World 2011, consegnato da Giancarlo Passarella.
Un bentrovato a Cataldo Perri, medico e musicista: e' una definizione iniziale stringata … ma cos'altro ci mettiamo di significativo ed a cui tieni?
Grazie a voi. Quando la gente mi chiede cosa faccio nella vita rispondo sempre … medico per mangiare, musicista per vivere, ex temporaneamente vice sindaco.... I miei tre lavori musicali (Rotte saracene- Bastimenti e l’ultimo Guellare’) raccontano in musica e parole il Mio Sud, il Mare Nostrum , le sue leggende, le contaminazioni in musica di questo grande affascinante tappeto d’acqua che è il mare mediterraneo collante prezioso di culture eterogenee- Suono in maniera preponderante la chitarra battente il cui suono ricorda la risacca del mare , il suo eterno ritorno e racchiude nel suo timbro i colori del buzuki greco dell’oud arabo ... Per cui mi piacerebbe essere considerato anche un cantautore jonico mediterraneo-
Cosa non va nel mondo della musica in Italia in questo momento? Da quale parte cominceresti a cambiare le cose?
Sto pensando di farmi un vestito dallo stesso sarto di Lady Gaga e sto pensando di fare un videoclip coglione, come se ne vedono troppi in giro in cui i musicisti sono ridotti a marionette replicanti goffe omologate movenze , ho ancora in itinere il progetto di abbinare una fetta di soppressata al mio ultimo CD con la didascalia La musica è il nutrimento dell’anima , nel caso il disco non dovesse nutrire la vostra anima c’è la soppressata a nutrire e basta
Siamo diventati un paese estremamente ignorante e provinciale, tutto quello che passa in televisione vale , il resto è nullo – D’altronde c’è stato propinato il Silvio pensiero per troppo tempo, Grande fratello, Isola dei famosi, Uomini e donne eccc.. Mio zio Micuzzo una volta ha chiesto al mio amico Piero ...b>Cosa fai nella vita ?e lui di rimando: “ Il violinista!” e ancora zio Micuzzo :”Ho capito che suoni il violino , ma che lavoro fai?” Questa purtroppo è l’Italia dominante quella che ritiene la musica non una vera professione e d’altronde si deve cercare spesso un altro lavoro per mangiare a meno che non entri nelle grinfie di discografici che ti commissionano cosa è trendy e come crearsi una immagine... Intanto dovrebbe passare nella televisione pubblica e nelle radio una proposta musicale dignitosa sganciata dai soliti clichè tematici “I tuoi occhi, i tuoi capelli, le tue mani “ed a seguire tutto l’armamentario anatomico umano – Il Festival di Sanremo dovrebbe smetterla di replicare sempre le canzoni stile Sanremo (quelle che funzionano) e aprirsi al mondo prezioso ed estremamente dignitoso dei musicisti underground che rifuggono da mode e che sanno raccontare emozioni vere- Il bisogno nasce dalla conoscenza , il pubblico compra quello che gli fanno sentire .E poi sarebbe ora di mettere in atto serie politiche di tutela della nostra straordinaria musica popolare, come l’Argentina con il tango, la Spagna col flamenco, il Portogallo con il fado, abbiamo in Italia un patrimonio immateriale qualificatissimo identitario , peculiare, come gli strumenti della tradizione liutaia popolare (lira calabra, zampogne, ciaramelle, chitarre battenti eccccc) e come il repertorio di canti e danze come la tarantella- Abbiamo i vini doc, i pecorini, la polenta doc ... perché non la musica doc?
Ognuno di noi sogna di vivere in una sua promised land, ma il tuo Sud quanto e' ancora vivo culturalmente? Possiamo augurarci un rinascimento per la Magna Grecia?
Il mio sud è molto vivo culturalmente , non ne ha coscienza però e non ha ancora la capacità di organizzare le peculiarità identitarie , di strutturarle e quindi “venderle”. Io dico spesso che chi e’ rimasto al sud l’ha fatto o per coraggio o per viltà- C’e’ molta gente che e’ rimasta per coraggio ,ma non dovrebbe necessitare il coraggio per restare nella terra dei padri – L’Italia va a liberare l’Afganistan, l’Iraq.ecc, ma ha lasciato il Sud nelle mani della mafia, non si può dire libera una terra dove anche un solo commerciante paga il pizzo - Quando non ci sarà più mafia, camorra e ndrangheta comincerà il rinascimento magno greco. Io comunque sono fiducioso lo dico anche negli ultimi versi de ”Il mio sud”: Il mio sud è anche l’orgoglio di un ragazzo che resiste nei cortei e nelle piazze perché sa che il tempo è ora, il passato è già passato, il futuro è una piantina delicata e va annaffiata”
Se non erro la tua discografia, consta di 3 dischi: vogliamo per ognuno tratteggiarne le caratteristiche e peculiarita'?
Il primo disco del 1992 si chiama Rotte saracene tratto dal mio lavoro di teatro e musica “Laura e il sultano” ispirato alla storia di una ragazza di Cariati rapita dai turchi nel 1540 e divenuta la favorita del sultano di Costantinopoli – E’ stato il pretesto per affrontare la nostra storia e soprattutto la contaminazione in musica delle varie culture mediterranee- Il disco arrangiato dal grande Gigi De Rienzo, edito da Rai Trade viene spesso utilizzato come sonorizzazione di molte trasmissioni Rai (Sereno variabile, Linea blu, Geo e Geo), in particolare la Tarantella di Cariati è diventata il jingle della pasta Divella nel promo presentazione il meteo sulle reti Rai nazionali fino ad un anno fa-
Con Bastimenti del 2005 (edizioni Squlibri) ho affrontato la questione della diaspora migratoria della nostra gente nelle Americhe come mio nonno Michele emigrato in Argentina nel 1924 e mai più ritornato- Anche Bastimenti è stato prima uno spettacolo di teatro e musica con la regia di Daniele Abbado e musicisti straordinari come Armando Corsi , Mario Arcari, Beppe Quirici (già collaboratori di Fossati e De Andrè) c’era inolte un organico di archi della Philarmonia Mediterranea ed un organico di musicisti tradizionali - Ho dedicato l’opera a tutti quelli che non ce l’hanno fatta-
Fino al mio ultimo lavoro Guellare’ (del 2011 con MK record)- (in arabo bambino) era l’incipit di una cantilena sfottò della nostra infanzia – Il disco l’ho registrato ed arrangiato coi magnifici musicisti de Lo Squintetto
- E’ un lavoro a tutto tondo sulle varie tematiche che vive il Sud dall’emigrazione, alla mafia, dai morti sul lavoro, agli sbarchi dei tanti disperati della terra sulle carrette di mare fino naturalmente alla nostra straordinaria tarantella – Guellarè è stato insignito dell’Award miglior Etno Disco 2011 da Demo Radio Rai Uno, con grande orgoglio ed infinito piacere ho ritirato tale riconoscimento dalle mani del diretur Giancarlo Passarella e dai carissimi Michael Pergolani e Renato Marengo di Demo (una delle poche eccezioni di servizio pubblico illuminato e rispettoso dei musicisti)
Cataldo Perri uomo e Cataldo Perri musicista: riescono le due realta' a vivere assieme? Quali hobby riesci a coltivare?
Non sarei un uomo compiuto se non fossi musicista, oltre la passione viscerale e felicemente ossessiva della musica amo molto viaggiare e per fortuna i miei concerti mi portano a suonare più all’estero che in Italia. Ho suonato a New York, a Singapore, a Liverpool, a Buenos Aires, in Australia, a Copenaghen, in Germania, al Parlamento Europeo a Bruxelles …..
Quali sono gli artisti che hai amato da giovane e quali invece quelli che segui ora con maggiore interesse?
Da adolescente impazzivo per il rhythm and blues (Wilson Pickett, Sam e Dave, Ray Charles, James Brown eccc) poi Battisti, Simon e Gurfunkel , Procol Harum e quindi l’infatuazione per la nostra musica popolare (Roberto De Simone, la Nuova compagnia di canto popolare, Eugenio Bennato e MusicaNova) fino all’innammoramento totalizzante per Fabrizio De Andrè e Sting – Ascolto inoltre la musica del mondo (Fela Kuti, Dulce Pontes e grandi artisti interpreti della tradizione )
Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che si e' emozionato quando ti ha consegnato questa estate un premio a Catanzaro Lido, parlando anche di Argentina....
… Schiuma di mare e sale sugli occhi grandi e neri, si stringono alle onde i miei pensieri... sono i versi di Argentina immaginando i pensieri di mia madre che all’età di quattro anni ha visto partire il padre su un bastimento per Buenos Aires, è stata l’ultima volta, poi il buco nero della sua assenza per sempre- Nonna Marianna , novella Penelope l’ha atteso invano tutta la vita e mi diceva spesso ….c’e’ un dolore che avanza ogni dolore, portare il lutto di una persona viva...
Ho portato l’opera Bastimenti nel 2006 a Buenos Aires per una memorabile tournèe, è stata la mia messa laica per un nonno mai conosciuto, che s’era perso sul difficile cammino dell’emigrazione.
Il tuo nuovo cd Guellare' ti sta dando quelle recensioni che ti aspettavi? Chi sono i ragazzi fotografati in copertina?
Devo riconoscere che finora ho avuto per Guellarè straordinarie lusinghiere recensioni uscite anche su molti giornali prestigiosi come Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, Il Giornale della Musica e tanti giornali specializzati – I ragazzi fotografati in copertina sono quegli adolescenti calabresi che avrebbero voluto affrontare il mondo con le passioni e con i muscoli (negli anni 60 come adesso andava di moda il culturismo) c’era mio fratello ed alcuni veri fusti ... l’aspirante fusto della copertina sono io.
Raccontiamo chi suona nello Squintetto, cosi' da allargare i tuoi ringraziamenti anche a chi ha collaborato con te per questo nuovo disco...
Non avro’ mai parole adeguate per ringraziare i miei meravigliosi compagni di viaggio con cui da qualche anno condivido la passione del fare musica .. Amicizia, affetto, ironia, professionalità eccelsa sono gli ingredienti de Lo Squintetto (Checco Pallone percussioni e corde, Enzo Naccarato fisarmonica, Piero Gallina violino e lira calabra, Nicola Pisani sax, Carlo Cimino contrabasso) ... al disco ha collaborato inoltre la voce emozionante di Rosa Martirano, Aristodemo al Didjeridou, Oualid voce magrebina, Serena Ciofi, Alessandro Castriota Scanderbeg voce narrante -
Usiamo una macchina spazio/tempo: tu in quale epoca ti trasferisci e... perche'?
Preferisco la mia epoca , oltre a molte nefandezze ci regala il privilegio della scienza in continua evoluzione ,i successi della ricerca medica, la facilità con cui si viaggia e si conosce il mondo, internet, ci ha regalato anche Berlusconi (ma non si può avere tutto dalla vita).........
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