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Interviste
Pubblicato il 26/01/2012 alle 08:48:26Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

La musica e' una cosa seria? Certo che e' una cosa seria: ne parliamo con il Minerva Lab...

di: Shpresa Tulekul

MinervArt e' una associazione di artisti indie e tra loro amici, nata per darsi man forte in questo periodo decisamente difficile per gli indipendenti: da Tony Truncali a Nakria, da Pivirama a Nicola Ganci, da VeneziA a Graf ...

MinervArt e' una associazione di artisti indie e tra loro amici, nata per darsi man forte in questo periodo decisamente difficile per gli indipendenti: da Tony Truncali a Nakria, da Pivirama a Nicola Ganci, da VeneziA a Graf ...

Alcuni nomi gia' li conosciamo, molti li abbiamo recensito e qualcuno intervistato. Ma da questa estate con la sigla La musica e' una cosa seria c'e' molta carne al fuoco... Da qui la voglai e l'esigenza di saperne di piu', perche' merita rispetto chi tenta di muoversi...

Con noi lo staff del Minerva Lab: ma dietro questa sigla, chi si cela? Quali sono i musicisti e/o manager che ci lavorano?
Il Minerva Lab è lo studio di registrazione di Tony Truncali (ZetaZero) inoltre dal 2008 è la sede dell'associazione MinervArt in cui gravitano diversi artisti locali come ZetaZero, Nicola Ganci, Nakria, Il Grande Caldo, Cerra, Graf, VeneziA, Pivirama, Domino Harvey e non solo... come nel caso del romano Andrea Veltroni. conosciuto su MySpace e che ha aderito con entusiasmo al nostro progetto La musica è una cosa seria scrivendo la bella canzone che apre l'album. Quindi MinervArt è un'associazione di artisti indie ma soprattutto di amici, nata per darsi man forte in questo periodo decisamente difficile per gli indipendenti. ...

Avete fatto un po' di rumore ultimamente prorprio con la compilation La Musica E' Una Cosa Seria: quali le sue caratteristiche?
E' un progetto che mi stava molto a cuore e al quale ho dedicato quasi 2 anni, coinvolgendo i nostri soci/artisti e invitandoli a scrivere ognuno una canzone dal proprio punto di vista, pensando alla triste situazione musical/culturale italiana. Abbiamo collaborato scrivendo alcune cose insieme come nel caso di VeneziA e Nakria, e soprattutto suonando, infatti un po' tutti hanno fatto qualcosa nei brani altrui, contribuendo qua e la sulle canzoni di tutti. L'idea è di lanciare un messaggio, la frase “la musica è una cosa seria” viene fuori perché è quasi un monito, è come dire “adesso basta..” riferendoci allo scempio culturale di cui è oggetto la musica pop/olare, “basta” con la cultura sbagliata che producono certi programmi tv o emittenti radiofoniche che trasmettono sempre e solo le stesse cose imposte dalle major discografiche, togliendo spazi agli emergenti (che meritano ovviamente...) Allo stesso tempo vuole incoraggiare altri musicisti a fare lo stesso, ad “emanciparsi” a tornare ad essere creativi per se stessi prima di tutto. Insomma in Italia la situazione musicale e dei musicisti è veramente deprimente a 360 gradi, soprattutto per gli indipendenti che vorrebbero fare di quest'arte un mestiere, per loro sembra non esserci via d'uscita... c'è ancora chi spera nel fare qualcosa di ultracommerciale (leggi superficiale..) per ingraziarsi qualche grossa casa discografica e “fare il botto”, ma non si rendono conto che da quando c'è internet la musica la si scarica e basta. E da questo punto di vista forse è meglio. Però allo stesso tempo non c'è più rispetto per il lavoro che c'è dietro alla musica, per il lavoro dei musicisti e soprattutto c'è poco rispetto per l'arte dello scrivere canzoni. Per cui è un'arte che può anche andare persa. Se poi parliamo a livello legislativo per la cultura c'è un disinteresse...c'è un vuoto totale. Certo l'Italia ha tanti problemi...l'economia va male, la società arranca, la politica fa acqua da tutte le parti e anche la creatività sembra una parola che ha perso il suo vero significato.

Come si vive a Sciacca? Musicalmente cosa funziona e cosa invece non decolla?
Sciacca è una piccola cittadina sul mare molto piacevole se vuoi rilassarti, mangiare bene e stare in vacanza, ma da quel punto di vista, cioè quello musicale, offre ben poco. C'è qualche locale (ma qualche anno fa erano di più) che ogni tanto offre uno spazio per suonare live.
Inutile dire che non sono locali progettati per la musica dal vivo per cui...si fa sempre più fatica a programmare qualcosa. Inoltre negli ultimi tempi si ci son messi anche le forze dell'ordine a reprimere i concertini e in alcuni casi a chiudere i locali (soprattutto nel palermitano..) per cui è sempre più difficile suonare dal vivo... soprattutto poi se fai canzoni inedite, perchè le cover band impazzano e anche i dj, che fanno sempre felici i gestori dei locali..per ovvi motivi. Inoltre c'è l'indifferenza del pubblico che è molto preoccupante...è triste dirlo ma sembra che la musica live sembra non interessare più a nessuno.Almeno dalle mie parti.

La vostra battaglia quotidiana per riuscire a vivere di musica e' encomiabile....
Mah.. a volte penso..”ma chi me lo fa fare”...è uno sbattimento incredibile. Il punto è che ad un musicista non è riconosciuta una sua dignità sociale.... Il nostro album/manifesto La musica è una cosa seria vuole sensibilizzare anche in questo senso. Spero cambi qualcosa.

Minerva Lab e ZetaZero: che legame esiste? Che tipo di progetto musicale e'?
Come suddetto il Minerva Lab studio è mio (Tony) per cui è la base degli ZetaZero, oltre che la sede dell'associazione MinervArt. C'è da dire che per gli ZZ negli ultimi anni c'è stato un po' di smarrimento che hanno portato Patrick ad allontanarsi dal progetto. Quindi io sono rimasto ad essere l'unico responsabile degli ZZ.... Ma ci sono novità in cantiere che ho intenzione di pubblicare appena possibile, infatti la canzone inedita degli ZZ contenuta nella compilation di MinervArt è solo l'inizio. Diciamo che in questi anni siamo rimasti un po' a guardare gli stravolgimenti nel mondo della musica anche per capire bene come fare per andare avanti. In ogni caso l'autoproduzione ci sembra l'unica strada percorribile. Poi il progetto è rimasto un po' fermo anche perchè presi da diverse cose, come il Minerva Lab, l'associazione MinervArt, la collaborazione con Pivirama (Tony ha suonato per un po' nella band di Raffaella Daino) la collaborazione con VeneziA insieme a Patrick e Giuseppe Giordano alla batteria, infine la compilation “La musica è una cosa seria” idea nata nel 2009 quasi come una reazione in un momento di rabbia per la triste situazione del panorama musicale italico. C'è da dire che MinervArt nasce come associazione anche per questo, sono artisti che si aiutano a vicenda.

Andrea Venezia: che soddisfazioni vi ha dato quel suo disco? L'hanno capito tutti?
Sicuramente la soddisfazione più grossa è stata essere invitati da Pierpaolo Capovilla ad aprire due date live de Il teatro degli Orrori in Sicilia nel 2010. Per il resto in generale il suo disco ha avuto buone recensioni con qualche sporadica eccezione...ma il riscontro dal punto di vista della critica è stato positivo tutto sommato. Noi abbiamo creduto da subito in Andrea (insieme abbiamo deciso di creare l'associazione MinervArt nel 2008) e siamo stati da supporto al suo progetto come live band per 2 anni (ricordiamo che il suo disco “Dalle macerie” lo aveva registrato precedentemente nel 2002 prima del nostro incontro..) cercando di ottemperare al motivo per cui è nata MinervArt lo abbiamo aiutato con tutte le risorse a nostra disposizione, facendo anche da ufficio stampa, grafici, videomaker (il videoclip di Cenere e fumo). Adesso VeneziA ha intrapreso un nuovo percorso musicale con una nuova band di Palermo e ha vinto le selezioni regionali di Italia Wave a Luglio. Quindi che dire....avevamo visto giusto!

Dice il nostro diretur Giancarlo Passarella che la vostra grinta e' da ammirare, perche' e' bello vedervi ripartire da zero anche dalle macerie. Cosa mai avra' voluto dirci?
Beh il vostro diretur è un giocherellone... infatti scherza con i titoli di 2 album che ci riguardano! Ripartire da zero è il titolo del primo album degli ZetaZero uscito nel 2005 per l'indie BLEND'R di Napoli, dal quale è stato estratto il primo singolo“Amore al buio” e il relativo video (girato da Alex Orlowski in Spagna e sponsorizzato dalla Burn Energy Drink). Il secondo singolo è stato C'est la vie e il video è stato realizzato da Nicolò Ghisla nel contesto di una fortunata iniziativa, lanciata online dagli ZZ nel 2007, che permetteva agli aspiranti videomaker di girare il proprio video di una canzone degli ZZ, poi pubblicati online ogni mese e raccolti nel dvd “Un video al mese”, appunto. Dalle macerie invece è il titolo del primo album di VeneziA pubblicato da MinervArt nel 2009, album che.. ricordiamo giaceva nei cassetti dell'artista da diversi anni, abbiamo deciso di diffondere per far conoscere l'artista alla gente, prestandoci come musicisti nei sui live di supporto al disco. Ecco svelato l'arcano!

Quali sono le cose che andrebbe cambiate da subito nella filiera musicale italiana?
Beh..una montagna! Da subito cambierei l'attenzione verso il nuovo...verso l'originalità, le idee; per esempio in Gran Bretagna (e non solo) in genere le radio hanno una politica totalmente diversa verso i nuovi artisti. Lì ..hanno fame di novità e quando esce un nuovo disco di un gruppo/artista emergente, le radio lo supportano. In U.K. le radio fanno questo tipo di discorso: “questo artista è nuovo è originale ed interessante e ci piace, per cui passiamolo per una settimana..anzi due e cerchiamo di farlo conoscere perché merita..” per cui ti danno una chance anche se non sei nessuno. Qui è impensabile. Se sei indipendente puoi fare la cosa migliore del mondo..non ti caga nessuno. Poi ci vorrebbe più rispetto per la cultura e per il lavoro degli artisti come già detto.
Altrove il lavoro del musicista ha una sua dignità sociale riconosciuta cosa che qui ci sogniamo. Dal punto di vista legislativo ci sono anche delle politiche di sostegno per l'arte/musica/cultura...(Raffaella mi ha raccontato della volta che incontrò un gruppo danese in un festival italiano, sovvenzionato dallo Stato per partecipare!) insomma non ti senti abbandonato come qui in Italia, altrove anche i musicisti hanno dei diritti in quanto lavoratori. Altrove la musica è una cosa seria....(nonostante i reality!).

Trasferiamoci con una macchina spazio/tempo: dove vi trasferite? In quale epoca e perche'?
Direi gli anni sessanta perché c'era ancora questa fame di novità, la voglia di esplorare nuovi territori (penso a Hendrix..Pink Floyd, Beatles) la voglia di ascoltare senza pregiudizi, di apprezzare il bello, quindi anche la nuova musica, gli artisti erano liberi di fare quel che volevano...poi sono arrivate le case discografiche ..e hanno rovinato tutto.

Diamoci infine un appuntamento per domani, fra un mese e fra un anno: quali eventi/progetti saranno usciti in queste date, firmati da Minerva Lab?
Abbiamo diverse cose che bollono in pentola ma quelle più imminenti per il prossimo futuro, sono il nuovo disco degli ZetaZero e il debutto dei Domino Harvey, il b-side project di Raffaella Daino (Pivirama) e Tony Truncali (ZetaZero) dalle sonorità rock anni '90, direi quasi grunge, di cui si può già ascoltare un brano contenuto nella compilation “La musica è una cosa seria”. Tenete d'occhio il nostro sito ufficiale.

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