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Pubblicato il 06/08/2013 alle 17:57:01
Indebito di Vinicio Capossela apre il Festival di Locarno
di Manuela Ippolito Giardi
Domani il documentario "Indebito" scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre e diretto da quest'ultimo, inaugurerà in prima mondiale, fuori concorso, il Festival di Locarno.

Domani il documentario "Indebito" scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre e diretto da quest'ultimo, inaugurerà in prima mondiale, fuori concorso, il Festival di Locarno.

Sulle tracce del rebetiko, la musica della ribellione greca, il blues ellenico, Capossela e Segre tracciano il ritratto tragico di un Paese messo in ginocchio dalla crisi economica. La proiezione sarà seguita da un mini concerto dello stesso Capossela che afferma: "La frase 'non siamo mica la Grecia', dovrebbe essere sostituita dalla più kennediana, 'siamo tutti greci', perchè in Grecia è in questo momento più scoperto ed evidente il meccanismo economico, sociale, politico in via di sperimentazione in tutti gli altri paesi. Per una volta questo paese sembra essere più avanti su una strada che è la stessa per molti".

"Nel corso di quest'anno si è cominciato molto a parlare di Grecia", sottolinea Capossela, "in termini di debito, di crisi, un'informazione e un'immagine molto parziale, usata spesso come spauracchio in questo periodo in cui l'unico lavoro serio sulla cosiddetta 'crescita' è quello fatto sulla paura della gente. 'State buoni che qui perdete tutti i soldi che avete messo da parte, i vostri e quelli dei vostri genitori', un messaggio non molto lontano da quello che in maniera al momento molto più pesante, si sentono ripetere i cittadini Greci".

"Mi è venuto quindi il desiderio di informarmi un poco più da vicino, ho fatto qualche viaggio con il registratore e il taccuino, il mio 'tefteri', il quadernetto sul quale il negoziante di alimentari si segna la spesa dei suoi clienti, i debiti che contano di saldare a fine mese. E su quello", prosegue Capossela, "ho segnato diversi debiti e crediti che ho personalmente riguardo a questa musica e a questo paese. I debiti sono sempre gli insegnamenti umani, i crediti quello che si cerca di restituire. Per restituire il credito ho cercato, per quello che è nelle mie possibilità, di destare curiosità sull'informazione e di fare conoscere maggiormente questa musica, il rebetiko, dalla parola turca Rebet, ribelle".

"Il debito economico forse parla dei conti delle banche centrali, ma la musica parla dei conti delle persone, e questa musica soprattutto", sottolinea Capossela, "Mi sembra importante che siano le persone a parlare più che i loro rappresentanti. Ora perchè queste persone non rimanessero soltanto voci nel mio quadernetto del 'tefteri', abbiamo pensato di farne un film che le documentasse, che le facesse conoscere insieme a questa musica che li accompagna, come una colonna sonora lunga ormai una novantina d'anni. Perciò ho chiesto ad Andrea Segre, che in queste cose ha già dato prova di grande maestria, di dare una forma a queste storie, di dare un volto alle persone e alla musica".

"Ne sono uscite riflessioni sull'identità, nel momento della crisi del consumo, che hanno un carattere esemplare. Parlano in qualche modo di tutti. Ho cercato di infilarmi tra queste storie come nella vita, da viandante, cercando tra il frastuono contemporaneo qualche frequenza dell'antichità, qualche voce di mangas, qualche spettro, qualche indicazione, accompagnato dal minuscolo strumento che i rebetes nascondevano in prigione, il baglamas (liuto a manico lungo che non supera i 60 centimetri, ndr) , usato come una specie di forcina da rabdomante", conclude Capossela.

Prodotto da Jolefilm e La Cupa in collaborazione con Rai Cinema, "Indebito" sarà nelle sale italiane in autunno con la distribuzione di Nexo Digital.

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