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Pubblicato il 25/10/2006 alle 12:08:10
E' morto Bruno Lauzi
di Antonio Ranalli
E' morto a Milano Bruno Lauzi, una delle firme più importanti del cantautorato italiano: l'artista era da tempo affetto dal morbo di Parkinson e aveva 69 anni. La notizia della morte di Lauzi, avvenuta ieri pomeriggio, e' stata data questa mattina.

E' morto a Milano Bruno Lauzi, una delle firme più importanti del cantautorato italiano: l'artista era da tempo affetto dal morbo di Parkinson e aveva 69 anni. La notizia della morte di Lauzi, avvenuta ieri pomeriggio, e' stata data questa mattina dai familiari.

I funerali sono gia' stati fissati per oggi pomeriggio alle 15.30.
Lauzi era nato all'Asmara l'8 agosto del 1937 ma cresciuto a Genova, è ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta scuola genovese da cui nacque la canzone moderna italiana ed il cantautorato, come riferisce la biografia pubblicata sul suo sito ufficiale. "Ha conosciuto e condiviso insieme al suo amico e compagno di banco Luigi Tenco al Ginnasio "Andrea Doria" la passione per i films musicali e per il jazz: con Luigi - siamo all'incirca nel '53 - faceva parte della stessa "band", la "Jelly Roll Morton Boys Jazz Band". Nello stesso periodo i due iniziano a scrivere canzoni sotto la guida di Gianfranco Reverberi e di Giorgio Calabrese". Nel periodo universitario compone "Ritornerai" e con questo brano cominciano ad arrivare i primi riconoscimenti.

A Milano inizia a frequentare e conoscere l'ambiente artistico di quegli anni, dai "Gufi" ad Enzo Jannacci e a lavorare al mitico "Derby" di Milano, il locale del cabaret degli anni sessanta assieme a Cochi e Renato, Felice Andreasi e Lino Toffolo: il suo successo come autore, cantante ed
interprete comincia a diventare sempre più importante; inizia così la sua vera attività artistica che comincia ad impegnarlo in concerti e tournee internazionali fra le quali anche una insieme con Mina", prosegue ancora il sito. "Alla fine degli anni Sessanta Bruno Lauzi conosce e diventa amico di Lucio Battisti che gli propone di entrare nella sua casa discografica, la "Numero Uno": inizia una proficua collaborazione col duo Battisti -Mogol che Bruno suggellerà portando al successo, come interprete, brani storici come "E penso a te", "L'aquila" e "Amore caro, amore bello", con il quale raggiunge il primo posto in hit parade: vince vari premi della critica discografica con canzoni cantate da lui o scritte per altri a partire da "Lo straniero" per George Moustaki, "Quanto t'amo" per Johnny Holliday, "L'appuntamento" per Ornella Vanoni, "Piccolo uomo" per Mia Martini incontrando artisti internazionali come Vinicius De Moraes, Toquinho, Petula Clark, Dionne Warwick, Tony Bennet, Peter Ustinov, Gabriel Garcia Marquez, Serge Reggiani, scrive canzoni per bambini tra le quali "La tartaruga", e "Johnny Bassotto" ed inizia a collaborare praticamente con tutti gli artisti nazionali, tenendo, tra gli altri, a battesimo "sconosciuti" come Edoardo Bennato, Roberto Vecchioni (che gliene saranno sempre grati), i Gatti di Vicolo Miracoli".

Negli anni successivi collabora con i fratelli La Bionda (per un periodo suoi chitarristi nei concerti dal vivo) ed è il primo tra i colleghi ad ospitare in televisione Baglioni e, forse, l'unico con Mina ad avere Battisti in un suo "speciale" televisivo.
Sempre in quel periodo nasce una sincera simpatia personale con il suo avvocato di allora, un certo Paolo Conte, che gli fa ascoltare su un vecchio "mangia-cassette" un brano ("Onda su onda") di cui subito Bruno s'innamora portandolo al successo. Sarà poi la volta di brani come "Genova per noi" e "Bartali" tanto che lo stesso Conte ebbe a definirlo "grande ambasciatore della mia musica". Incide "Angeli" con Lucio Dalla, "Naviganti" con Ivano Fossati, "Maria dei parafulmini" con Ron ed il figlio Maurizio fino ad ospitare Paolo Conte al vibrafono nel proprio disco "Back to jazz".

Vince il premio della critica nel 1989 al Festival di Sanremo con il brano "Almeno tu nell'universo" scritto con Maurizio Fabrizio". Una volta colpito dal Parkinson, Lauzi non abbandona l'attività artistica, pubblica diversi volumi di poesie, nuovi lavori ed altre raccolte: è infine di pochi giorni fa la notizia che a lui, vincitore del Premio Tenco 2006, sarebbe stata dedicata la "Rassegna della canzone d'autore 2006" in programma dal 9 all'11 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.

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