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Rumours
Pubblicato il 03/03/2004 alle 23:59:37
Joss Stone: con "The Soul Sessions" una giovane Aretha Franklin
di Massimo Giuliano
Joss Stone non ha ancora 17 anni e canta cercando di assomigliare il più possibile ad Aretha Franklin. Una lattea ragazzina del Devon nei panni della più grande interprete del black soul degli anni Sessanta e Settanta: che contrasto interessante!

Joss Stone non ha ancora 17 anni e canta cercando di assomigliare il più possibile ad Aretha Franklin. Una lattea ragazzina del Devon nei panni della più grande interprete del black soul degli anni Sessanta e Settanta: che contrasto interessante! La track list non lascia dubbi sugli intenti di questo buon esordio: "All the king's horses", della Franklin, una ballata degli Isley Brothers ("For the love of you"), una di Carla Thomas ("I've fallen in love with you"), un country-soul di Harlan Howard ("The chokin' kind"), una ballata resa celebre da Laura Lee ("Dirty man", del 1972), e un paio di soul funk più o meno dello stesso periodo ("Super duper love" e "Some kind of wonderful"). Siamo nel più sincero e riuscito modernariato, insomma, con un'ottima eccezione: per il singolo è stata scelta una rivisitazione r&b di "Fell in love with a boy" (titolo originale "Fell in love with a girl") firmata da Jack White (Stripes), abbellita dai backing vocals di Angie Stone e orchestrata dai Roots, duri hip hoppers di Philadelphia. Un prodotto costruito con il fondamentale contributo in cabina di regia di Steve Greenberg, curatore del primo cofanetto dedicato alla storia della Stax, e realizzato con alcune vecchie volpi del Miami sound anni '70. Ma su tutto scintilla la voce della giovanissima Joss, aggressiva e sofferta il giusto. Per essere una ragazzina, se la cava niente male. E ora, aspettiamola al secondo, difficile disco.

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