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Recensioni
Pubblicato il 21/11/2012 alle 11:14:29
Alberto Pizzo – Teatro Cassia (Roma) – 16/11/2012
di Antonio Ranalli
Dopo 5 minuti di applausi scroscianti e di entusiasmo palpabile al termine di una serata affascinante con i brani di Funambulist, il suo lavoro di esordio, Alberto Pizzo si è risieduto al pianoforte e ha eseguito il tema de Il Padrino.

Dopo 5 minuti di applausi scroscianti e di entusiasmo palpabile al termine di una serata affascinante con i brani di Funambulist, il suo lavoro di esordio, Alberto Pizzo si è risieduto al pianoforte e ha eseguito il tema de Il Padrino.

Il momento finale e' toccante: Alberto Pizzo si è risieduto al pianoforte e ha eseguito con gran impeto, sino alla delicatezza finale, il tema de “Il Padrino” scritto da Nino Rota, suscitando nuove emozioni. Ma gli applausi sono andati anche alla appassionata, vigorosa e pulita esecuzione di brani inediti e colonne sonore, oltre ad alcune chicche del repertorio napoletano, come “Tammurriata nera”.

Dita lunghissime, gran gioco di spalle e gesto plateale sino all'esibizione della sua eccezionale bravura tecnica (capace di alzare una mano per sottolineare il virtuosismo dell'altra), Alberto Pizzo seduto in pizzo allo sgabello, col corpo che suona con movimenti sincopati, apparentemente meccanici nei suoi scatti, è capace di essere ora leggerissimo e quasi lirico, ora asciutto e limpido, incisivo e quasi martellante, come perdendo se stesso nella musica che esegue senza spartito, con gran uso del pedale e un eccezionale nitore.

Scoperto da Renato Marengo, che lo ha proposto anche all’interno della trasmissione “Demo” di Radio 1 Rai e prodotto dallo stesso Marengo con Franco Bixio per la Cinevox Records, Alberto Pizzo si candida a diventare come uno dei più autorevoli esponenti della musica strumentale internazionale. A chi scrive viene in mente il paragone con Richard Clayderman, il geniale pianista francese che nel suo repertorio ha saputo mescolare brani inediti a successi internazionali, come appunto le colonne sonore. Non a caso uno degli artisti più omaggiati nel corso della serata da Pizzo è Ennio Morricone, di cui ha proposto una serie di composizioni, come “Giù la testa” e “Metti una sera a cena”, mentre nel concerto romano ha trovato posto anche il “Tema d’amore” scritto da Andrea Morricone (figlio del Maestro) per il film “Nuovo Cinema Paradiso”). Pizzo non è solamente uno straordinario musicista (da rilevare anche le sue composizioni come “Mediterraneo”) e un virtuoso, è ormai una sorta di marchio per la musica italiana: la storica casa discografica Cinevox (che ha in catalogo numerose colonne sonore) ha deciso di investire su di lui, mentre ogni giorno tante persone attraverso i social network si interessano alla sua musica. Un grande artista, insomma, capace di vivere appieno il suo tempo e le possibilità, le sfide che offre, puntando, oltre al pubblico dal vivo dei suoi concerti in giro per il mondo, alla più vasta platea possibile, quella del Web, cui riesce a comunicare conquistando in particolare il pubblico giovane.

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